Il CIO ha annunciato il programma gare ufficiale per il nuoto di Los Angeles 2028. La tabella di marcia, che rimarrà comunque spalmata su nove giorni (22-30 luglio), è stata riassestata per inserire i tre eventi aggiunti di recente, cioè i 50 dorso, rana e farfalla, e presenta quindi alcuni spunti interessanti.
Visto che da oggi, ufficialmente, gli atleti possono iniziare a ragionare sul proprio personale percorso verso la gloria a cinque cerchi, anche noi possiamo dare un primo sguardo, per iniziare ad entrare in clima Olimpico a soli due anni e mezzo dall’evento.
Summer McIntosh
Come non partire dalla fenomenale canadese, la singola atleta che più di tutte sta cercando di allenarsi per competere, e possibilmente vincere, più medaglie d’oro possibili.
A lei il CIO ha fornito il boccone più amaro da masticare: nell’ultima giornata di gare sono previste sia la finale dei 200 farfalla che quella degli 800 stile. Questo complica e non poco i programmi di McIntosh, che all’apparenza potrebbe puntare dritto sui 200 farfalla, gara in cui attualmente non ha rivali ma che vede in lontananza l’arrivo della giovanissima cinese Yu Zidi, per lasciare gli 800 in secondo piano, visto che troverà di sicuro Katie Ledecky e Lani Pallister ad aspettarla al varco.
Tanto dipenderà da come andrà la sua settimana ad LA: con le finali dei 400 stile il primo, dei 400 misti il terzo, dei 200 stile il quinto e dei 200 misti il settimo giorno, McIntosh potrebbe arrivare alla domenica conclusiva con 4 ori al collo e la voglia matta di arrivare a 6. Preparate i pop-corn.
Thomas Ceccon
Il polivalente in casa Italia è proprio il campione veneto, che ha già provato a cambiare il suo – potenzialmente molto ampio – programma gare più volte, l’ultima proprio ai Mondiali di Singapore, senza però trovare ancora la quadra.
I 100 dorso restano il fulcro della sua schedule, quindi il bollino rosso è già segnato – anche per noi – tra il 23 ed il 24 luglio. Ma qui si presenta già il primo inghippo, che riguarda i 50 farfalla, l’altra gara clou di Ceccon, che si svolge il 22 e 23 luglio, con la finale poco prima della semifinale dei 100 dorso. Si tratta di un’accoppiata inedita, visto che i 50 farfalla esordiscono ai Giochi, ma che non sembra insormontabile, se preparata con la giusta dose di concentrazione e senza incappare in scivoloni strani, come a volte è purtroppo successo. Con le staffette veloci che restano il primo (stile) e ultimo (mista) giorno, sembra proprio che Ceccon possa inserire i 200 dorso, che si svolgeranno tra il 26 e il 27 luglio, ma non è impossibile nemmeno pensare ai 100 farfalla, che invece sono il 28 e 29, appena prima del giorno conclusivo. Molto ci diranno le prossime due estati, nelle quali la sperimentazione di Ceccon e Burlina sarà sempre più affinata.
Leon Marchand
Per lasciargli più spazio di recupero tra le finali dei 200 farfalla e rana, il CIO aveva spostato le finali di Parigi 2024, facendo una mossa quasi inedita che, tuttavia, non ha scontentato praticamente nessuno.
Stavolta non ci sarà bisogno dell’intervento burocratico, perchè a Los Angeles le finali di Marchand sono ben distribuite: 400 misti il giorno 2, 200 farfalla il giorno 4, 200 misti il giorno 6 e 200 rana il giorno 7. C’è un accavallamento di turni, tuttavia, visto che il 27 luglio ci sarà la semi dei 200 rana seguita a breve dalla finale dei 200 misti, ma Marchand – con Bowman che lo guarda dalla tribuna – ha sempre dimostrato di saper gestire i turni preliminari senza troppi problemi.
Kate Douglass
Essere forti, anzi fortissime, in gare molto diverse ti rende un caso davvero particolare, una variabile impazzita in un calendario che, invece, è costruito per agevolare la maggioranza.
Kate Douglass potrebbe rientrare in questa mini-categoria, composta unicamente da sé stessa, di atleta forte a rana e a stile che tenta di eccellere in ogni possibile competizione. Se volesse, cosa strana ma non impossibile, gareggiare nei 100 di entrambi gli stili, Douglass si troverebbe ad affrontare tutti i turni negli stessi slot, il 23 e 24 luglio, a pochi minuti di distanza tra loro, affrontando così un interessante picco di lattato.
I 200 rana, i 200 misti e i 50 stile, invece, sono ben divisi nei giorni successivi, cosa che farà piacere non solo all’atleta ma anche a USA Swimming, che punta forte su di lei per un’Olimpiade da protagonista.
Hubert Kós
L’ungherese campione in carica dei 200 dorso ha già dichiarato di volersi prendere anche i 100, dimostrando con i fatti di essere uno degli uomini da battere anche nellavelocità.
Fin qui, ovviamente nessun problema di programma, se non fosse che Kós è molto competitivo anche nei 200 misti, che si trovano esattamente negli stessi turni dei 200 dorso. È una situazione “à la Marchand 2024” (che ritroviamo anche con chi vorrebbe accoppiare 200 stile e misti), con pochissime possibilità che cambi qualcosa e molte più chance che Kós decida di concentrarsi sulle tre gare a dorso, dove non è impossibile pensare ad un suo filotto di medaglie.
