​Ora che ha deciso di ritirarsi, a soli 25 anni e con almeno un altro quadriennio buono davanti di prime sportivo, è già arrivato il momento di ricordarsi di Ariarne Titmus per quello che ha ottenuto nella sua carriera nel mondo del nuoto.

Il suo è un ritiro che ha preso un alla sprovvista lo sport australiano e mondiale, venuto fuori dal nulla attraverso un annuncio social, un’emozionante intervista pubblicata da lei stessa sul suo profilo Instagram.

Ci sia aspettava un suo rientro soft, dopo l’anno di pausa preso in seguito alle Olimpiadi di Parigi, e invece siamo qui a commentare uno dei walk off più inattesi della storia recente del nuoto. Sui motivi che l’hanno spinta a farlo, fisici, psicologici e motivazionali, ci sarà tempo e modo di discutere, relazionandoli anche a quelli di molti altri che hanno preso la sua decisione.

Per il momento proviamo a mettere in fila le cinque gare per cui ce la ricorderemo come una delle stilliberiste più forti della sua generazione, forse della storia.

400 stile libero – Olimpiadi di Tokyo 26/07/2021 – 3.56.69 (OR)

Citato da lei stessa come il momento che ha definito maggiormente la sua carriera, l’oro di Tokyo nei 400 stile è stato forse l’apice emotivo del percorso di Titmus nello sport.

Aveva già battuto Katie Ledecky nella finale dei 400 stile a Mondiali del 2019, a Gwangju, ma quella vittoria era arrivata anche per le condizioni fisiche non ottimali dell’americana, debilitata da un virus lungo tutta la settimana di gare. A Tokyo, invece, Titmus si è presa l’oro Olimpico in un modo in cui solo i campioni veri, cioè sfidando il proprio rivale più pericoloso e dominandolo. C’è chi si ricorda la matta esultanza di Dean Boxall e chi il sorriso pacato e gentile di Ariarne: anche se preferisco il secondo, ammetto che senza il primo forse niente di tutto ciò sarebbe esistito.

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4×200 stile libero – Olimpiadi di Parigi 01/08/2024

Tra le varie staffette internazionali a cui ha partecipato scelgo la vittoria dell’oro a Parigi, il culmine di una generazione di fenomenali atlete che, forse, rimarrà irripetibile.

Se nella velocità per l’Australia c’è una tradizione radicata, nella 4×200 è stata proprio Titmus a dare inizio a un circolo virtuoso di risultati iniziato a Budapest 2017 e concluso proprio a Parigi 2024. L’apertura di Mollie O’Callaghan e le frazioni solide di Lani Pallister e Brianna Throssel l’hanno messa in condizione di partire in testa, ma chiudere in 1.52.95 non è mai scontato. Regalare l’oro ai suoi colori nazionali è stato indubbiamente uno dei più emozionanti momenti della sua carriera.

200 stile libero – Australian Olympic Trials 12/06/24 – 1.52.23 (WR)

A testimonianza del livello pazzesco del nuoto femminile in Australia, dettato in primis proprio dalle sue prestazioni, c’è la vittoria di Titmus nei 200 stile dei Trials Olimpici 2024 con tanto di record del mondo.

Nella corsia accanto nuotava Mollie O’Callaghan, che il world record lo deteneva fino a quel momento e che è stata la sua grande rivale proprio in quella distanza sul finire della sua carriera. I talenti delle due compagne stilliberiste si sono incontrati perfettamente nei 200: più veloce Mollie, che allunga le sue prestazioni dai 100, più resistente e forte nel finale Ariarne, che scende invece dai 400. Il risultato è stato spesso spettacolare: ai trials ha vinto la seconda, a Parigi la prima, ma per ora il record del mondo rimane ad Ariarne.

400 stile libero – Olimpiadi di Parigi 27/07/2024 – 3.57.49

Il suo ultimo gioiello, Titmus ce lo ha regalato a Parigi, in una gara che era stata da molti definita come il vero piatto forte di tutta la settimana Olimpica.

A sfidare l’australiana campionessa in carica non c’era solo il mito Katie Ledecky, ma anche la nuova grande sensation delle piscine, quella Summer McIntosh che puntava all’oro in praticamente ogni volta che si tuffava. La gara, alla fine, non è stata così spettacolare come ci si aspettava, e la vittoria è andata a Titmus in maniera quasi naturale. Abbiamo poi appreso che, in quel momento in cui sembrava che nessuna avrebbe potuto mai batterla, stava già covando in lei il pensiero del ritiro.

400 stile libero – Mondiali di Fukuoka 23/07/23 – 3.55.58 (WR)

È durato due anni, battuto da Summer McIntosh nel 2025, ma quando è stato nuotato sembrava un tempo destinato a rimanere lì per sempre.

Se dovessi per forza scegliere un momento in cui Ariarne Titmus mi sia sembrata all’apice della sua vita sportiva, sceglierei proprio questo. Nei 400 aveva già vinto tutto e aveva già fatto un record del mondo, ma McIntosh lo aveva migliorato nella primavera del 2023, mettendole addosso la pressione per la finale dei Mondiali giapponesi. Ariarne Titmus a Fukuoka, però, era qualcosa di molto vicino alla perfezione sportiva, un mix incredibile di forma fisica, solidità mentale e strategia di gara che l’ha resa praticamente intoccabile.

Non rivederla più in piscina sarà un vero dispiacere.

Foto: Fabio Cetti | Corsia4