E gli Esordienti questa volta fanno sul serio: molti i presenti, non come l’ultima edizione in cui fecero la loro comparsa, nel 2010 a Pescara, quando si decise di mettere la parola fine a questa categoria.
La scelta di ammettere la categoria coi due anni, potendo quindi schierare le staffette numerose (ricordo un’edizione che non completava neanche il podio) si è rivelata azzeccata.
Tutto bene dunque? Beh non proprio, noi il pelo nell’uovo dobbiamo sempre trovarlo: e qui qualche sassolino dalla scarpa ce lo togliamo.
Una piscina che ospita gare sui 50 deve sapere che ci vogliono i doppi blocchi; sinceramente vedere partire dall’acqua gli atleti, soprattutto con le pinne nella mista, non è gratificante. Senza contare che sicuramente sarebbe caduto qualche record in più.
Secondo masso: il regolamento tecnico esordienti. Il giudice arbitro comunica alla riunione tecnica che il manichino può affondare solo nel trasporto manichino ma non nel manichino con pinne. Lo stupore generale riguarda un po’ tutto, sia la possibilità di affondamento nel trasporto che il fatto che in una specialità sia consentito e nell’altra no.
Il giudice arbitro cita il regolamento, che io ho verificato (non avevo sottomano l’ultima versione di dicembre).
Nel trasporto si cita chiaramente l’esclusione dell’affondamento per gli A nel trasporto, ma nelle pinne si dice che solo le categorie Ragazzi e superiori sono sanzionabili per affondamento, non si citano gli Esordienti. Il regolamento è insomma carente, e inoltre io mi chiedo per l’ennesima volta: perché non si emette una circolare che evidenzia che vi son state modifiche al regolamento tecnico? Forse sarebbe meglio, dalla prossima stagione far sì che gli Esordienti debbano sottostare alle stesse regole di tutti.
Ma queste considerazioni le lascio a voi, e passo alla parte che più mi sta a cuore, quella agonistica.
Esordienti A: Scafati e vincenti!
Eh sì, la compagine campana si aggiudica in volata il campionato, sulla IN Sport di Vimercate e sulla Filgud. Lo scarto è di soli sei punti, ottenuti grazie a un’ ottima compagine maschile capace di vincere entrambe le staffette (nettamente quella ostacoli, dopo una gara avvincente al fotofinish con la IN Sport quella manichino), così come di ben figurare a livello singolo. Lo dimostrano le medaglie di bronzo di Cipriano nel trasporto e negli ostacoli, o l’argento sempre a trasporto del compagno D’Angelo.
La compagine vimercatese è meno forte dal punto di vista dei singoli ma compatta sia al maschile che al femminile: conquista infatti tutti i podi nelle quattro staffette e un argento nel trasporto femminile con la Esposito.
I piemontesi ottengono dal canto loro solo due medaglie ma pesantissime: oro individuale nelle pinne femminili con la Gerardi e oro nella trasporto femminile, vinta dominando.
La medaglia individuale della Gerardi è da segnalare anche perchè interrompe il dominio incontrastato della prima figlia d’arte di questi campionati, Sara Gusperti. Trionfatrice del trasporto e degli ostacoli dall’ultima serie, si vede togliere la vittoria a pinne per soli tre centesimi. Tre ori quindi per lei, due individuali e uno di staffetta, come il secondo protagonista degli esordienti: Cristiano Maurizi della Lazio. Tempi di tutto rispetto per lui, 29.87 negli ostacoli, 38.16 a manichino (avrebbe vinto l’oro dei 99) e 32.91 nelle pinne.
Segnaliamo infine l’alto numero di partenti, più di ottanta maschi e sessanta femmine. Se son rose, fioriranno.
Ragazzi: faranno Accademia, ma trionfano!
Complici qualche squalifica di troppo, ma anche un ottimo assieme e una gran voglia di ben figurare (e ottimi risultati), i ragazzi di Monte Mario portano a casa il titolo Ragazzi con un bel vantaggio, quaranta punti, sulla Modenesi e Aqvasport. Stesso podio, quindi degli invernali.
I protagonisti, però, sono ben diversi.
Intanto parliamo della seconda figlia d’arte, Alessia Locchi. Con il primo posto a manichino, ottenuto in 40.76 a soli sette decimi dal primato della Abois, la ragazza del 2000 promette bene per il prossimo anno. Ma a questo Alessia aggiunge il titolo del torpedo (anche se deve ringraziare un piccolo incidente occorso alla primatista Cappelletti) e l’argento a pinne sempre dietro alla lariana dell’Aqvasport, che nella specialità preferita non fa sconti.
E’ lei dunque la regina dei campionati, anche se il record arriva dagli ostacoli: è la friulana Nigris a vincere in 1.03.61 abbattendo il record della Fogliuzzi dello scorso anno di ben un secondo e mezzo.
Il secondo protagonista a tutto tondo è Bruno Cerra del River Borgaro. Stavolta nulla può fermarlo: vince il trasporto, è secondo a ostacoli e soprattutto domina il torpedo, la sua specialità, dove ottiene quel primato italiano che tanto inseguiva in 58.11.
Un plauso lo facciamo anche al vincitore del manichino con pinne, Davide Gallo del RN Cairo Acqui Terme, per la tenacia con cui ha portato a termine una rimonta che dopo una pessima presa sembrava impossibile (e un saluto a Lord Carto, il suo allenatore).
Infine diamo conto dell’ultimo record italiano, ottenuto dall’Aqvasport Lario nella staffetta manichino.
Staffette che sono state molto avvincenti, con rimonte spettacolari, soprattutto i duelli nella mista donne tra Modenesi e Aqvasport e nella ostacoli donne fra le emiliane di nuovo vincitrici e l’Accademia; infine lo sprint finale a quattro nella trasporto sempre femminile che premia l’Accademia di Salvamento.
E qui chiudo, un campionato con tanti pregi ma qualche difettuccio: son Ragazzi (ed Esordienti), si faranno…