Ed eccoci a raccontare dal bordo vasca la seconda giornata di questi Campionati Europei di Nuoto di Berlino! Come promesso, più che una relazione sui tempi, vorrei riuscire a raccontarvi le impressioni e le emozioni che si hanno dal bordo vasca, così diverse da quelle che trasmette la TV, ricche di spunti ed osservazioni senza replay: Carpe Diem diceva qualcuno più poetico di noi, e cercheremo di cogliere l’attimo per voi da questa tribuna stampa sulla quale svetta la pelata famigliare e rassicurante del nostro Luca Sacchi affiancato dallo scalpo scompigliato di Tommaso Mecarozzi.
Visti il riscaldamento e lo spettacolare avviso per liberare la vasca, pronti via e si inizia a vedere le finali in un assordante silenzio dettato dalla distanza dalla vasca – certo che un velodromo non è il massimo, con le tribune a 20 metri dall’acqua! Ma noi ci godiamo lo spettacolo e lo raccontiamo per voi…
50 delfino uomini
Il favorito della gara Govorov, autore nelle batterie del record della manifestazione, sbaglia la partenza e la subacquea, riemerge per primo distaccato di quasi un metro da Manaudou e nonostante un ottima progressione nella parte finale della gara, complice un arrivo imperfetto non va oltre il terzo posto a pari merito con l’inglese Proud. Rispetto alle batterie di ieri mattina la nuotata dell’ucraino appare meno fluida. Oro a pari merito per Tsurkin che sorprende tutti dalla corsia laterale e per il francese Manaudou che ipoteca la vittoria con una grandissima partenza e subacquea che li consentono di conquistare un metro di vantaggio quando riemerge da amministrare nella restante parte di gara. Buona la gara dell’azzurro Codia che migliora il tempo delle semifinali e arriva sesto con una gara compatta senza eccessive sbavature in partenza e arrivo.
100 stile donne
Semifinali dove le big (Sjoestroem, Heemskerk, Hosszu) si limitano a conquistare l’accesso alla finale di domani dando l’impressione di gestire la gara senza mai forzare al 100% per risparmiare energie per le finali che le attendono nel pomeriggio. L’azzurra Ferraioli ferma i cronometri a 55”29 dal punto di vista tecnico sembra nuotare con la testa un po’ troppo alta e di fare un po’ troppa pausa con la bracciata al momento della respirazione, buona la sua prestazione fino ai 75 metri, purtroppo cede terreno alle avversarie nell’ultimo 25. La Galizi, migliora di due centesimi il tempo della batteria (55”60), imprecisa la sua uscita dalla subacquea dopo la partenza perde un sacco di frequenza rispetto alle avversarie negli ultimi 15 metri.
100 dorso uomini
Gara vinta dall’inglese Walker-Hebborn che rispetto a Stravius fa la differenza nei primi 35 metri del secondo 50 con una frequenza di bracciata molto più alta del francese. Stravius secondo alla virata di metà gara è impreciso nell’uscita della subacquea e fatica a trovare il giusto ritmo nella vasca di ritorno. Il tedesco Diener è autore di un passaggio velocissimo nei primi 50 metri ma paga l’eccessivo sforzo nella vasca di ritorno. L’azzurro Mencarini è autore di una subacquea non felice in partenza è il primo a riemerge distaccato da tutto il resto del gruppo sbanda vistosamente in ingresso di virata e nuota tutta la seconda vasca sotto la corsia, conquista il sesto posto con il tempo di 54”57.
50 delfino donne
Gara vinta come da pronostico dalla Sjoestroem, in partenza perde mezzo metro dalla Ottesen che però recupera nella seconda parte di gara grazie a un incremento continuo e mostruoso della frequenza di bracciata e alle 0 respirazioni che caratterizzano i suoi 50 delfino. 5° posto per la Di Pietro che si migliora ulteriormente (25”78) autrice di una gara senza troppe sbavature, paga rispetto alle avversarie in subacquea perdendo terreno che poi non riesce più a recuperare.
100 rana uomini
L’inglese Peaty, nonostante una gara imperfetta caratterizzata da errori in uscita di subacquea sia dopo la partenza sia dopo la virata e da una nuotata meno fluida rispetto alle semifinali di ieri riesce ad aggiudicarsi il titolo sbaragliando la concorrenza nell’ultimo 25 di gara dove riesce a distendersi meglio e a ritrovare fluidità di nuotata. Secondo posto per l’altro inglese Murdoch e terzo posto per Titenis che rimane sulla linea della vittoria fino ai 75 metri ma si irrigidisce nel finale perdendo posizioni. Quarto Gyurta che rimane troppo indietro nella prima parte di gara per pensare di poter lottare per la vittoria.
100 rana donne
Nella prima delle due semifinali l’azzurra De Ascentis è autrice di una buona partenza e di un ottima subacquea, nuota un primo 50 a frequenze molto basse sfruttando al massimo lo scivolo, verticalizza leggermente la sua azione nel terzo 25 ma riesce a trovare un ottima progressione e a distendersi nel finale per recuperare posizioni che tuttavia non gli consentono di agguantare un posto per la finale di domani.
Nella seconda delle due semifinali la Castiglioni migliora il crono del mattino e con il tempo di 1’07”31 riesce ad ottenere l’accesso alla finale con il secondo tempo. Gara caratterizzata da una nuotata meno fluida rispetto al mattino e da due subacquee che la penalizzano notevolmente rispetto alle avversarie, impressionante la sua progressione negli ultimi 30 metri di gara che le consente di vincere la sua batteria.
200 misti uomini
Turrini affronta la gara con un piglio diverso dal mattino scende sotto i 2 minuti e conquista il 6 posto per la finale di domani. Grandi possibilità di migliorare il crono di oggi per l’azzurro migliorando la velocità di rotazione nella virata delfino dorso e in quella rana stile. Impreciso anche l’ingresso della virata dorso rana. Gara che vede come grande favorito l’ungherese Cseh che oggi sembra aver abbastanza gestito il vantaggio accumulato precedentemente nella frazione a stile libero.
200 dorso donne
La Zofkova affronta la gara con troppa foga nei primi 50 metri, tecnicamente non nuota benissimo e non riesce a cambiare ritmo dopo la virata dei 100 metri perdendo contatto con le avversarie. Ancora molto penalizzanti le fasi subacquee rispetto alla concorrenza. Gara vinta dalla spagnola Da Rocha che sta nascosta nel gruppo per 150 metri, inserisce le gambe solamente nell’ultimo 50 e riesce a tenere testa alla Simmonds (seconda all’arrivo) e alla Ustinova che si aggiudica la terza piazza partendo dalla corsia 1. Russa che nuota un dorso tecnicamente bellissimo, testa molto ferma,frequenze bassissime e grandissima efficacia di azione.
200 stile libero uomini
Nella prima delle due semifinali gli Italiani Magnini e D’arrigo.
Magnini conquista l’ultimo posto utile per la finale impostando la gara su un passaggio veloce nei primi 50 metri, si attacca alla corsia per sfruttare la scia di Timmers e con tenacia riesce nel finale a sopravanzare di un solo centesimo D’arrigo. Centesimo che gli varrà l’8 posto in finale. Gara sottotono, dopo la prestazione di ieri per D’arrigo che parte troppo piano e fatica a cambiare ritmo, quando inserisce le gambe perde fluidità l’azione delle braccia e non riesce mai a nuotare in linea con i primi della batteria. Nella seconda semifinale presenti Agnel che imposta la gara su un ritmo altissimo salvo poi pagare dazio nel secondo cento dove si scompone anche dal punto di vista tecnico, e il tedesco Biedermann autore di una gara più regolare e di un ottima accelerazione nel finale che lo collocano ad essere l’assoluto favorito per la finale di domani.
4*100 mista mista
Gara bella da vedere ma difficile da commentare perché le posizioni cambiano rapidamente in virtù dell’alternarsi di uomini e donne in acqua. Record del mondo per l’Inghilterra e solo 5 posto per gli azzurri dopo il record europeo del mattino. Azzurri penalizzati da due frazioni sottotono della Di Liddo che sbaglia clamorosamente la partenza, forza il passaggio e la subacquea di metà gara per recuperare ma crolla vistosamente nel finale e da una frazione a stile non brillantissima della Pellegrini.
Insomma, ci siamo divertiti e abbiamo visto delle bellissime gare; peccato per i mancati podi dei nostri portacolori, ma l’Italia c’è, si vede e si sente!
Per finire, ecco una galleria delle migliori immagini raccolte oggi dal bordo vasca: