Sappiamo quanto possa essere stressante e faticoso, sia dal punto di vista atletico che organizzativo, partecipare a due eventi con solo una settimana di stacco. Per questo non abbiamo avuto alternative, se non quella di affidarci direttamente ai Santi. Ed ecco che il nostro Grand Prix sbarca ad Avola (SR), per una tappa speciale: la I Traversata di Santa Venera. Se da lassù qualcuno ci abbia voluto bene (o male), potrete scoprirlo alla fine di questo diario.
di Annamaria Mangiacasale
Allestito il campo gara, bisogna proteggerlo dai ripetuti tentativi di sabotaggio. Ovviamente cosa, più delle nostre vite, poteva essere messo a repentaglio se non le boe? Abbiamo il tempo di allestire una caccia al tesoro, recuperare i tappi che ne impediscono lo sgonfiaggio disseminati qua e la, trovare gli artefici di questa “simpatica impresa” e, dopo avergli promesso un giro non sopra, ma sotto la moto d’acqua, rimettere tutto a posto.
Trattandosi di spiaggia libera e in assenza di spogliatoi, ci beiamo nel constatare la vostra creatività nell’indossare i costumoni da competizione. Roba da kamasutra, tanto da scandalizzare un gruppetto di anziani lì riunito, che hanno prontamente abbandonato il torneo di briscola incuriositi dalla tortura gratuita alla quale vi stavate sottoponendo. Incalzati da un incessante susseguirsi di domande, i nostri atleti rispondono spiegandone l’utilizzo e la funzione e ricevendo l’ottimo suggerimento di sfilarli, tagliandoli con un coltello.
C’è da dire che a volte amiamo complicarci la vita. Vi abbiamo visto già confusi nelle tappe precedenti con un’unica partenza. Ancora una volta però non abbiamo voluto perdere la speranza e la fiducia in voi riposta: vengono così stabilite tre partenze, diversificate in base al diverso tipo di tesseramento FIN o ASI.
Mi giunge notizia che ancora qualcuno in quel di Avola sia in attesa del fischio di inizio, non avendo ben chiaro per chi o cosa sia tesserato (e forse neanche per quale sport). Per non essere da meno rispetto al cerimoniale religioso, al pari del simulacro della Santa, vi trasliamo con un pullman al punto di partenza (essendo una gara in linea, non c’è coincidenza tra partenza e arrivo). Purtroppo neanche il pullman è riuscito a sopportarvi, scusate … volevo a dire a sopportare un tale carico di forti e vigorosi atleti. Se il primo viaggio con la prima tranche di atleti fila liscio, non si può dire lo stesso dei successivi. Qualche problema di troppo al cambio, ma evidentemente da lassù ci vogliono bene.
In un modo e nell’altro, fra un rosario e un voto, riusciamo a farvi arrivare sani e salvi. Una menzione particolare alla nostra Mary della segreteria, che con una guida tipica da gangster americano, con tanto di sgommata, riesce a far fare la spola a giudici, fotografi e dronisti a tempo di record. Altro riconoscimento al nostro atleta diversamente abile Rosario Patanè, che in questo viavai tra arrivo e partenza non perde mai il suo humor e la caparbietà che lo contraddistinguono, nonché la fiducia verso il nostro Staff, tale ormai da indurlo persino ad affidarci la sua protesi e a scherzare sull’ipotesi del suo ritrovamento a fine gara.
La gara è ormai giunta quasi a metà, vediamo la motovedetta della Guardia di Finanza avvicinarsi a noi. Ecco, i Santi hanno smesso di proteggerci … in realtà, possiamo tirare l’ennesimo sospiro di sollievo e riusciamo a cavarcela con la richiesta di un caffè.
Tutti i media sono schierati in pole position per immortalare i vostri arrivi, scaglionati di mezz’ora in mezz’ora. Tra i master, se per i più Francesco Nicosia (Poseidon Sporting Club asd) non è ormai una sorpresa, l’esperto Giampiero Brugaletta (Pol. Sport Club Erea) assente alle ultime manifestazioni, non aveva ancora avuto modo di confrontarsi con la sua versione 2.0, che lo costringe a scendere di un gradino dal podio. Giampiero non perde però mai occasione di dimostrare il suo fair play: la stretta di mano e i complimenti a fine gara, restano tra gli episodi più belli di questa giornata. Davanti a tutti resiste ancora l’inossidabile Filippo Mauro Gully (Centro Nuoto Villa asd).
Ecco gli altri vincitori:
Agonisti Maschi
🥇 Marco Inglima – Palermo Nuoto ASM 29’14,25
🥈 Simone Capostagno – La Fenice RAM 29’14,43
🥉 Tiziano Tripodi – Pol. Mimmo Ferrito RAM 29’15,68
Agonisti Femmine
🥇 Shannon Lynn-Ai Buckley – Sicilia Nuoto JUF 29’48,19
🥈 Gaia Piccione – La Fenice RAF 31’23,67
🥉 Daria Gulino – Sicilia Nuoto RAF 32’23,16
Master Maschi
🥇 Mauro Gully – Centro Nuoto Villa 30M 33’47,77
🥈 Francesco Nicosia – Poseidon SC 45M 35’19,26
🥉 Giampiero Brugaletta – Pol Sport Club Erea 40M 35’44,25
Master Femmine
🥇 Giuseppa Zizzo – Pol. Mimmo Ferrito 40F 36’14,26
🥈 Annamaria Sapuppo – Trirock 30 F 37’40,75
🥉 Claudia Quercioli Dessena – Ortigia Academy 55F 42’57,20
Mentre ci prepariamo per le vostre premiazioni, l’area antistante la Tonnara di Avola si va man mano riempiendo. Un quesito ci attanaglia: arriverà prima la Santa o la classifica?
Per il momento da lassù continuano a volerci bene, arriva la classifica e a tempo di record procediamo con le premiazioni. Il solito podio controluce dà vita a immagini degne dei migliori film di Hitchcock: dietro il pannello bianco possiamo ammirare le ombre delle vecchiette, sedute sulle proprie sedioline fronte mare, che attendono l’arrivo della Santa.
Tutto sembra essere filato liscio, ma ecco che quando MeloRock si accinge a smontare il campo gara, la sagoma della Santa portata in processione via mare, si staglia all’orizzonte, avvicinandosi rapidamente verso riva. Non sappiamo se sia stato più fotografato Carmelo (scambiato probabilmente per un attentatore) alle prese con le boe o Santa Venera. Tuttavia le sue preghiere, sintetizzabili con l’espressione “Ti prego vacci alleggiu” (trad. “Ti prego, vai piano; rallenta), devono aver funzionato: la Santa rallenta il suo incedere e tra lo stupore degli astanti un Carmelo versione Aquaman riesce a tirare a secco i giganti rossi ed anche ad arrivare in sella ad una moto d’acqua (della serie Baywatch scansati), in tempo per la foto con le autorità locali. Ma dove la trovate un’accoglienza così?
Come sempre a fine giornata i vostri sorrisi, l’apprezzamento dimostrato verso l’organizzazione e i gadget pensati per voi, ci ripagano dalle varie fatiche.
Con alle spalle un suggestivo tramonto, siamo pronti per andar via. Ci sentiamo chiamare dall’ultimo degli astanti rimasti per un ringraziamento e una parola di conforto: “Perché noi RUNNER siamo tutti una grande famiglia”. Ma non era una gara di nuoto?
Con questo interrogativo vi lasciamo riposare per qualche settimana e vi diamo appuntamento in prossimità della prossima tappa del 28 Agosto a Milazzo.
Buone ferie!
Foto: Annamaria Mangiacasale