La World Cup 2024 è ufficialmente agli archivi del nuoto internazionale.

Tanti record, prestazioni da urlo – soprattutto per un avvio di stagione post-olimpica – ma vediamo come si sono comportati gli azzurri in queste tre tappe orientali: Shanghai, Incheon e Singapore.

Lorenzo Mora
Classifica generale: ventiquattresimo

Partito come comprimario di lusso, il dorsista italiano ha fornito un’ottima serie di prestazioni, confermando la sua caratura da grande interprete della apnee e della vasca corta. Impreziosita anche da due argenti nei 200 dorso, la sua World Cup è stata sicuramente positiva, con i migliori tempi conseguiti nell’ultima prova a Singapore. Ci si aspetta da lui una grande stagione in corta, tra Assoluti e Mondiali, per poi tentare il salto di qualità in lunga che ancora non gli è del tutto riuscito.

Shanghai
200 do 1.51.33 secondo
50 do 23.78
100 do 51.13 settimo

Incheon
100 do 51.15 sesto
200 do 1.53.94 sesto
50 do 23.75

Singapore
200 do 1.51.07 secondo
50 do 23.26 sesto
100 do 50.91 quinto

Alberto Razzetti
Classifica generale: undicesimo

Per chi ancora non se ne fosse accorto, quella di Razzetti è ormai una figura stabile nel nuoto internazionale che conta. La sua grande versatilità gli ha permesso di prendere parte a più gare in questa World Cup, portando a casa sette podi e diverse prestazioni interessanti, magari non per i puri riscontri cronometrici ma soprattutto per l’atteggiamento agonistico, sempre presente in ogni sua discesa in vasca. A differenza di Mora, Razzetti ha completato alla grande la transizione dalla corta alla lunga, ma in corta si trova sempre alla grande: è lecito aspettarsi anche da lui un bel percorso di avvicinamento al Mondiale.

Shanghai
400 mi 4.01.51 secondo
100 fa 52.72 settimo
200 mi 1.53.33 quinto
200 fa 1.51.88 terzo

Incheon
200 mi 1.53.48 quarto
200 fa 1.52.23 terzo
400 mi 4.02.37 terzo
100 fa 51.14

Singapore
400 mi 4.00.59 secondo
100 mi 52.67 settimo
200 mi 1.52.99 terzo
200 fa 1.51.96 terzo

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Benedetta Pilato
Classifica generale: diciottesima

C’era molta attesa per Benedetta Pilato, unica donna italiana impegnata nel circuito della World Cup, e i quattro podi conquistati dalla ranista pugliese sono la risposta migliore che si potesse avere. Anche per lei i tempi ottenuti non sono al livello dei suoi personal best, ma non dobbiamo fare l’errore di guardare solo il cronometro. È più interessante vedere aspetti come l’attitudine alla gara, sempre presente, o la nuotata, che è sembrata più fluida di quanto non lo sia stata in altri inizi di stagione. Per Pilato inizia un quadriennio che la vedrà impegnata nella crescita personale e nel consolidamento ai livelli che le competono, ed essere sempre tra le protagoniste è un inizio ottimale.

Shanghai
100 ra 1.05.50 quinta
50 ra 29.73 seconda

Incheon
50 ra 29.48 seconda
100 ra 1.05.44 quarta

Singapore
100 ra 1.04.56 terza
50 ra 29.42 seconda
200 ra 2.25.64 ottava

Nicolò Martinenghi
Classifica generale: trentasettesimo

Tra gli azzurri, il meno in luce è stato sicuramente il campione olimpico dei 100 rana, molto lontano dai suoi standard di tempi in corta, vasca che ha dimostrato di apprezzare quasi quanto la lunga. Nessun campanello d’allarme però, perché la ripresa dopo un triennio impegnativo deve essere presa con la necessaria cautela.

Dal 2021, il ranista varesino ha sempre nuotato al massimo delle sue possibilità, ha raccolto tantissimo in campo internazionale e spesso ha anche dovuto combattere con piccoli fastidi fisici, inevitabili in un percorso così fitto di impegni. Ora che è l’uomo da battere, può tranquillamente permettersi di fare una World Cup tranquilla in vista di appuntamenti più importanti.

Shanghai
50 ra 26.79 settimo
100 ra 58.59

Incheon
100 ra 58.81
50 ra 26.66 settimo

Singapore
50 ra 26.41 quarto
100 ra 57.87 sesto

Thomas Ceccon
Classifica generale: ottavo

Ceccon era indubbiamente l’italiano più atteso alla World Cup, sia in patria che per il risalto internazionale che il campione veneto ha sul mondo del nuoto. Il suo volto è tra quelli che World Aquatics usa per promuovere le gare, frutto di un mix di risultati e personalità che lo rende interessante a livello globale. Da parte sua, Ceccon non si risparmia e, pur mantenendo sempre fede alla sua classica personalità a metà tra l’ironico e lo scanzonato, ha disputato un’egregia World Cup, nuotando alcune grandi prestazioni agonistiche (su tutte, la vittoria nei 100 stile nella prima tappa) e salendo su un totale di sette podi. Dopo aver vinto tutto, la cosa più difficile è sempre trovare le motivazioni per restare ai vertici, e Ceccon sembra aver iniziato con il piede giusto.

Shanghai
100 mi 51.63 quinto
100 sl 46.32 primo
100 do 50.03 secondo

Incheon
50 fa 22.35
100 do 50.41 terzo
100 mi 51.15 terzo
100 sl 47.62

Singapore
100 sl 46.25 secondo
100 do 49.68 secondo
200 sl 1.46.65 ottavo (1.43.29 batteria)
100 mi 51.35 terzo

Foto: Fabio Cetti | Corsia4