di Valeria Molfino –

Nel triathlon il tempo è fontamentale, ogni frazione ed ogni istante rappresentano parte integrante ed essenziale per costruire la gara; non importa quale sia la disciplina privilegiata delle tre, tutte devono risultare curate ed allenate. Ma esiste un altro momento molto importante in una competizione di triathlon ovvero quello della zona cambio.

La zona cambio o transition zone è una parte caotica, frenetica a volte pazza attraverso cui occorre passare dal nuoto alla bici (T1) e dalla bici alla corsa (T2). In questa fase si possono vedere atleti che vagano disordinatamente alla ricerca della loro bici, altri che disperatamente tentano di sfilare la muta o infilare i calzini sui piedi bagnati ma uscirne il prima possibile risulta davvero importante.

La paura che caratterizza gli atleti che si confrontano con la zona cambio è principalmente quella di dimenticare qualche accessorio irrinunciabile per la frazione successiva. La verità è che però non c’è alcuna formula magica per affrontare questa parte della gara e potrà aiutarci solo un’organizzazione minuziosa.

Elaborare durante i giorni precedenti la gara una checklist degli accessori da ricordare, ad esempio, può essere il primo step: porta pettorale, gel e barrette, visiera per il sole, risulterà essenziale segnare tutto ma proprio tutto quello che dovremo portare con noi.

Prima della gara ogni atleta deve posizionare la propria bici ed i propri oggetti in zona cambio. Non esiste una vera e propria disposizione predefinita degli accessori sebbene il porta pettorale in T1 venga sistemato spesso sul manubrio della bici così come il casco e gel e barrette siano spesso già collocate a piacere. Ciò che risulta davvero importante è che il posizionamento degli oggetti venga poi ricordato perché durante la gara, con gli avversari in inseguimento e centinaia di bici e scarpe da running intorno a noi, risulterà certamente tutto caotico e complicato. Per lo stesso motivo essenziale è poi ricordare l’esatta posizione della bicicletta.

Non fatevi prendere dal panico quindi, l’organizzazione deve prevalere sul caos ed il disordine e solo così la spaventosissima transition zone non avrà più segreti per voi. Ricordate infine che solo partecipando a tante gare e facendo pratica potrete davvero capire come conquistare tempo prezioso e come essere rapidissimi nei cambi! Non vi resta che provare!