Spesso, in vasca, capita di sentire nuotatori e compagni di squadra lamentarsi della propria performance sportiva. “Oggi sono andato malissimo”, “sono stanco”, “le braccia proprio non girano”; si tratta soltanto di alcune delle milioni di frasi che ho avuto il piacere (o dispiacere) di ascoltare durante i miei allenamenti.

Capita poi, che quegli stessi atleti non diano il massimo durante il training, si concedano “sconti” nelle tabelle di preparazione o, addirittura, saltino gli allenamenti con deboli scuse.

L’inevitabile domanda che ci si deve porre è: “Ma quanto ci crede e, soprattutto, io ci credo davvero?”.

Siamo nemici di noi stessi, preda dei pensieri negativi e demotivanti che ci strappano energia ancora prima del nostro training. Ci ripetiamo mille volte nella testa che fuori fa troppo freddo (o caldo in questa ottobrata!), che l’acqua è gelida, che siamo troppo stanchi per completare la nostra serie e non ci accorgiamo che ciò che ci diciamo sta annientando la nostra motivazione rendendoci privi di forze, di voglia ed esausti fisicamente.

Cosa può salvarci davvero da questa spirale negativa?

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Come sempre cercare il “lato positivo” della situazione potrà tornarci utile, ma a volte non è abbastanza. Dovremo invece essere sinceri con noi stessi quando ci porremo la domanda: “ma tu ci credi veramente?”. Se la risposta è incerta e le nostre motivazioni sono insufficienti o poco convincenti risulterà davvero opportuno rivedere quali sono i nostri obiettivi e valutare perché essi non ci soddisfino abbastanza.

A volte, il traguardo che ci siamo prefissati di raggiungere è troppo distante nel tempo o troppo complicato da conquistare. Possiamo quindi cambiare atteggiamento e procedere per piccoli step, ad esempio ponendoci degli obiettivi intermedi che serviranno anche da test per valutare la nostra forma fisica e la nostra preparazione atletica.

Avere fiducia in noi stessi, nelle nostre potenzialità e nella forza della nostra mente è quasi sempre la chiave di volta che può liberarci dai pensieri negativi aiutandoci a raggiungere i traguardi prefissati, perché a volte anche il solo “crederci” può portarci ovunque vogliamo!

Foto: Fabio Cetti | Corsia4