di Alessandro Foglio
Mentre molti big del nuoto europeo erano impegnati a Roma nella tre giorni del “Trofeo Sette Colli” altrettanti sono scesi in acqua a Montecarlo nel week-end per l’ultima tappa del “Mare Nostrum 2015“.
Non sono mancati i tempi e le prestazioni di rilievo e sono caduti parecchi primati della manifestazione. Diversi dei quali per mano dei giapponesi, che come nelle precedenti tappe sono stati protagonisti sia al maschile che al femminile. Proprio tra le donne infatti si mette in luce nella rana Kanako Watanabe che accende una bella sfida con la danese Rikke Pedersen.
L’orientale vince i 100 in 1’07”19 con la nordica che tocca in 1’07”44. Ma nei 200 le posizioni si invertono con il successo della Pedersen in 2’22”53 sulla Watanabe che chiude in 2’23”86. La giapponese è però protagonista anche nei 200 misti, vinti in 2’09”95 con record della manifestazione davanti a Katinka Hosszu seconda in 2’09”97.
Veniamo appunto agli impegni dell’Iron Lady: la magiara vince i 400 misti in 4’34”16, i 200 dorso in 2’08”54, i 200 stile in 1’56”69 e i 400 stile in 4’08”47. Si rivede dopo Barcellona anche una buona Jeannette Ottesen vincere con record della manifestazione i 100 farfalla in 57”32 ma anche i 50 stile con formula “australiana” in 25”61.
Continua a brillare con i suoi 32 anni anche Kirsty Coventry, che si deve arrendere alla Hosszu nei 200 dorso ma vince anche senza un gran tempo sia i 100 (1’01”35) che i 50 in 28”08. Da segnalare anche che i 100 stile sono andati ad Arianna Vanderpool-Wallace in 53”97.
Passando al campo maschile vediamo ancora gli atleti del Sol Levante protagonisti: il solito Ryosuke Irie fa doppietta nei 100 e 200 dorso vinti in 53”27 e 1’55”36, ma bene fa’ anche Daiya Seto che nei 200 farfalla mette la mano davanti a Chad Le Clos vincendo in 1’54”88 che è anche il record della manifestazione. Record infranto anche nei 100, ma questa volta è Le Clos ad ottenerlo grazie al crono di 51”66, circa un secondo più veloce di Ryan Lochte arrivato alle sue spalle in 52”64.
Lo stesso Lochte è protagonista di diverse gare, tutte senza la vittoria finale: nei 100 stile chiude quarto in 49”74 nella gara vinta da Jeremy Stravius (49”12 per lui), mentre nei 200 è secondo in 1’49”17 alle spalle di Paul Biedermann che vince con 1’46”72. A rana invece Marco Koch è ancora primo nei 200, come a Canet e a Barcellona grazie al tempo di 2’09”35 mentre i 100 vanno al giapponese Yasuhiro Koseki in 59”93 che è il record della manifestazione. La rana vede cadere il primato anche dei 50 grazie al 27”43 di Hendrik Feldwehr mentre altri due record cadono anche nei misti, sempre grazie agli orientali. Kosuke Hagino vince i 200 in 1’57”79 ( terzo Lochte in 1’59”50) e Daiya Seto domina i 400 in 4’10”58.
La formula “australiana” premia infine nei 50 dorso Jeremy Stravius vincente in 24”89 e Katsumi Nakamura primo nei 50 stile in 21”90.
(foto copertina: Credit: Stephane Kempinaire / KMSP)