Vorrei riuscire a descrive le mie sensazioni e le emozioni che provo mentre nuoto liberamente, cercherò di farlo proprio per riuscire a trasmettervi tutte le sfumature e tutte le percezioni che, bracciata dopo bracciata, avverto dentro l’acqua.

Durante la nuotata riesco a staccare la mente dal mondo esterno e finalmente posso ascoltarmi: sentire solo ed esclusivamente i miei pensieri che non sono più coperti dalla confusione che mi circondava prima d’immergermi.

Ed è proprio l’acqua che come elemento catalizzatore mi porta a intraprendere in piena consapevolezza un viaggio onirico, ma con la certezza di essere sveglio e non addormentato in un sonno profondo e rilassato.

Fatti di nuoto Weekly: perchè gli Enhanced Games hanno attratto (quasi) solo nuotatori

C’entrano i soldi, ovviamente, ma non solo. Proviamo a capirne tutte le motivazioni. In un periodo ancora scarno di risultati dalla vasca, sembra quasi obbligatorio approfondire un tema che, visto gli ultimi aggiornamenti, rischia di diventare abbastanza centrale da...

Passato, presente e futuro, intervista a Simona Quadarella

Reusch ha inaugurato la nuova sede di Vignate (MI), con un evento che ha riunito figure di spicco dello sport. Alla cerimonia hanno preso parte Stefan Weitzmann e il figlio Erich che nel ruolo di Amministratore Delegato rappresenta la terza generazione in azienda. Un...

Sydney 2000 Special | la 4×100 stile e il Rock’n’roll australiano

Meno di un mese prima dell’inizio delle Olimpiadi di Sydney 2000, la Nazionale australiana di nuoto si trova in collegiale a Melbourne. Ci sono tutti, da Michael Klim a Grant Hackett, da Ian Thorpe a Kieren Perkins. È una Nazionale piena di stelle che si sta...

Crescita e Cambiamento, intervista a Bianca Nannucci

La notizia è recente ed è di quelle che fanno parlare: Bianca Nannucci, una delle giovani più interessanti e promettenti del nuoto italiano, ha deciso di allenarsi per la stagione 2025-2026 ad Antibes con il gruppo di Fred Vergnoux. La ragazza toscana, classe 2008,...

Fatti di nuoto Weekly: Cose dell’altro mondo

Con le acque delle piscine momentaneamente calme, Fatti di nuoto weekly commenta due notizie che non appartengono alla vasca ma che, in senso letterale, vengono dall’altra parte del mondo. L’occasione è buona per riflettere sul nuoto e sullo sport in generale. ...

Fatti di nuoto Weekly: 10 nomi dai Mondiali Junior 2025

Nonostante agosto sia alla fine, e si intraveda settembre col suo ghigno satanico dietro l’angolo, Fatti di nuoto weekly non vi molla di sicuro, anzi. Questa settimana vi da una bella lista di dieci nomi da segnare con l’evidenziatore, direttamente dai Mondiali Junior...

Il suono dell’acqua che si frange si miscela assieme a quello delle bolle d’aria che fuoriescono dalle mie labbra, quasi come essere in ascolto di una ninna nanna a cui ti abbandoni completamente. A ogni mia virata i miei pensieri migrano senza tempo, riesco a varcare la porta di quella stanza, talvolta nascosta, dei miei ricordi dimenticati.

Ci sono giorni in cui nuoto così, senza uno schema, senza guardare il cronometro che scandisce le mie pause e ripartenze, senza ripetute da seguire, ma solo seguendo l’istinto in una silenziosa e solitaria passeggiata, avanti e indietro, seguendo quella linea sul fondo quasi come il filo d’Arianna che in cuor mio so che mi riporterà al punto di partenza.

Perchè perdermi in quel viaggio di ricordi è facile e piacevole, ma arriva anche il momento di dover lentamente riemergere da quel lungo pellegrinaggio di attimi e pensieri in cui mi sono abbandonato.

Può capitare che aprendo la porta del passato possano saltar fuori dei momenti che mi trasmettono malinconia e l’acqua, con il suo potere conduttore, li ricollega al mio presente. Forse perchè durante la giornata la mia mente ha associato qualche suono o un’immagine a quel preciso istante, ma una volta sotto la doccia riesco a provare in pieno la piacevole sensazione di leggerezza che quella lunga nuotata mi ha donato.

A volte è bello nuotare anche senza un allenamento.

A volte, ho solo il bisogno di farlo così… nel modo più spontaneo possibile, senza uno schema, senza un vero perchè.

Foto: Fabio Cetti | Corsia4