Dopo una sera passata a registrare una radio dispersa per l’etere, a respirare un po’ d’aria dopo il cloro di questi giorni ed a supportare la mia compagna di avventure nella stesura del suo resoconto, mi ritrovo a saltare il pranzo per riuscire a raccontarvi le gare di ieri viste dal bordo vasca.
In compenso mi godo il silenzio di un Velodromo deserto, unica compagnia lo sciabordio dell’acqua che non smette mai, ma che è il compagno di vita di tutti noi addetti ai lavori. Insomma, pronti via che cominciamo, le emozioni non sono certo mancate!
800 stile uomini
Vittoria come da pronostico dopo la gara dei 1500 per Gregorio Paltrinieri e bronzo per Gabriele Detti.
Gara che si sviluppa sulla stessa falsariga di quella dei 1500, Gregorio prende in mano la situazione sin dai primi metri e imposta una gara su un passo che solo lui può tenere, guadagna qualche decimo ogni 50 in modo tale da arrivare ad evitare un arrivo in volata che lo vedrebbe penalizzato rispetto ai suoi avversari più potenti fisicamente di lui.
Detti cerca di seguirlo, accusa i passaggi veloci e viene riagganciato a metà gara da Pal Joensen, 300 metri spalla a spalla per i due e sprint finale migliore per Joensen che si aggiudica l’argento.
Il programma gare che vede 400, 1500 e 800 disputarsi nei primi giorni della settimana senza neanche un giorno di riposo tra le gare fa si che le prestazioni a livello cronometrico non siano stratosferiche, gara comunque emozionante per gli Italiani che si confermano al vertice europeo e mondiale in questa specialità. Vittoria attesa in casa azzurra ed ecco allora che dallo zaino di Ferretti spunta la bandiera Tricolore quando gli atleti salgono sul podio.
200 stile donne
Federica Pellegrini più convincente oggi rispetto alla staffetta di ieri. Primo tempo per lei nella finale di domani senza dare l’impressione di spingere al massimo. Nuotata non fluidissima dal punto di vista tecnico con qualche pausa di troppo al momento della respirazione.
Chiara Masini Luccetti, parte veloce al primo 50 ma purtroppo la sua azione cala dopo la virata dei 100 metri, nuota poco sopra i 2 minuti e rimane esclusa dalla finale. Peccato perché la prestazione della staffetta faceva presupporre un crono migliore per la portacolori Italiana.
Nella seconda semifinale vittoria per Katinka Hosszu, gara distribuita con un passaggio non velocissimo e un ultimo 50 ottimo, notevoli le sue uscite dalle subacquee, piattissima sull’acqua, subito proiettata in avanti e in assoluta presa sin dalla prima bracciata.
100 delfino uomini
Due gli Italiani in gara, Piero Codia e Matteo Rivolta, che purtroppo non riescono ad agguantare i pass per la finale.
Rivolta sfrutta le subacquee entrambe ai 15 metri e abbastanza efficaci per rimanere a contatto con gli avversari. La sua nuotata però, purtroppo, non ha la fluidità dei tempi migliori, un po’ a scatti con le braccia, bacino e gambe molto affondate sott’acqua soprattutto nel secondo 50, arrivo impreciso per lui.
Più corte le subacquee di Codia che però nuota un delfino più piatto sull’acqua e meno verticale rispetto a quello di Rivolta, perde un po’ la chiusura di bracciata nel finale di gara ma la sua azione rimane più efficace rispetto alle batterie del mattino.
Primo tempo per Konrad Czerniak, secondo Adam Barrett e terzo Steffen Deibler nella finale di domani.
200 rana donne
Parte fortissimo Rikke Møller-Pedersen con un passaggio a metà gara velocissimo e in linea con il record del mondo fino ai 150, cala leggermente la sua azione nell’ultima vasca ma ormai ha fatto il vuoto dietro di sé e si aggiudica l’oro con 4 secondi di vantaggio sulla seconda.
La Simonova prova a inseguirla, passa seconda al 100, ma il passaggio è oltre le sue possibilità e lo paga nell’ultima vasca (39”5) dove la sopravanzano l’inglese Molly Renshaw che chiude fortissimo l’ultimo 50 (36”2) e la spagnola Jessica Vall Montero.
L’italiana Giulia De Ascentis affronta la gara con grande energia, bellissima la sua partenza e la sua prima subacquea, emerge in leggero vantaggio sulle avversarie, rispetto alla semifinale forza il passaggio soprattutto la seconda vasca, buona notata fino ai 150 metri, si scompone e perde efficacia d’azione nell’ultima vasca peggiorando leggermente il tempo della semifinale dove aveva impostato la gara con uno passaggio più conservativo.
100 stile uomini
Oro al francese Florace Manaudou con un gran crono, 47”98 per lui. Impressionante la sua forza fisica che gli consente di scappare con la partenza e la prima subacquea, passaggio velocissimo a metà gara e azione che rimane efficace fino al tocco finale. Nuotata la sua a braccia completamente tese che gli consente di sfruttare al meglio la sua fisicità e la sua forza.
Argento per l’altro francese Fabian Gilot che sfrutta al meglio le subacquee per prendere vantaggio sugli avversari.
Terzo posto per Luca Leonardi, ottimo il suo tempo di reazione sul blocco, rivedibile la subacquea in partenza che lo fa riemergere molto dietro Manaudou e gli altri avversari, nonostante sia costretto a nuotare nelle onde chiude il gap e vira 4, perde ancora terreno in subacquea ma riesce nuovamente a riportarsi sugli avversari e al tocco li beffa conquistando il terzo posto.
5 posto per Luca Dotto che apparentemente ci sembra essere in linea con Leonardi, evidentemente un arrivo impreciso gli fa perdere decimi preziosi.
50 dorso donne
Si qualificano entrambe le italiane alla finale di domani.
Arianna Barbieri conquista il 5 tempo, imperfetta la sua subacquea riesce a rientrare sulle avversarie con un ottima progressione e un arrivo perfetto.
6 tempo per Elena Gemo, che nonostante un tuffo che sembra essere un po’ troppo “parabolato” grazie a un ottima subacquea ai 15 metri esce in linea con le avversarie, perde un po’ di frequenza nel finale ma riesce comunque a migliorare sensibilmente il crono del mattino.
200 dorso uomini
Buon riscontro cronometrico per Luca Mencarini che gli consente di accedere alla finale con il 4 tempo. Gara singolare la sua, perde vistosamente terreno rispetto agli avversari ad ogni virata e ad ogni subacquea ma è nettamente il migliore ed il più veloce nella parte nuotata e nel finale riesce ad aggiudicarsi il primo posto nella sua batteria.
Più difficoltosa la gara di Christopher Ciccarese che non riesce a cambiare ritmo di nuotata nelle prime tre vasche, inserisce le gambe nell’ultima ma si scompone tecnicamente. Nuota poco sopra i 2’00 e rimane escluso dalla finale di domani che vede grande favorito il polacco Radoslaw Kawecki autore di subacquee bellissime e che ha dato l’impressione di gestire con facilità la semifinale.
100 delfino donne
Sorprendente gara. La favorita Sarah Sjoestroem arriva seconda dietro alla danese Jeannette Ottesen per un solo centesimo. Più efficace in partenza e subacquea la Ottesen riesce a prendere un vantaggio che obbliga la svedese a nuotare nelle onde. Virata e uscita dalla subacquea imprecise per la Sjoestroem che nella seconda vasca fatica a fare la progressione che la contraddistingue.
Terzo posto per Ilaria Bianchi che beffa all’arrivo per un solo centesimo la Dekker. Gara la sua impostata con un passaggio controllato e con una grandissima vasca di ritorno.
5 posto per l’altra Italiana, Elena Di Liddo.
50 rana uomini
Capolavoro dell’inglese Adam Peaty che nonostante una partenza non tra le migliori e un arrivo lunghissimo timbra il nuovo record del mondo. Impressionante la sua progressione nella parte nuotata di gara e la sua abilità nel buttarsi velocemente in avanti con tutto il tronco durante la fase di recupero della bracciata per iniziare il più rapidamente possibile il ciclo successivo.
Andrea Toniato peggiora leggermente il crono del mattino ma si aggiudica la finale di domani, primo degli esclusi l’altro azzurro Mattia Pesce, purtroppo in precarie condizioni fisiche.
4*100 stile mista
Solo 4 le squadre iscritte e suscita una sensazione stranissima vedere una cosa simile a un campionato europeo. Tutte le formazioni partono con i 2 maschi e poi le due femmine e questa scelta fa si che sia più facile seguire la gara. Italia che schiera Luca Dotto, Luca Leonardi, Erika Ferraioli e Giada Galizi.
Russia e Francia che contrariamente agli azzurri preferiscono puntare sulla freschezza e non schierano i 2 atleti maschi che avevano preso parte alla finale dei 100 stile. Ottima prova di squadra per l’Italia che si aggiudica l’oro, menzione speciale per le due staffettiste che stampano due crono che lasciano qualche rammarico per la loro gara individuale. Argento Russia, bronzo Francia. I tricolori sventolano ancora nel velodromo.
Ed ora mi preparo a godermi le finali pomeridiane, mentre nel frattempo il piano vasca si è riempito ed il rumore è tornato quello di tutti i giorni: corpi muscolosi che si dibattono tra onde e schizzi.