È il mondiale delle staffette (il programma gare di questa edizione ne prevede ben 12, il più alto numero mai disputato) e così verrà ricordata in Italia questa rassegna iridata di Doha: se infatti anche oggi il tricolore è salito sul podio dell’Hamad Aquatic Centre il merito è della staffetta 4×50 stile libero maschile.
Un quartetto inconsueto per questa specialità – con gli specialisti Luca Dotto (21’’45) e l’argento dell’individuale Marco Orsi (20’’43) affiancati da due medagliati della 4×200 che certo non frequentano la velocità pura come Filippo Magnini (21’’35) e Marco Belotti (21’’33) – ha conquistato il bronzo con il tempo finale di 1’24’’56 (il migliore ottenuto in tessuto), dietro alla Russia con il crono più veloce nuotato senza costumi in poliuretano (1’22’’60) e agli USA (1’23’’47).
Nella staffetta 4×50 stile libero a composizione mista che chiudeva la quarta sessione di finali l’Italia, che sempre con Dotto (21’’61) e Orsi (20’’44) schierava Silvia Di Pietro (23’’92) e Erika Ferraioli (23’’25), è rimasta di un soffio fuori del podio nonostante il nuovo primato nazionale (1’29’’22), con il bronzo del Brasile a cinque centesimi (1’29’’17) e l’argento della Russia a nove (1’29’’13). L’oro è andato agli Stati Uniti (Schneider, Grevers, Kennedy e Weitzeil) con il nuovo record mondiale (1’28’’57).
Va detto che prima di questa gara una superlativa Erika Ferraioli – che in mattinata aveva abbassato di 25 centesimi il record italiano detenuto in coabitazione con Cristina Chiuso (24’’37) qualificandosi per la semifinale – era diventata la prima atleta italiana ad entrare in una finale mondiale nei 50 stile libero, limando altri due centesimi al suo fresco primato (24’’10), con l’altra semifinalista e compagna di staffetta Silvia Di Pietro esclusa dall’atto conclusivo, nonostante il personale (24’’37).
Stesso copione si era verificato anche nei 50 rana, in cui la coppia azzurra approdata in semifinale si era divisa: avanti il primatista europeo Fabio Scozzoli (26’’36), che torna ai livelli che gli competono dopo il grave infortunio patito un anno fa, mentre a Andrea Toniato non era bastato migliorare il personale (26’’52) per conquistare la finale.
Due erano le azzurre anche nella semifinale dei 100 farfalla: ce l’ha fatta Ilaria Bianchi, che con 56’’65 domani potrà comunque onorare il titolo vinto a Istanbul, mentre Elena Di Liddo si è fermata con 57’’45. Niente da fare invece per Luca Dotto che, tra una staffetta e l’altra, ha mancato il passaggio del turno nei 100 stile libero (47’’26).
Nelle quattro finali individuali di questa sera non c’erano azzurri in lizza e i titoli sono andati a Alia Atkinson che nei 100 rana ha bruciato al tocco Rūta Meilutytė, di cui ha eguagliato il record mondiale (1’02’’36) dando la prima storica medaglia d’oro nel nuoto alla Giamaica; a Florent Manaudou, che un record del mondo non solo l’ha battuto, ma l’ha letteralmente polverizzato: il francese, dopo quello di ieri nei 50 stile, ha infatti stabilito il nuovo primato nei 50 dorso e con 22’’22 ha cancellato il 22’’61 di Peter Marshall che risaliva al novembre 2009; a Chad Le Clos che con 21’’95 sopravanza il brasiliano Santos (22’’08) primo a Istanbul e con in tasca l’oro nei 100 e quello odierno nei 50 si avvia all’en plein nella farfalla.
Capitolo a parte va riservato a Katinka Hosszú che ha fatto il vuoto nei 200 misti (la seconda, pur ottima, O’Connor è arrivata quattro secondi dopo!), vinti con un sensazionale 2’01’’86, che migliora il suo recente record mondiale: con questo successo infatti l’ungherese fa poker di medaglie d’oro e primati assoluti e lancia l’Ungheria in testa al medagliere.
Ecco il quadro completo dei podi della quarta giornata:
4×50 sl M
1) Russia 1’22’’60
2) USA 1’23’’47
3) Italia 1’24’’56
100 ra F
1) A. Atkinson (JAM) 1’02’’36 RM=
2) R. Meilutytė (LTU) 1’02’’46
3) M. Nijhuis (NED) 1’04’’03
50 do M
1) F. Manaudou (FRA) 22’’22 RM
2) E. Godsoe (USA) 23’’05
3) S. Donets (RUS) 23’’10
50 fa M
1) C. Le Clos (RSA) 21’’95
2) N. Santos (BRA) 22’’08
3) A. Govorov (UKR) 22’’49
200 mi F
1) K. Hosszú (HUN) 2’01’’86 RM
2) S.-M. O’Connor (GBR) 2’05’’87
3) M. Margalis (USA) 2’06’’68
4×50 sl M/F
1) USA 1’28’’57 RM
2) Russia 1’29’’13
3) Brasile 1’29’’17
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