Nel pieno della March Madness vera, quella del basket NCAA, e poco prima della nostra, i Criteria, ci manca da analizzare la Finale della competizione Universitaria USA al maschile, verso la quale l’hype era discretamente elevato.

Pronti?

QUI le Finals donne

Ha vinto Arizona State, l’Università guidata da Bob Bowman, che tra i maschi non aveva mai conquistato il titolo NCAA e che, dopo il secondo posto del 2023, è riuscita a battere i campioni in carica di CAL. Le Finals si sono svolte a Indianapolis, la città che ospiterà anche i Trials Olimpici USA, e di probabili protagonisti Olimpici se ne sono visti diversi.

Su tutti la punta di diamante dei Sun Devils dell’Arizona, Leon Marchand, che ha vinto tre gare individuali e due staffette, lasciando il segno definitivo del suo passaggio nel mondo NCAA. Al termine di queste Finals, Marchand ha un totale di quatto record US Open, due dei quali risalgono al 2023 e due al 2024. In queste finali ha nuotato un incredibile 4.02.31 nei 500 stile, 1.28.87 in apertura della 4×200 (record poi migliorato da Luke Hobson nella gara individuale) e 1.46.35 nei 200 rana.

Nei misti si è limitato a vincere i 400, non ritoccando però il suo record dell’anno scorso, ma dando comunque più di tre secondi al compagno di squadra giunto secondo. I miglioramenti nello stile (da notare anche il pazzesco 40.28 in apertura della 4×100 stile, terzo crono all-time) e nella rana sono, se vogliamo, segnali che il francese sta cucinando qualcosa di grosso per le Olimpiadi insieme a quel demone di Bowman, che per la prima volta è sembrato soddisfatto e quasi rilassato sul bordo vasca, a capo di un team multietnico e di grande qualità. Chissà chi dei suoi lo seguirà anche l’anno prossimo, quando sarà alla guida di Texas.

Fatti di nuoto Weekly: 5 nomi dagli Assoluti di Riccione

Non i soliti nomi... ok?Elena Capretta Ai 100 farfalla donne manca una vera padrona. Dopo anni di Silvia Di Pietro, che ora ha deciso di preparare solo i 50, di Elena Di Liddo, che sta nuotando le prime gare dopo un’annata in "ripresa", e di Ilaria Bianchi, che è alla...

Voldemort sullo skate

Sono partito per Riccione con una borsa leggera, il pieno nella macchina e lo zaino con il computer. Non mi serve molto altro per due giorni di gare, anche perché di solito, è sempre di più quello con cui torno rispetto a quello con cui parto. Emotivamente parlando,...

Assoluti Open 2024 in pillole e i qualificati per il Mondiale di Budapest

Conclusa la tre giorni di gare a Riccione, e in attesa delle convocazioni ufficiali per i Mondiali in corta di Budapest (10/15 dicembre 2024), ripercorriamo gara per gara i momenti salienti degli Assoluti Open 2024 e vediamo la lista di chi ha ottenuto la...

Fatti di nuoto Weekly: cosa aspettarsi dagli Assoluti Open 2024… e da Tete

La prima risposta che mi viene in mente è: niente. Ma…Gli Assoluti in vasca corta dopo le Olimpiadi, all’inizio di un nuovo quadriennio e con gli obiettivi da “circolino rosso” così in là nel tempo, non promettono mai nulla di esaltante. È inutile nascondersi dietro...

Razzetti onora la sua Genova, il Recap del 50° Nico Sapio

​Con il "Nico Sapio" prende il via la stagione in vasca corta del nuoto nostrano. A Genova è andata in scena nel fine settimana l’edizione numero 50 dedicata alla memoria del giornalista deceduto nella tragedia di Brema del 1966. Se rispetto agli anni passati mancano...

50° Nico Sapio, gli azzurri convocati per Genova

Edizione numero 50 per il Trofeo Nico Sapio, tradizionale meeting natatorio internazionale a cura di Genova Nuoto e My Sport in collaborazione con la FIN e con il patrocinio di Regione Liguria (ente promotore) e Comune di Genova, in programma dall'8 al 10 novembre...

L’internazionalità di Arizona è stato uno dei temi di queste Finali, in un mondo che non si preoccupa più di tanto della provenienza dei nuotatori dei College ma che ha accolto questa realtà come un plus già da diverso tempo (da noi siamo ancora agli inizi). La staffetta 4×100 mista di ASU era composta da Hubert Kos (Ungheria), Leon Marchand (Francia), Ilya Kharun (Canada) e Jonny Kulow (USA), una specie di all-star team che ha finito per vincere e migliorare, naturalmente, anche il record universitario.

A conferma di questo discorso, l’altro grande protagonista delle finali è stato Josh Liendo, tre ori individuali e due in staffetta, punti determinanti per i suoi Florida Gators campioni uscenti. Il canadese è sembrato carico e veloce, non così distante dai record di Dressel: nei 100 stile ha nuotato 40.20 (39.90 è il record) mentre nei 100 farfalla 43.07 (42.80). Soprattutto quest’ultimo crono – ottima nuotata e arrivo un pò lungo – è il definitivo biglietto da visita che lo innalza a favorito principale per la finale Olimpica.

Gli altri record sono arrivati da Destin Lasco nei 200 dorso (1.35.37) e Liam Bell nei 100 rana (49.53). Per entrambi, soprattutto per il ranista, vale un pò il discorso fatto settimana scorsa sulla conversione tra le prestazioni in yard e quelle in vasca da 50.

Riusciranno a confermarsi nel nuoto internazionale o resteranno fenomeni delle apnee? Di sicuro scopriremo qualcosa in più nelle prossime uscite pre Trials.

See you later!

Iscriviti alla newsletter

Foto: Fabio Cetti | Corsia4