Antonio Satta è uno dei tecnici più rappresentativi della Nazionale italiana degli ultimi anni. Storico allenatore e mentore di Alessandro Miressi, da questa stagione ha arricchito il suo gruppo con la presenza di Benedetta Pilato, e ai recenti Mondiali di Doha ha portato anche Ludovico Blu Art Viberti, uno dei nuotatori dal miglioramento più impressionante di questi ultimi anni. Con lui abbiamo parlato del percorso di avvicinamento ai Giochi.

Partiamo da Miressi e dal suo avvicinamento Olimpico

Il suo inizio di stagione è stato ottimale, abbiamo avuto prima la certezza della qualificazione, a novembre, e poi anche la grande soddisfazione della prima medaglia individuale nei 100 stile dei Mondiali di Doha. Chiaramente l’appuntamento principale saranno i Giochi, e stiamo lavorando soprattutto in quella prospettiva.

Il fermento che c’è nei 100 stile nazionali è un’ottima notizia, in chiave staffetta

Bellissima notizia, oggettivamente la 4×100 stile è una possibilità reale e importante di medaglia per l’Italia. La spinta interna è fondamentale, sia per il movimento generale che per Alessandro, che si nutre di agonismo e si carica quando c’è competizione. Qui a Riccione poteva tranquillamente non fare i 100 stile ma ha deciso di nuotare proprio perché nella gara si diverte e si carica di stimoli positivi.

Passiamo a Bendetta Pilato. Come procede il suo percorso a Torino?

Dopo un inizio molto buono, che ha coinciso anche con ottime prestazioni, stiamo affrontando un periodo di assestamento, che era ampiamente preventivato visto tutti i cambiamenti che Benny ha dovuto affrontare. In questa fase si sta adattando sia alla nuova vita che al nuovo metodo di allenamento e sta incontrando delle piccole difficoltà personali. Non ci spaventa, però, tutto fa parte del percorso. Gli Assoluti sono un momento di passaggio per lei, dalla prossima settimana il focus sarà Olimpico.

Anche Benedetta è un’atleta che si nutre di agonismo

A lei piace esserci sempre, vuole gareggiare. Non è stato semplice, per esempio, decidere di non fare i 100 rana qui a Riccione, ma visto la condizione e il periodo era meglio non rischiare di incappare in una prestazione che l’avrebbe potuta mettere in difficoltà, moralmente parlando. Abbiamo scelto di vivere questa settimana con serenità e di prenderci le energie fisiche e psicologiche necessarie per ripartire.

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A proposito di rana, potresti avere ben tre atleti alle Olimpiadi, e mi riferisco a Ludovico Blu Art Viberti

Il suo è un percorso per certi versi strabiliante. Ludovico ha fatto un salto di qualità eccezionale, sia nei tempi che nell’atteggiamento. Ha nuoto dei Mondiali di grande livello, non ha subito lo scotto della prima esperienza internazionale e al Settecolli si giocherà la chance Olimpica. Sarebbe il coronamento di un sogno e per me una gioia immensa.

Le Olimpiadi sono un sogno anche per gli allenatori

Sono veramente emozionato al pensiero di Parigi. A Tokyo è stato tutto molto strano: avevo solamente Alessandro e la sua qualificazione era stata in bilico fino all’ultimo. Poi i Giochi nell’era del lockdown erano diversi, anche solo per la mancanza di pubblico. A Parigi vivremo finalmente un’Olimpiade classica, con l’adrenalina della gara e il tifo dagli spalti. Non vedo l’ora.

Foto: Fabio Cetti | Corsia4