Queste sono le prime frasi di “Nutrizione e nuoto”, la base di partenza che ha stimolato l’autore a mettere nero su bianco la propria esperienza ed una lunga serie di consigli nutrizionali fondamentali per chi si allena per ottenere dei risultati. Perché nel nuoto, e nello sport in generale, allenamento e nutrizione vanno di pari passo, si compensano e sono intrecciati in maniera indissolubile.
Nutrirsi in modo non corretto potrebbe vanificare gli sforzi di un allenamento perfetto, e da qui nasce la necessità per un atleta di essere seguito correttamente anche dal lato alimentare.
Come scritto dall’autore, il testo non si sostituisce agli specialisti medici del campo, ma rappresenta un’ottima base di conoscenze per chi vuole approfondire l’argomento: dopo averlo letto lo consiglierei sicuramente ai genitori, ma anche agli atleti stessi e, perché no anche ai tecnici, che spesso si trovano a dover dare consigli alimentari ai propri atleti senza magari avere un background sufficiente per essere esaustivi e precisi.
Il libro di Dany Torterolo Pena, che è stato un successo del settore in Spagna, ora è disponibile anche in italiano, ed è una lettura allo stesso tempo leggera ed approfondita, dedicata ai genitori degli atleti ma non solo. Le pagine volano via veloci perché lo scritto ha il pregio di essere sia molto ricco e specifico che perfettamente fruibile anche a chi non è propriamente del settore.
I sei capitoli principali trattano i tempi centrali del libro: si parte con una panoramica sugli alimenti in generale e la loro suddivisione energetica, per passare dall’argomento allenamento, allenamento per l’alta prestazione e recupero, tutti argomenti che vengono approfonditi in modo preciso e comprensibile.
L’ultima parte è dedicata agli integratori ed agli ausili ergogenici, argomento sul quale la cultura si sta sicuramente espandendo ma che viene ancora spesso trattato con superficialità e ritenuto a volte anche un tabù.
Nel testo, invece, si spiega bene – anche attraverso esempi pratici e semplici – come intervenire anche in questo campo per migliorare le proprie prestazioni.
Per concludere, ruberei le parole di Paolo Penso, che ha scritto la presentazione dell’edizione italiana del libro. E che da a tutti i lettori il consiglio migliore:
“Purtroppo c’è l’abitudine a ritenere che l’allenamento per la prestazione cominci e finisca con la seduta pratica, con ciò che ci affatica.
In realtà questo è solo il primo stadio. (…)”
Foto: Fabio Cetti | Corsia4