L’italo americano Andrea Mitchell D’Arrigo regala la prima gioia azzurra, di bronzo le staffette veloci italiane, male la rana azzurra orfana di Scozzoli.
Un 400 stile da veterano
Finalmente il bimbo prodigio ha svelato le sue vere potenzialità migliorando il suo personale di quasi 3 secondi e cancellando ogni dubbio sul suo talento messo in discussione dopo l’eliminazione nelle batterie dei 400 ai primaverili. Il nuovo padawa di Gregg Troy, mentore di Ryan Locthe, non si scompone quando al via il serbo Velimir Stjepanovic parte fortissimo facendo tremare il record del tedesco Paul Biedermann (eliminato al mattino), la matricola Andrea lascia fare facendo sfogare gli avversari e continuando la sua progressione che lo porterà all’ultima vasca a raggiungere il temerario Stjepanovic, che nonostante il passaggio kamikaze, riesce a trovare le ultime energie per toccare davanti all’azzurro in 3’45″66 ed Andrea chiude in 3’46”91. Quarto il livornese Gabriele Detti con il tempo di 3’48”10. Salutate la matricola che con questa prestazione si piazza dietro a colossi del nuoto azzurro comè Rosolino e Brambilla, che hanno fatto meglio di lui, però Andrea ha solo 19 anni, veterani siete avvisati.
Il valzer delle semifinali
Nel valzer delle semifinale che hanno riempito il programma del pomeriggio, gli azzurri escono con sorridenti a metà. Piero Codia conquista la finale dei 50m Farfalla con il quarto tempo, la lotta per la vittoria in questa gara sarà tra l’ucraino d’Italia, Govorov, e il francese Florent Manaudou. Nei 50m Farfalla al femminile a conquistare la finale è Silvia Di Pietro che con 25″90 conquista il quinto tempo d’ingresso. Male ma sopratutto sfortunata la rana azzurra maschile che vede eliminato un enigmatico Mattia Pesce 1’01″01 nono e Toniato decimo in 1’01″10. Anche il dorso ci regala due finalisti e sono Carlotta Zofkova che conquista la finale nei 200m Dorso con il tempo di 2’12″06 e Luca Mencarini che nei 100m dorso centra la finale con il tempo di 54″76.
Rimpianto Pirozzi
Piccola delusione dai 400 misti per Stefania Pirozzi, che in stagione aveva nuotato un ottimo 4’36”, ma che ieri non riesce ad avvicinare e arrivando 5a di sera in 4’39”: «Ho dato tutto e non mi aspettavo questo crono, mi dispiace». La gara, ha visto la magiara Katina Hosszu, provare a battere il suo record europeo di Roma 2009 di 4’30”31, ma negli ultimi 50 metri accusa il colpo del passaggio troppo forte e si accontenta della vittoria netta in 4’31”03 di quasi 2” su Mireia Belmonte; il bronzo va alla britannica Wilmott in 4’34”69, che sarebbe stato alla portata per la miglior Pirozzi.
Staffette di Bronzo
A chiudere la giornata solo le due staffette veloci. La staffetta maschile finalmente riesce ad ottenere un piazzamento di prestigio dopo aver raccolto solo delusione in questi ultimi anni. Infatti il quartetto azzurro composta da Dotto 48″47, Orsi 48″36, Leonardi 47″59, Magnini 48″26 conquista un bronzo che fà morale, piazzandosi dietro a due super potenze come Russia e Francia che agli ultimi mondiali erano distanti quasi 3 secondi, e qui a Berlino non sembrano così lontani. Bene la staffetta femminile che conquista una medaglia di bronzo inaspettata ma meritata, la staffetta azzurra composta da Mizzau 55″25, Ferraioli 54″14, Galizi 54″59 e Pellegrini 53″65 si piazza alle spalle di Svezia ed Olanda stabilendo il nuovo record italiano.
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