di Cristiana Scaramel

All’inizio di questa stagione, nell’articolo che riguardava “crono e punteggi” , vi avevamo raccontato come venivano calcolati i tempi base utilizzati per ‘trasformare’ i tempi gara in punteggio.

Il Settore Master della FIN, con il 2016, ha deciso di rendere disponibili periodicamente delle analisi e ricerche relative al nostro settore: “I quaderni dei Master“.

In particolare nella prima pubblicazione è stata studiata l’evoluzione dei Tempi Base (TB) non solo nell’ultimo anno, ma anche nel medio periodo (6 stagioni consecutive) delle atlete master (seguirà la seconda parte dedicata agli uomini).

Il metodo di calcolo dei tempi base, che utilizza le tabelle delle classifiche “all time” mondiali, crea quindi una relazione fra i punteggi assegnati durante la singola competizione stagionale e il ranking mondiale.
L’abbassamento dei tempi base derivato dal miglioramento del tempo medio delle classifiche mondiali, innalza progressivamente il livello dell’eccellenza. Questo si traduce, facendo un esempio pratico, che se in questa stagione per ottenere 900 punti dovrò fare un tempo X, in quella successiva per ottenere il medesimo punteggio con il TB più basso dovrò andare più veloce (non considerando i passaggi di categoria).
In particolare la differenza dell’1% tra un TB di questa stagione e quello di una precedente, indica che per ottenere lo stesso punteggio è necessario migliorare la prestazione di 6 decimi ogni 60 secondi o di 1,8 secondi ogni 3 minuti e così via.

Il fatto che comunque il movimento Master italiano riesca a ricalcare questa progressione dei tempi è indice della nostra continua crescita rispetto al movimento a livello internazionale.

L’analisi è stata fatta considerando la variazione percentuale dei tempi base per ogni gara e categoria (vasca corta V25 e lunga V50), e raffrontandola con la media generale dei valori percentuali. Si è inoltre ritenuto utile indicare una media più ristretta comprendente le categorie dalla M25 alla M75, visto che le classifiche “all time” della FINA di M80 e M85 risultano essere quelle meno stabilizzate nel tempo e quindi con una maggiore variabilità.

Per il confronto fra le specialità sono state separate in due fasce le gare dello stile libero: FREE1 fa riferimento alle gare “brevi” dal 50 al 200, mentre il gruppo FREE2 è relativo alle distanze più lunghe dal 400 al 1.500.

Tempi base “2015-2016 vs 2014-2015”
La media relativa di tutte le categorie si attesta intorno allo 0.44% in corta e 0.41% in lunga, considerando invece solo le categorie M25-70 si scende rispettivamente allo 0.34% e 0.37%.
Riguardo alle specialità si registrano le migliori progressioni nel delfino – 0.56% in V25 e 0.50% in V50 – nel dorso con 0.55% in V25 e 0.48% in V50 e la rana con lo 0.49% per entrambe. Curiosamente il gruppo FREE1 inverte la tendenza con lo 0.30% in V25 e 0.33% in V50, così come i misti con lo 0.42% in V50 e lo 0.30% in V25, a chiudere il gruppo FREE2 con 0.33% in V25 e 027% in V50.

Tempi base “2010-2011 ÷ 2015-2016” (6 stagioni consecutive)
Il miglioramento medio complessivo dei TB in vasca corta è stato nel corso delle 6 stagioni del 2.8% contro un 2.3% per la vasca lunga.
Mentre nelle categorie più giovani M25÷M45 la percentuale si attesta fra lo 0.9% e l’1.7%, si può notare una crescita significativa dalle M50 – 2.5% V50 e 2.9% in V25 – fino ad arrivare ad una forte variabilità delle M85 come anticipato nell’introduzione.
Il focus relativo alle specialità conferma la prevalenza di miglioramenti dei TB di V25 rispetto alla V50, la variazione più significativa è nel delfino con 3.48% in V25 e 2.67% in V50 mentre il gruppo FREE1 è quello che registra la minore progressione (2.50% in V25 e 1.79 in V50.
La gara che ha visto il miglioramento più significativo nella singola stagione è stata il 100 farfalla M60 in V25 che nella stagione 2012-13 è stato il 4.2% più basso della precedente, se si guarda invece alla V50 il 200 farfalla M70 della stagione 2014-15 è inferiore del 2.8% rispetto alla precedente.

Per conoscere il dettaglio dei miglioramenti dei TB nelle diverse specialità e per tutte le categorie è possibile visualizzare l’analisi completa qui: I Quaderni dei Master – 1a parte.