Vorrei riuscire a descrive le mie sensazioni e le emozioni che provo mentre nuoto liberamente, cercherò di farlo proprio per riuscire a trasmettervi tutte le sfumature e tutte le percezioni che, bracciata dopo bracciata, avverto dentro l’acqua.

Durante la nuotata riesco a staccare la mente dal mondo esterno e finalmente posso ascoltarmi: sentire solo ed esclusivamente i miei pensieri che non sono più coperti dalla confusione che mi circondava prima d’immergermi.

Ed è proprio l’acqua che come elemento catalizzatore mi porta a intraprendere in piena consapevolezza un viaggio onirico, ma con la certezza di essere sveglio e non addormentato in un sonno profondo e rilassato.

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Il suono dell’acqua che si frange si miscela assieme a quello delle bolle d’aria che fuoriescono dalle mie labbra, quasi come essere in ascolto di una ninna nanna a cui ti abbandoni completamente. A ogni mia virata i miei pensieri migrano senza tempo, riesco a varcare la porta di quella stanza, talvolta nascosta, dei miei ricordi dimenticati.

Ci sono giorni in cui nuoto così, senza uno schema, senza guardare il cronometro che scandisce le mie pause e ripartenze, senza ripetute da seguire, ma solo seguendo l’istinto in una silenziosa e solitaria passeggiata, avanti e indietro, seguendo quella linea sul fondo quasi come il filo d’Arianna che in cuor mio so che mi riporterà al punto di partenza.

Perchè perdermi in quel viaggio di ricordi è facile e piacevole, ma arriva anche il momento di dover lentamente riemergere da quel lungo pellegrinaggio di attimi e pensieri in cui mi sono abbandonato.

Può capitare che aprendo la porta del passato possano saltar fuori dei momenti che mi trasmettono malinconia e l’acqua, con il suo potere conduttore, li ricollega al mio presente. Forse perchè durante la giornata la mia mente ha associato qualche suono o un’immagine a quel preciso istante, ma una volta sotto la doccia riesco a provare in pieno la piacevole sensazione di leggerezza che quella lunga nuotata mi ha donato.

A volte è bello nuotare anche senza un allenamento.

A volte, ho solo il bisogno di farlo così… nel modo più spontaneo possibile, senza uno schema, senza un vero perchè.

Foto: Fabio Cetti | Corsia4