Dall’altra parte del mondo, americani e australiani si sono tuffati ad Atlanta e a Sydney, con nomi pesanti in acqua come Dressel, Ledecky, McKeown e Chalmers.
A tutti piace competere, anche se c’è chi lo fa con i giri ancora giustamente bassi e chi invece ha qualcosa già da dimostrare. Come Kaylee McKeown, che deve necessariamente rispondere a distanza alle rivali – Summer McIntosh su tutte – proponendosi nei misti (2.07.19 nei 200, settimo crono all-time) e nel dorso (2.04.88 nei 200, quinto crono all-time) con tempi decisamente interessanti.
Come Katie Ledecky, che all’Atlanta Classic scende già a 3.58.84 nei 400 stile (pilota automatico?), o Siobhan Haughey, che spara un buon 52.85 nei 100 stile a Canet. Decisamente sul pezzo anche Chalmers, che nei 100 stile è sceso a 47.69, e anche la star NCAA Kate Douglass, 57.19 nei 100 delfino.
Ci sono i presupposti perché stia per iniziare un’estate interessante: sembra proprio che nessuno voglia fare brutte figure ai Mondiali pre-olimpici.
Varie da bordovasca
Charlotte Bonnet ve la ricordate, vero? Ora si allena con Philippe Lucas – quel Lucas, proprio lui – ed ha abbandonato lo stile libero per passare alla rana. Per ora, 1.07.76 nei 100 e record francese: sarà dura arrivare al top europeo e mondiale, come era nei 200 stile, ma staremo a vedere.
Francesca Fangio si sposta da Cassano D’Adda a Livorno, da Renzo Bonora a Stefano Franceschi. Ritornando a casa sua, la ranista trova Sara Franceschi, Alberto Razzetti e Matteo Ciampi: un bel gruppetto.
Summer McIntosh sa nuotare anche a dorso: non che ci fossero dubbi, ma il 2.07.34 nei 200 è quasi record canadese, se non fosse perché davanti c’è una certa Kylie Masse.
Manuel Bortuzzo si sta allenando forte e i risultati sono già belli, ma belli del tipo record italiano nei nei 50 rana classe SB4 alla tappa di Coppa del Mondo di Berlino. Il sogno nazionale è vicino, e noi gli auguriamo quello e molto di più.
Escono due libri: quello di Carlotta Gilli e quello di Federica Pellegrini. Io me li leggo entrambi e poi vi faccio sapere, ok?
See you later!
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Foto: Fabio Cetti | Corsia4