di Alessandro Foglio
Il “52° Trofeo Sette Colli” va in archivio dopo la terza giornata di gare, che nel pomeriggio ha visto scendere in acqua gli atleti per le finali. Rispetto ai due giorni precedenti non sono arrivati altri record italiani, ma c’era grande attesa per vedere le due stelle della Nazionale in vista di Kazan, ovvero Pellegrini e Paltrinieri.
Due gare diverse, i 200 sl per Federica e i 1500 sl per Greg, che hanno portato comunque soddisfazione a entrambi. La campionessa olimpica di Pechino doveva vedersela con una scatenata Sarah Sjoestroem che ha condotto la gara sin dalla virata dei 100 incrementando ancora nelle successive due vasche e chiudendo prima in 1’55”05 che significa anche record della manifestazione.
Bene comunque la Pellegrini che tocca seconda in 1’56”06, crono positivo dato i notevoli carichi di lavoro del periodo, come confermato dalla stessa Federica ai microfoni della Rai: ” Sono contentissima, sapevo che lei sarebbe andata più forte e fare 1’56” ora per me significa tanto, soprattutto per la facilità di nuotata“.
L’altro atteso protagonista era Gregorio Paltrinieri, anche lui in un periodo di carico dopo gli allenamenti in altura che non lo hanno fatto brillare nei “suoi” 1500, vinti comunque dopo una sfida con il francese Joly Damien e l’ungherese Gergely Gyurta. Per Greg 15’00”60, crono lontano dal tempo nuotato agli Assoluti: “Dopo tanto tempo ho fatto fatica in questa gara” – afferma Paltrinieri – “Mi aspettavo questo tempo, va bene così, sono contento“.
La giornata di finali si era aperta con un’altra distanza lunga, gli 800 sl donne, vinti dalla magiara Boglarka Kapas in 8’23”71 davanti alle azzurre Erica Musso (8’28”70) e Diletta Carli (8’30”44). Di seguito i 200 dorso. In campo femminile si impone Margherita Panziera, che nuota in 2’10”93 davanti a Kathleen Dawson in 2’12”78 e Carlotta Zofkova in 2’13”95. Fra gli uomini doppietta azzurra con Luca Mencarini che beffa Christopher Ciccarese, primo dopo le batterie, vincendo in 1’57”83 con l’altro azzurro fermo sull’1’58”27.
Si torna a pancia in giù con lo sprint dei 50 farfalla, dove ritroviamo Sarah Sjoestroem. La campionessa svedese dopo il primato europeo dei 100 di venerdì vince con il record della manifestazione in 25”23, davanti all’intramontabile Inge Dekker in 25”68 e a Elena Gemo, che conferma il suo eccellente stato di forma segnando il suo personale di 26”04. In campo maschile la spunta l’atleta della ADN Project Andrey Govorov vincente in 23”44, undici centesimi meglio del nostro Piero Codia il cui 23”55 non basta ancora per mandarlo a Kazan.
Dopo la farfalla la rana: Ilaria Scarcella ci prova per tre quarti gara, toccando ancora avanti ai 150 ma calando nell’ultima vasca e lasciando la vittoria alla turca Victoria Gunes in 2’24”18. Seconda la canadese Martha Mc Cabe in 2’25”15 proprio davanti alla Scarcella che con 2’25”52 trova uno dei suoi miglior crono dai tempi del primato italiano del 2009. Tra gli uomini Luca Pizzini e Flavio Bizzarri fanno segnare i loro personali con 2’10”79 e 2’11”02 ma toccano alle spalle del lituano Giedrius Titenis che vince in 2’10”32.
La gara regina dei 100 stile annotava in lista partenti l’assenza Florent Manaudou dopo il secondo posto in mattinata. Spazio allora al connazionale Medhy Metella che vince in 48”60 grazie a un buon ritorno, chiudendo davanti a Sebastiaan Verschuren (48”89) e al giapponese Shinri Shioura (49”59) con Luca Dotto quarto in 49”61 dopo un buon passaggio ai 50 e Marco Orsi che fatica ancora finendo settimo in 49”78. Il Trofeo Sette Colli si chiude con i 200 misti, dove in campo maschile domina il brasiliano Henrique Rodrigues grazie soprattutto a una frazione a dorso superlativa staccando tutti con il tempo di 1’59”50 e mettendosi alle spalle Simon Sjoedin (2’01”10) e l’azzurro Davide Cova che nuota in 2’01”16. L’ultima gara di questa 52ª edizione vede il successo di Zsuzsanna Jakabos che dopo due secondi posti (200 farfalle 400 misti) vince in 2’12”65.
(foto copertina: GianmattiaDAlberto@lapress