Sono i 50 farfalla donne ad aprire la seconda giornata del Campionato Nazionale Assoluto di Riccione. Distanza non olimpica che però qualifica sia ai Campionati Europei di Londra che agli Eurojunior di Hódmezővásárhely. Si vede a sorpresa Arianna Castiglioni, che chiude in 28″34 ma soprattutto nuota, confermando ai microfoni della Rai che sarà in acqua nonostante i numerosi problemi fisici che l’hanno tormentata quest’anno, alla ricerca dei tempi per gli Europei più che per i Giochi.
La più veloce è Silvia Di Pietro, primatista italiana che si impone in 26″47, non lontana dal tempo per Londra, davanti a Elena Gemo con 26″67 e Ilaria Bianchi soddisfatta in vista del 100 che tocca terza in 27”03. Se la giocheranno loro tre per la finale, con la Di Pietro netta favorita.
Sempre farfalla, ma stavolta 100 e al maschile, con il duo Matteo Rivolta e Piero Codia in vasca. È proprio il secondo ad entrare in acqua per primo, chiudendo con un favoloso 51”42, nuovo record italiano, cancellato il vecchio 51”64 di Matteo Rivolta di Barcellona 2013. Passaggio formidabile in 23”60, con una seconda vasca all’altezza e un tempo finale che se ripetuto oggi vale il pass per Rio e il quarto crono mondiale dell’anno! Gli risponde subito Matteo Rivolta, che nonostante una prima vasca non perfetta (24”25) chiude in 51”71 avvicinando il suo migliore e promettendo scintille per la finale.
Difficile fare previsioni nei 200 rana donne, dove la favorita sembra però essere Ilaria Scarcella. La ligure tocca davanti a tutte in 2’29″21 con Francesca Fangio, partita due batterie prima che chiude in 2’29″51. In finale con il terzo tempo anche Lisa Fissneider, 2’30″02, ma per sognare Rio serve davvero tanto meno (TL-A 2’23″3 / TL-B 2’24″9).
Tocca ai mististi, con Federico Turrini che rispetta i favori del pronostico chiudendo in 4’19’’66 davanti a Giorgio Gaetani con 4’20″89. Entrambi ancora lontani dai loro tempi migliori, il tempo per Londra è alla portata, per andare ai Giochi ci si aspetta un deciso miglioramento nel pomeriggio, possibile forse solo per Turrini. C’è ancora Luca Marin: terzo in 4’20″92 mentre il giovane Lorenzo Glessi nuota in 4’26″24 ma viene squalificato per uscita dalla fase subacquea oltre i 15 metri concessi.
Da intermezzo alle batterie del mattino ci sono le serie più lente degli 800 stile femminili. Sveva Schiazzano trova il tempo migliore con 8’50″75 davanti a Ilaria Cella, seconda in 8’50″91.
C’erano grandi speranze per i 100 rana maschili, dopo i 50 visti ieri. Se le batterie della mezza distaza aveva fatto ben sperare per la finale (poi non all’altezza delle aspettative) in questa mattina né Fabio Scozzoli né Andrea Toniato impressionano in quanto a tempi nuotati: 1’01″40 per il primatista italiano dei 50, mentre Scozzoli chiude in 1’01″51. Si giocheranno l’oro e il pass Europeo, difficile arrivare al tempo limite. Occhio a Nicolò Martinenghi, terzo in 1’01″71 che si prende il pass per gli Eurojunior e promette scintille per la finale. Vicino al tempo anche Andrea Castello, nono in 1’02″80.
Dopo l’ottimo 53″30 di ieri in staffetta, torna in acqua Federica Pellegrini, in una gara che probabilmente non porterà a Rio ma che le serve soprattutto in chiave 4×100. La Divina chiude comunque prima in 54″55, poco più del 54″34 del Trofeo Città di Milano. Dietro di lei Erika Ferraioli, non brillantissima nell’ultima frazione di ieri sera ma comunque a 54″80. Si giocheranno loro la medaglia d’oro, con il tempo per Londra che dovrebbe essere una formalità (già ottenuto da Federica) mentre quello per Rio non è così scontato (TL-A 53″9 / TL-B 54″1)..
Una mattina che quindi ha visto come assoluto protagonista Piero Codia, che con il nuovo record italiano manda un segnale forte a Rivolta ma anche alla concorrenza di tutto il mondo. Ci vorrà una finale ancora migliore però per vincere il titolo e confermare la sua presenza a Rio. Non si arrenderà Matteo Rivolta, preannuciandosi questa come la gara più bella e attesa del pomeriggio.
Photo credit: Federnuoto/Deepbluemedia