Mentre in Europa gli occhi erano tutti puntati sulla prima tappa della Swimming World Cup, in Giappone arriva il ciclone chiamata Tomoru Honda!
È lui infatti l’assoluto protagonista dei 64ª edizione dei Japan Short Course Swimming Championships in diretta da Tokyo.
1’46’’85! Con un passaggio a 51’’39 Honda schianta il WR che apparteneva a Seto in 1’48’’24 dal 2018, facendo strabuzzare gli occhi anche a un certo Michael Phelps che non si è trattenuto dal commentare stupito il tutto sui suoi social. Un tempo veramente incredibile, considerando che si è appena entrati nel vivo della stagione. Per Honda oltre al record del mondo è ovviamente anche primato nazionale e asiatico.
Perde un mondiale ma resta grande protagonista il sopracitato Daiya Seto. Il nipponico resta una certezza, e in vista dei Campionati del Mondo di Melbourne scalda i motori vincendo 200 e 400 misti in risposta agli squilli di Sates in World Cup. 1’51’’83 e 4’00’’70 per lui. Occhio anche ai 200 rana, che in corta lo vedono come assoluto protagonista: vittoria in 2’01’’63, poco distante dal suo primato nazionale e davanti allo specialista in lunga ed ex primatista mondiale Ippei Watanabe.
Altro caposaldo del team del Sol Levante è l’eleganza in persona, Ryosuke Irie. Il trentaduenne due volte argento olimpico cala la doppietta vincendo 50 dorso in 23’25 e 100 in 49’’69 a soli tre centesimi dal personale!
Personali, e non solo, che cadono nello stile libero: Katshuiro Matsumoto vince i 100 stile in 46’’85 sfiorando di un centesimo il PB, per poi migliorarlo invece nei 200, dove con 1’41’’67 lima di un decimo il suo record giapponese nuotato nei 2020.
Altro primato del Giappone poi nei 1500, dove Shogo Takeda nuota in 14’29’’92 togliendo quasi un secondo dal suo vecchio record di 14’30’’88 dello scorso anno.
Meno competitivo il livello femminile, che punta forte specialmente sulla due volte campionessa olimpica Yui Ohashi: doppietta per lei, con 100 e 200 misti vinti in 59’’05 e 2’07’’09 mentre la distanza lunga se la prende la giovane promessa Mio Narita grazie al crono di 4’29’’70.
Ottima infine la forma di Reona Aoki; la ranista cancella il record nazionale nei 100 rana, nuotando in 1’04’’01, quattro centesimi meglio di quanto siglato da Miho Teramura nel 2016. Successo anche nei 50 con 29’’59.
Foto: Swimming Japanese Federation TV