Iniziano oggi i Giochi del Commonwealth a Glasgow, dopo una spettacolare ma sobria cerimonia di apertura. I Giochi del Commonwealth sono organizzati dalla Commonwealth Games Federation e si svoglono ogni quattro anni proprio come le olimpiadi. Le nazioni che vi possono partecipare sono tutti i membri ed ex dell’impero britannico. Per questi particolari giochi il Regno Unito partecipa separato quindi diviso nelle quattro nazioni che lo compongono ovvero Inghilterra, Scozia, Galle ed Irlanda del Nord.
Tra gli sport che compongono i giochi c’è anche il nostro amato nuoto che assieme all’atletica leggera sono le discipline regine. A partecipare aia giochi sarà anche il Sud Africa essendo excolonia Britannica, e tra i convocati c’è anche il fenomeno sud africano Chad Le Clos, lui che è riuscito a battere Phelps nei 200m delfino nella finale Olimpica di Londra 2012. Chad, che prenderà parte a sette gare tra individuali e staffette, alla viglia dei giochi ha rilasciato una intervista pubblicata oggi dalla Gazzetta Dello Sport.
L’intervista a Chad Le Clos
L’intervista inizia proprio con la domanda sulle sette gare in programma: “Sette medaglie per sentirsi Phelps?” «Ho dovuto rinunciare ai 200 stile libero e preferisco i 200 dorso, vorrei vincere una gara diversa, parto da 1’56”».
E sul ritorno alle gare del King (Micheal Phelps) Chad dichiara: «Non abbiamo parlato tanto, l’avevo invitato pure a Città del Capo e comunque il suo ritorno non cambia niente per me: sto lavorando per essere il migliore al mondo, ho lavorato tanto, ho fatto cose diverse non so ancora se puntare ai 100 sl, di sicuro più sui 200, non ho paura di Phelps e non credo mi batterà più nei 100 e 200 farfalla. Queste gare di Glasgow lo dimostreranno: sono pronto e motivato».
Alla domanda se realmente queste gare sono la prova per Rio dove intende gareggiare in 7 o 8 specialità il due volte campione del mondo risponde: «Sarà difficile, ma ci proverò: Michael vinse 8 ori in un altro nuoto, coi supercostumi: ora vince chi è il più forte. Non dico che lui sia stato fortunato, però… Non voglio pormi limiti, voglio diventare come un Messi, un Ronaldo del calcio, un Ali nella boxe. Intanto sto dominando la farfalla».
Chad ha ben chiaro quali sono i suoi miti su chi l’hanno ispirato, e da vero Sud Africano risponde ovviamente Mandela ma continua aggiungendo: «Lui, Ali: sono i campioni del popolo, spero di imitarli». E per fare questo Chad confida un suo progetto che partirà dopo Rio2016 : «Ora vorrei aiutare la gente dei ghetti, dopo il 2016 creerò una fondazione: i sudafricani hanno tanti problemi, devono avere eroi in cui identificarsi».
Dopo i titoli mondiali conquistati è riuscito a trovare anche l’amore infatti Chad confida: «Ho una fidanzata danese, la velocista Pernille Blume, per vederci vengo spesso in Europa». Più precisamente Italia, infatti Chad ha scelto proprio il bel paese per preparare i giochi del Commonwealth scegliendo come base Pescara, sede che ha usato per preparare Londra 2012 e dell’Italia confida:«Adoro la pasta: mio padre me ne cucina tanta, quanto è buono il vostro olio».
L’intervista si conclude con una richiesta particolare: Pensi ai 100 farfalla di Rio 2016 con lei, Phelps, Lochte…«Sarà difficile battermi».
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