Ora che ho attirato l’attenzione di almeno il doppio degli utenti che solitamente leggono questa rubrica, cercherò di impiegare questo spazio in un modo migliore rispetto a quello fatto dai principali siti e quotidiani sportivi (e non) nazionali, che hanno utilizzato le loro home page per raccontarci l’interessantissimo divorzio tra un ex calciatore ed una presentatrice tv che, è giusto ricordarlo, sono principalmente due quarantenni che litigano.


Perché da queste parti crediamo che la qualità del menù dipenda dallo chef: se ogni giorno la scelta è tra pasta in bianco e riso in bianco, si sceglierà sempre uno dei due, finendo per credere che esistano solo pasta e riso in bianco.

Fattidinuoto Weekly non parla di gossip nemmeno quando in mezzo ci sono dei nuotatori, ma cerca di riportare l’attenzione su temi che hanno un vero contenuto. Se siete arrivati fino a qui, allora vi meritate qualcosa di più; meritate, ad esempio, di sapere che ci sono anche modi non tossici di condividere fatti della propria vita quotidiana. Eccone alcuni.

Il caso di Marie Sophie Harvey

Ha fatto il giro del mondo la notizia della nuotatrice canadese Marie Sophie Harvey, che ha dichiarato tramite un post Instagram di essere stata drogata durante una festa che si è svolta l’ultima sera dei Mondiali di Budapest. La nuotatrice si è svegliata la mattina successiva, nel suo letto, con i tecnici della nazionale accanto, dei lividi sul corpo, una lieve commozione cerebrale ed una strana sensazione confusionale. Ha un vuoto di memoria di circa sei ore ed all’ospedale le hanno confermato che casi di questo genere sono molto più frequenti di quanto non si possa pensare, anche se purtroppo restano un po’ sommersi.

Ed è proprio per questo che Harvey ha voluto rendere pubblica la sua esperienza, cercando di utilizzare per una volta la condivisione delle esperienze personali in un modo che possa essere d’aiuto alla comunità, sportiva e non. Con il suo gesto, Harvey ha superato la paura di poter venire attaccata e giudicata ed ha probabilmente dato a qualche altra persona la forza per fare lo stesso, o comunque per tentare di uscire da situazioni che possono diventare molto pesanti.

Marie Sophie Harvey, che compirà 23 anni ad agosto, ha nuotato ai Mondiali 2022 nella batteria della 4×200 stile del Canada che ha poi vinto il bronzo ed è giunta ottava nei 200 misti, la sua prima finale in carriera.

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Michael Klim ha una rara malattia degenerativa

La leggenda del nuoto australiano Michael Klim ha annunciato, sempre tramite Instagram, di essere affetto da una rara malattia degenerativa, poliradicoloneuropatia demielinizzante infiammatoria cronica (CIDP), che tra gli effetti ha quello di indebolire le gambe fino all’impossibilità dell’utilizzo. Klim ne ha parlato alla tv australiana, decidendo di condividere la sua situazione per sensibilizzare sull’argomento delle malattie rare: il suo problema è diagnosticato a 5 persone su 100.000 ed attualmente lo ha portato a dover camminare con l’aiuto di un bastone. Gradualmente, la malattia sta attaccando il suo sistema nervoso, e lo potrebbe portare anche a problemi più gravi, come la paresi completa degli arti inferiori e la difficoltà di deglutizione.

Klim ha dichiarato che la parte più difficile è quella di accettare che il suo corpo non può più fare quello che vuole lui, e che il momento più spaventoso è stato quando ha scoperto di avere il problema, ritrovandosi improvvisamnete non in grado di sorreggere il proprio peso.

Klim è stato il primo uomo nella storia a vincere 7 medaglie in un solo Mondiale, quello di Perth 1998, ed in carriera ha vinto un totale di 6 medaglie Olimpiche, 25 Mondiali tra lunga e corta e 11 ai Giochi del Commonwealth. A Sydney 2000, migliorò lo storico record del mondo di Popov nei 100 stile in prima frazione della staffetta 4×100, salvo poi vederselo battuto da van den Hoogenband tre giorni dopo. È stato anche primatista dei 100 farfalla, per tre volte, ed il primo atleta a scendere sotto i 52 secondi.

Il giro di Sardegna di Corrado Sorrentino

Per chi è nel mondo del nuoto, non c’è bisogno di presentazioni. Ma se ci fosse qualcuno che non lo conosce, Corrado Sorrentino, ex atleta nazionale, tecnico e dirigente sardo, sta compiendo un’impresa epica, quella di nuotare intorno a tutta la sua Regione, in un percorso a tappe che lo porterà a raccogliere fondi per la fondazione intitolata a nome e memoria di Amelia, la figlia scomparsa nel 2018.Di solito a parole sono abbastanza bravo, ma in questo caso so già che non basterebbero neanche due cari vecchi fogli protocollo per descrivere la forza e l’animo di questa iniziativa. Ve la spiega lui, giorno dopo giorno, sul suo account Instagram, con immagini e parole che restano nel cuore.

See you later! 

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Foto: Fabio Cetti | Corsia4