L’evento dell’estate del nuoto è alle porte: gli Europei di Roma 2022 stanno per iniziare e tra pochi giorni il Foro Italico ci farà sognare con una settimana di spettacolo, bellezza e, si spera, grandi prestazioni.

Per arrivare preparati alla piscina più bella del mondo, ecco i numeri della storia dei Campionati Europei di nuoto.

I Medaglieri

Gli Europei di nuoto in vasca lunga sono una delle manofestazioni più antiche tra quelle riconosciute nel mondo del nuoto: la prima edizione risale infatti al 1926, quando fu Budapest ad ospitare le gare, ed è proprio l’Ungheria la nazione con più edizioni in casa, ben sei. La rassegna continentale è già stata per tre volte in Italia, nel 1927 a Bologna, nel 1954 a Torino e nel 1983 a Roma, ma manca dalle nostre parti da ben 39 anni.

Quanto sia storica la manifestazione lo dice proprio il Meagliere, che vede al primo posto la defunta Germania Est, dominatrice sportiva negli anni ‘70 e ‘80, che ha preso un tale vantaggio dalle altre nazioni da risultare ancora la migliore in assoluto. Sono 34 gli ori di distanza dell’Ungheria, che dovrà quindi faticare ancora qualche anno per raggiungere e poi superare la DDR.

L’Italia è settima, con lo stesso numero di ori della Gran Bretagna e a soli tre di distanza dalla Francia: con un Europeo molto positivo la top five potrebbe essere alla portata degli azzurri.

Per Europeo positivo si intende un Campionato come quello dello scorso anno quando, anche se in una rassegna pre Olimpica, l’Italia arrivò comunque al record di medaglie (per numero) ed a sfiorare quello di medagliere (meglio solo nel 2012 e nel 2018).

Con una formazione da 58 atleti, la Nazionale di Cesare Butini è chiamata ad una prova di qualità e quantità che confermi lo status di potenza del nuoto continentale.

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I Protagonisti

Reduce da due triplette (400-800-1500) consecutive, Simona Quadarella è attesa come una delle grandi protagoniste delle finali serali allo Stadio del Nuoto, nella sua Roma. Sembra molto probabile che la nostra mezzofondista possa avvicinare il record di nove ori che appartiene a Magnini e Brembilla che, va detto, a differenza di Simona usufruivano anche dei podi ottenuti con le staffette.

Un po’ più lunga la strada per Gregorio Paltrinieri, che si trova a quota 5 ori ma che può contare solo su due prove per edizione, 800 e 1500 stile.

Se la Iron Lady sarà presente a Roma, potrebbe raggiungere l’incredibile risultato di sei vittorie consecutive nei 400 misti, gara che all’Europeo vince ininterrottamente dal 2012.

Un bel punto di domanda, invece, c’è su chi sarà pronto a raccogliere l’eredità di Adam Peaty. Lo abbiamo visto in gara ai Giochi del Commonwealth – in difficoltà nel 100 e vittorioso nei 50 – al termine dei quali ha condiviso sui social la necessità di riposare e tornare in forma per la prossima stagione.
Saprà il nostro Nicolò Martinenghi confermarsi ai vertici dopo i Mondiali ungheresi?

Due piccole strisce (2018+2021) sono aperte anche per l’Italia: Simona Quadarella, che ha due triplette d’oro consecutive nel mezzofondo (400-800-1500) e Margherita Panziera, che ha vinto gli ultimi due Europei nei 200 dorso.

Non c’è nulla di più difficile che riconfermarsi quando il tempo passa, e lo dimostra il fatto che nessuno ha mai vinto la stessa gara per sei volte di fila agli Europei.

Anche un portento della longevità come László Cseh si è fermato a cinque, sia nei 400 che nei 200 misti, mentre il poker di vittorie consecutive è riuscito altre nove volte, una delle quali a Federica Pellegrini, ovviamente nei suoi 200 stile.

Foto: Fabio Cetti | Corsia4

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