Mancano 48 ore all’inizio delle gare in vasca dei Mondiali di Singapore 2025, i primi in vasca lunga dopo le Olimpiadi di Parigi 2024.

Nonostante l’edizione post-olimpica sia spesso meno densa di talenti e grandi prestazioni (prendiamo ad esempio la decisione di Marchand di nuotare solo 200 e 400 misti), il mondo del nuoto sembra aver stavolta risposto alla grande. Sono sempre meno infatti i grandi nomi che si prendono un anno intero di pausa (Titmus e Sjöström, quest’ultima però per ovvi motivi), mentre son sempre di più gli atleti che considerano l’esperienza Mondiale come imprescindibile tappa della propria carriera.

Cesare Butini, DT della Nazionale Italiana, ha definito la spedizione “un mix di grandi nomi e giovani promesse”, e come abbiamo già potuto vedere sono molti i motivi di interesse per guardare gli azzurri nelle nottate (batterie) e pause pranzo (semifinali e finali alle 13.00) di Singapore.

Vediamo un pò di numeri, per arrivare col piede giusto alla prima sessione, domenica 27 luglio.

Ovviamente, a comandare il medagliere ci sono gli USA, la vera potenza storica del nuoto, dominatrice di praticamente ogni edizione. La dimostrazione sono i 150 ori che la dividono dalla seconda classificata, l’Australia, considerata la patria del nuoto ma comunque ben lontana dagli Stati Uniti.

Al terzo posto c’è la Germania, che può contare anche sulle medaglie della DDR, seguita da Cina e UK. L’Italia è settima con quattro ori di vantaggio sulla Francia e uno di ritardo dalla Gran Bretagna: l’aggancio agli inglesi è difficile (ma non impossibile) ma la posizione dovrebbe comunque essere in congelatore.

Con 12 medaglie totali, quella del 2024 è stata l’edizione più prolifica della storia italiana, che veniva già da alcune edizioni record, come quella 2022 (5 ori, 9 medaglie) o quella 2019 (3 ori, 8 medaglie).

In ogni caso, il trend è positivo da almeno 20 anni, visto che dal 2005 è capitato solo in un’occasione che l’Italia non vincesse almeno un titolo (2013).

Fatti di nuoto Weekly: perchè gli Enhanced Games hanno attratto (quasi) solo nuotatori

C’entrano i soldi, ovviamente, ma non solo. Proviamo a capirne tutte le motivazioni. In un periodo ancora scarno di risultati dalla vasca, sembra quasi obbligatorio approfondire un tema che, visto gli ultimi aggiornamenti, rischia di diventare abbastanza centrale da...

Passato, presente e futuro, intervista a Simona Quadarella

Reusch ha inaugurato la nuova sede di Vignate (MI), con un evento che ha riunito figure di spicco dello sport. Alla cerimonia hanno preso parte Stefan Weitzmann e il figlio Erich che nel ruolo di Amministratore Delegato rappresenta la terza generazione in azienda. Un...

Sydney 2000 Special | la 4×100 stile e il Rock’n’roll australiano

Meno di un mese prima dell’inizio delle Olimpiadi di Sydney 2000, la Nazionale australiana di nuoto si trova in collegiale a Melbourne. Ci sono tutti, da Michael Klim a Grant Hackett, da Ian Thorpe a Kieren Perkins. È una Nazionale piena di stelle che si sta...

Crescita e Cambiamento, intervista a Bianca Nannucci

La notizia è recente ed è di quelle che fanno parlare: Bianca Nannucci, una delle giovani più interessanti e promettenti del nuoto italiano, ha deciso di allenarsi per la stagione 2025-2026 ad Antibes con il gruppo di Fred Vergnoux. La ragazza toscana, classe 2008,...

Fatti di nuoto Weekly: Cose dell’altro mondo

Con le acque delle piscine momentaneamente calme, Fatti di nuoto weekly commenta due notizie che non appartengono alla vasca ma che, in senso letterale, vengono dall’altra parte del mondo. L’occasione è buona per riflettere sul nuoto e sullo sport in generale. ...

Fatti di nuoto Weekly: 10 nomi dai Mondiali Junior 2025

Nonostante agosto sia alla fine, e si intraveda settembre col suo ghigno satanico dietro l’angolo, Fatti di nuoto weekly non vi molla di sicuro, anzi. Questa settimana vi da una bella lista di dieci nomi da segnare con l’evidenziatore, direttamente dai Mondiali Junior...

Fu Novella Calligaris nel 1972 a inaugurare la lista dei Campioni Mondiali italiani, che in 21 edizioni è arrivata a quota 26.

Sono 13 gli atleti che hanno vinto almeno un oro individuale, con Federica Pellegrini che guida la classifica a quota 6, seguita da Gregorio Paltrinieri a 4 (contiamo qui solo la vasca) e Simona Quadarella a 3. Anche Thomas Ceccon ne ha vinti 3, 2 individuali e 1 con la 4×100 mista maschile del 2022, l’unica staffetta capace di salire sul gradino più alto del podio iridato.

Un indicatore significativo, che andrà tenuto d’occhio anche quest’anno, è il computo dei finalisti.

Anche qui il trend è piuttosto positivo: dal 2001 l’Italia non scende dalla doppia cifra (ad esclusione del 2015), mentre nel 2024 sono stati 19.

Foto: Fabio Cetti | Corsia4