Mentre negli States si costruiva il sogno americano con i Trials validi per i Campionati Mondiali di Budapest, dall’altra parte del mondo, in Giappone, tornavano i Japan Swim, tenutosi a Tokyo dal 28 aprile al 1 maggio.

Il team per i Mondiali è già formato, ma dalla terra del Sol Levante arrivano comunque indicazioni di prim’ordine.

Esempio su tutti quello di Daiya Seto, che dopo la delusione olimpica prova rimettere insieme i cocci. Gli basta il 4’09’’07 nei 400 misti per far parlare di sé, crono che lo lancia in testa al ranking mondiale stagionale.

Davanti a tutti ci resta anche se per poco l’eterno Ryosuke Irie, che stampa un 52’’88 beffato in un sorso d’acqua dal trio americano poche ore dopo. Ma il cavaliere nipponico è esempio di costanza e tradizione, e se rinuncia alla doppia distanza risponde nella breve dicendo la sua in 24’’83.

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​Chi guarda già tutti dall’alto è Honda Tomuru, grazie al crono nei 200 farfalla nuotato a gennaio. Qui si conferma il migliore, toccando in 1’54’’72 nettamente davanti a tutti.

Manca invece la risposta dei ranisti, piuttosto “tranquilli” rispetto a quello visto nel resta del mondo. Nei 100 solo Ryuya Mura resta sotto al minuto in 59’’65 mentre nei 200 in tre vanno di poco sotto al 2’10’’, con Hanagumura davanti a Hiroshima e allo stesso Mura.

Cose buone dallo stile libero grazie alle prove di Katsuhiro Matsumoto nei 200 stile, vinti in 1’46’’98 e di Shinri Shioura nei 50, chiusi in 22’’14, prove e tempi lontani comunque dai vertici mondiali.

Chi a stile ritrova invece la velocità dei tempi migliori è Rikako Ikee, mai così veloce dopo la malattia che l’aveva colpita nei 2020. La nipponica vince e convince nuotando in 24’’78 i 50 e 53’’83 i 100 oltre a prendersi il primo posto nei 50 farfalla chiusi in 25’’49, terzo crono mondiale stagionale. Niente male!

Chi era presente a Tokyo ha potuto vedere lo stile impeccabile poi della campionessa olimpica Yui Ohashi, scesa in acqua solo nei 200 misti vinti in 2’10’’70, mentre nella doppia distanza la scena l’ha rubata la classe 2003 Ageha Tanigawa con 4’38’’14.

Presente anche Reona Aoki, che nei 100 rana guarda dall’alto in basso le colleghe di tutto il mondo già da qualche settimana. Ai Japan Swim le basta toccare in 1’06’’60, un secondo abbondante davanti a Kanako Watanabe.

Foto: Fabio Cetti | Corsia4