L’Olimpiade di Pechino 2008 è un evento, per molti versi, strano.

Organizzata in un Paese così lontano da noi, per distanza geografica e culturale, è stata per una generazione intera l’occasione per conoscere la Cina, che si è svelata al mondo con una maestosa cerimonia di apertura e si è poi rivelata in tutta la sua particolarità, oltre che nella grandissima capacità organizzativa.

Location e impianti, così moderni e funzionali, hanno fatto in qualche modo impallidire tutto ciò che si era visto prima nel mondo dello sport, stabilendo un nuovo standard qualitativo difficilmente replicabile.

Il mondo del nuoto le affronta in una piscina fantastica, il Water Cube, con la strana organizzazione delle finali al mattino – per favorire il fuso orario USA – ma soprattutto in piena rivoluzione costumoni. Da qualche mese, tutte le prestazioni in vasca sono pesantemente condizionate dal costume indossato dai nuotatori, che aiuta soprattutto i fisici più muscolosi, e la sensazione che avanza è quella che sarà un’Olimpiade nella quale i primati del mondo cadranno a iosa.

Mentre il mondo intero guarda al tentativo di impresa di Michael Phelps, che sta cercando di battere il record di 7 ori di Mark Spitz in un singolo appuntamento olimpico, l’Italia ha per la prima volta nella storia un atleta che veste i panni di favorito non in una, ma in ben due gare.

Nonostante si presenti a Pechino da due volte campione del mondo dei 100 stile, non è Filippo Magnini l’italiano nel quale riponiamo le maggiori speranze di medaglia, chiuso com’è dai velocisti favoriti dal galleggiamento del poliuretano È Federica Pellegrini la nostra atleta di punta.

Il pomeriggio del 10 agosto esordisce alle Olimpiadi nuotando il miglior tempo delle batterie dei 400 stile, 4’02”19, che è anche record olimpico. Qualche mese prima, a marzo, Federica aveva portato il record del mondo a 4’01”53: tutto fa pensare ad un dominio incontrastato.

Ma la mattina successiva, nella finale dei 400 stile qualcosa si inceppa. Una gara spenta, sottotono, condizionata da qualche problema fisico, la relega alla quinta posizione, con un tempo molto più alto dei suoi standard e con la beffa che, anche nuotando un secondo in più rispetto alle batterie, avrebbe vinto l’oro.

Si tratta di un turning point. L’orgoglio ferito della campionessa fa reagire Federica in maniera opposta, ed il pomeriggio stesso le fa nuotare le batterie dei 200 stile con un fuoco dentro che non lascia spazio all’immaginazione. Lo sguardo fisso sulla vasca, l’espressione killer di chi ha un conto in sospeso col mondo, la routine nervosa simile a quella di un cavallo tra i canapi del Palio di Siena. 1’55”45: nuovo record del mondo.

A questo punto ci sono due strade: ripetere la storia, con una finale sottotono e un piazzamento deludente, o riscrivere la storia.

Federica Pellegrini opta per la seconda via e, dopo aver vinto la sua semifinale agilmente davanti a quella Potec che le tolse l’oro di Atene, si presenta in finale con l’atteggiamento di chi vuole spaccare il mondo.

Nazionale Under 23, i convocati per gli Europei di nuoto a Samorin

Sono sedici gli atleti - 4 femmine e 12 maschi - convocati per i prossimi Campionati Europei Under 23 che si terranno a Šamorín (Slovacchia) dal 26 al 28 giugno 2025.Atleti Giada Alzetta (Leosport), Martina Biasioli (CN Torino), Anna Bizzotto (Team Veneto), Elena...

Fatti di nuoto Weekly: 5 Nomi (+1) dai Campionati Cinesi

Ci sono stati i Campionati Cinesi, quindi oggi Fatti di nuoto Weekly parla di quello.Li Binjie Il primo spot se lo prende Li Bingjie, la mezzofondista dal palmarés già ampissimo - nonostante abbia solo 23 anni - alla quale manca però l’oro individuale mondiale. Chiusa...

Mare Nostrum 2025 | Chiusura a Canet, il recap del tour di nuoto europeo

Si è conclusa la ricca settimana di nuoto in giro per l’Europa, con l’ultima tappa del Mare Nostrum andata in scena a Canet nel fine settimana. Sei giorni totali di grandi sfide, con tanti big europei e anche qualche stella extra continente. Qual è stata la tappa...

Il nuoto e le Società: Rari Nantes Florentia intervista a Fabrizio Verniani

Ci sono alcune grandi Società italiane che, oltre a sviluppare con costanza l’attività di vertice, fanno della promozione sportiva un fatto costitutivo e necessario. Una di queste è la Rari Nantes Florentia, storica Società di Firenze, presieduta da Andrea Pieri, che...

Mare Nostrum 2025 | Bene l’Italia del nuoto a Barcellona

In archivio anche la seconda tappa del Mare Nostrum 2025, dopo l'apertura a Montecarlo il tour europeo si ferma a Barcellona (21 e 22 maggio). Vediamo come si sono comportati gli Azzurri nel nostro recap.Nella prima giornata, spettacolari le sportellate nei 50 rana...

Fatti di nuoto Weekly: precocità

Siamo sempre alla ricerca del risultato, a tutti i costi, e questa voglia spasmodica ci fa spesso tralasciare la modalità con cui si ottiene. Fermarsi un attimo e chiedersi come questo risultato arriva (e capire quindi come dovrebbe arrivare) è un esercizio che va...

Ma le finali non sono mai semplici, nemmeno se si è incredibilmente più forti degli altri.

La cinese Pang prova a spezzare la gara con un passaggio da 27”01, ma Federica non ci casca e la tiene nel mirino, a solo 26 centesimi di distacco. Ai 100, il sorpasso è completato e Federica passa in 55”92, più di 1 secondo più veloce del passaggio del giorno prima, del world record.

Una voglia di strafare giustificata e condivisibile, che però le fa pagare un prezzo che potrebbe rivelarsi salatissimo. Nella terza vasca, Sara Isaković rientra di prepotenza, ed ai 150 è dietro di nemmeno mezzo secondo.

Quella che sembrava una vittoria semplice rischia di complicarsi irrimediabilmente.

Ma, come detto, Federica Pellegrini ha deciso di riscrivere la storia, e la sua ultima vasca è stoica, incredibilmente coraggiosa e resistente. Isaković fa a spallate nella corsia accanto e dall’alto della vasca rientra anche Pang, che fino allultimo cerca la zampata vincente.

Ma non c’è niente da fare: l’oro è italiano, con il record del mondo nuovamente ritoccato.

Lo sguardo sul tabellone, la mano che sbatte sull’acqua, le lacrime di gioia e di rabbia sfogata.

Federica Pellegrini non è più la bambina di Atene, così forte ma anche così fragile ed incompiuta. È la donna più forte al mondo nei 200 stile, la nuova regina della vasca.