di Alessandro Foglio

Mack Horton contro Grant Hackett. Due generazioni diverse, due carriere ancora agli antipodi. Il giovane Mack, 19 anni, segue le orme del suo idolo Grant, come dicono i 4 record del mondo Junior nei 200, 400, 800, 1500 stile libero e le conferme arrivate ai recenti Campionati Assoluti australiani. Dall’altra parte Hackett, 35 anni e la voglia matta di dimostrare al mondo, ma prima ancora a se stesso, che c’è ancora. Che non si è perso come tanti suoi vincenti coetanei, ma è ancora lì ad allenarsi duro e giocarsi le sue chance ai prossimi Mondiali di Kazan. I due si sono già sfidati ai nazionali australiani di inizio aprile, ma lo scorso week-end li abbiamo visti nuovamente uno contro l’altro in una sfida particolare… sui 900 stile!

Non siamo impazziti. A Canberra, allo Swimming Australian Grand Prix, si sono sfidati i migliori nuotatori Aussie e giapponesi, nell’ultimo grande appuntamento prima dei Mondiali di Kazan. Le sfide viste nelle acque australiane non erano le solite, ma in buona parte dei classici “frazionati” che tutti provano in allenamento.
Horton e Hackett se la sono giocata infatti in un 3×300 stile, con partenza a 4’30” e alla fine il più giovane ha prevalso sul coriaceo due volte campione Olimpico. 8’56”78 il crono totale per Horton (2’58”65, 3’00”34 e 2’57”79) di poco meglio rispetto ad Hackett che ha chiuso in 8’59”32 (2’59”47, 3’01”70 e 2’59”15). Ma questa non è stata l’unica sfida fra i due. Anche accorciando le distanze la promessa del nuoto d’Australia ha messo la mano davanti al suo mito: infatti nei 400 stile, formati da tre frazionati da 100+200+100 ( con partenza 2’30” al 100 e 3’30” il 200) ha chiuso in 3’39”82 con 53”77, 1’52”75 e 53”30 contro il 3’42”46 di Hackett composto da 52”78, 1’54”72 e 53”94. Sfide divertenti in attesa che i due facciano squadra nella 4×200 stile di Kazan, alla caccia di un oro che sarebbe comunque storico per entrambi.

Non erano i soli protagonisti però di questa tre giorni di gare a Canberra. Le sorelle Campbell si sono date battaglia come al solito nei 100 stile, frazionati a 2×50 con partenza a 1’30” dove Cate che ha nuotato in 49”75 (24”66 + 25”09) meglio di Bronte ferma sul 50”27 (24”83 + 25”44). Tra le donne spazio anche a Jessica Ashwood che domina i 400 stile, formati da 100+200+400 (partenza a 2’30” e 3’30”) nuotando in 3’58”91 grazie a 58”67 + 2’02”05 +58”19.
Come già detto erano presenti anche le stelle giapponesi, che si sono viste maggiormente nelle gare classiche tenute nelle sessioni pomeridiane. Interessante in chiave Mondiale il testa a testa fra Mitch Larkin e Riosuke Irie, con quest’ultimo che ha avuto la meglio nei 200 dorso frazionati: 1’49”02 con 26”60, 55”83 e 26”59 per il giapponese mentre il miglior dorsista australiano del momento chiude in 1’49”10 con 26”47, 55”83 e 26”80. Un Irie che si è dimostrato superiore però anche nelle prove “secche” battendo Larkin sia nei 100 nuotati in 53”49 che nei 200 con il tempo di 1’55”71. Ne vedremo delle belle a Kazan.

Infine attenzione anche a Cameron McEvoy, uno dei protagonisti della velocità Aussie, che nuota i 200 stile frazionati in 1’38”74 (24”25, 50”24, 24”25) e Kosuke Hagino, che si aggiudica la prova dei 200 misti divisi in 50 metri a farfalla, 100 dorso/rana e 50 stile con il tempo di 1’51”27. Ai Mondiali tutto tornerà alla “normalità” ma non si può negare che questa formula sia alquanto originale e magari potrebbe essere importata anche in Italia!