Ed eccoci qui, penultimo resoconto di questi esaltanti Campionati Europei di Nuoto di Berlino visti dal bordo vasca. Ed oggi, naturalmente, non posso che avere ancora negli occhi due splendide gare degli azzurri, o meglio dei rosa, visto che la Nazionale da ieri si veste ufficialmente di un nuovo colore! Federica Pellegrini e Martina Caramignoli ci hanno fatto emozionare; la prima con l’ennesima affermazione di puro dominio; la seconda con un atteggiamento sbarazzino e impertinente che ha sbancato buona parte delle partecipanti alla gara più lunga in vasca al velodromo, quei 1500 stilelibero che tanti onori portano all’italianuoto. Insomma, tuffiamoci insieme nelle gare della sesta giornata!!!
1500 stile donne
Gara divertente ed emozionante da seguire con continui cambi al vertice. Terzo posto per Martina Rita Caramignoli che parte aggressiva e determinata e cerca di staccare le avversarie nella prima parte di gara, rimane al comando per i primi 900 metri dopo di che viene raggiunta e superata da Mireia Belmonte-Garcìa.
La spagnola parte più guardinga rispetto agli 800, senza utilizzare le gambe e con un frequenza di braccia nettamente più bassa. Cambia il ritmo ai 500 e nel giro di 400 metri chiude il gap con l’italiana, la supera e si invola verso la vittoria solitaria con il nuovo record dei campionati.
Lotta tra la Boglárka Kapás e la Caramignoli per la seconda e la terza posizione. Ungherese che ha una nuotata tecnicamente migliore dell’azzurra, le due procedono spalla a spalla per 500 metri. Negli ultimi 200 metri ulteriore accelerazione della Kapas che inserisce con decisione le gambe e distanzia la Caramignoli. Argento Ungheria, bronzo Italia.
5 posto per la Aurora Ponselè con una gara regolare che migliora di poco il tempo delle batterie.
50 rana donne
Nella prima delle due semifinali Arianna Castiglioni, ottimo il suo tempo di reazione sul blocco e la sua partenza, rispetto alla mattina fatica a fare la progressione che contraddistingue la sua condotta di gara, peggiora di poco il tempo della mattina e rimane esclusa dalla finale di domani.
Nella seconda serie dominio di Ruta Meilutyte, superiore alle avversarie in tutti i particolari, partenza, subacquea, nuotata unica a scendere sotto i 30”
100 delfino uomini
Oro al polacco Konrad Czerniak che nuota un delfino tecnicamente bellissimo, molto ampia e potente la sua bracciata, rapidissima la virata e ottime le subacquee. Nel primo 50 di gara prova la fuga Steffan Deibler che crolla nelle ultime 5 bracciate e viene superato da Laszlo Cseh secondo all’arrivo dopo essere stato ammesso alla finale in virtù della vittoria nello spareggio per l’ottavo posto, ultimo ai 50 metri sorpassa tutti con una seconda vasca velocissima. Terzo posto per Pavel Sanković.
200 stile donne
Oro per Federica Pellegrini, argento per Katinka Hosszu, bronzo per Femke Heemskerk.
Gara che si sviluppa con un passaggio ai 100 metri non velocissimo con le tre atlete racchiuse in meno di 2 decimi. Questa situazione sicuramente avvantaggia l’azzurra, l’unica capace di nuotare sia il terzo che il quarto 50 sotto i 30”.
Hosszu che cerca di prendere vantaggio con le virate e le subacquee, particolare dove è leggermente superiore rispetto alla Pellegrini che esce dalle subacquee con una traiettoria un po’ troppo rivolta verso l’alto e meno verso l’avanti ma che riesce a far valere la sua superiorità nelle parta nuotata. Inno e bandiere che sventolano ma ora mai ci siamo quasi abituati.
50 stile uomini
Nella prima delle sue semifinali nuota Florance Manaudou che come nei 100 impressiona per la sua forza fisica e per la sua capacità di applicare tutta questa forza all’acqua.
Seconda semifinale dove partono Marco Orsi e Luca Dotto.
Orsi parte benissimo e riesce a guadagnare un po’ di terreno sugli avversari, la sua azione diventa meno efficace nel finale ma riesce comunque a conquistare l’8° posto complessivo.
Meno efficace la subacquea di Dotto che però con una grandissima parte centrale di gara riesce a riallinearsi con gli avversari, purtroppo perde un po’ di spinta negli ultimi metri tocca in 22”27 e rimane escluso dalla finale di domani.
50 dorso donne
La favorita Mie Nielsen sbaglia partenza e arrivo ma con una parte nuotata di gara bellissima e molto efficace si aggiudica il bronzo, rammarico per lei perché il tempo della semifinale gli sarebbe valso l’oro. Primo posto per Francesca Halsall e argento per la connazionale Georgia Davies.
Arianna Barbieri ed Elena Gemo peggiorano in entrambi i casi il tempo di qualifica.
Partenza migliore rispetto alla semifinale per la Barbieri che però fatica di più nella parte nuotata e anche l’arrivo appare meno deciso di quello della semifinale.
Gemo che nonostante un tuffo ancora molto parabolato esce in linea con le migliori ai 15 metri. Purtroppo la sua nuotata non è delle migliori sbanda sotto la corsia e chiude la sua prova 7° in 28”59.
200 dorso uomini
Oro come da pronostico a Radosław Kawęcki che nuota il primo 100 con una facilità incredibile, frequenze bassissime subacquee lunghe e morbide, cambio di ritmo netto con la subacquea di metà gara e con le frequenze di bracciata che aumentano sensibilmente e vittoria in 1’56”02 per il polacco. Argento al tedesco Christian Diener che prova la fuga con una partenza velocissima, primo fino a 150, subisce la rimonta di Kawęcki nell’ultima vasca. Terzo posto per Gábor Balog.
8° Mencarini che peggiora leggermente il tempo delle semifinali in una gara che ancora una volta conferma le sue carenze nelle fasi subacquee e le sue grandi doti nel dorso nuotato.
200 delfino donne
Stefania Pirozzi e Alessia Polieri entrambe qualificate per la finale di domani.
Gara con distribuzione regolare per la Polieri, che nuota tutto il 200 con frequenze molto elevate ma con efficacia d’azione fino all’arrivo.
Pirozzi che passa fortissimo a metà gara, la sua azione inizia a diventare più verticale e meno avanzante nel terzo 50, nell’ultima vasca è brava a passare alla respirazione ogni 2 bracciate per cercare di mantenere un assetto migliore in acqua. Primo posto nella finale per la Belmonte, seconda la Ignacio Sorribes, dentro anche Hosszu e Jakabos.
50 rana uomini
Gara contraddistinta dalla tensione e tempi in molti casi peggiori di quelli delle semifinali. Vittoria ad Adam Peaty che parte male ma ha una progressione che in questo momento nessun altro possiede. Argento a Giedrius Titenis e bronzo a Damir Dugonjić.
5° Andrea Toniato, migliore di tutti in partenza e subacquea e in linea con i primi ai 25 metri, fatica un po’ a trovare la progressione e la fluidità di nuotata che in batteria gli avevano consentito di nuotare un tempo che gli sarebbe valso il bronzo.
50 stile donne
Nella prima semifinale Erika Ferraioli ripete il tempo delle batterie, non perfetto il tuffo, entra in acqua senza aver ancora perfettamente sovrapposto le mani, buona la parte nuotata anche se nel finale perde un po’ troppa frequenza e con arrivo leggermente lungo.
Record Italiano per Silvia Di Pietro che esegue una partenza e una subacquea esemplare e passa in linea con le prime ai 25 metri, le avversarie la sopravanzano negli ultimi 15 metri chiude 9° a un solo centesimo dall’8°.
4*200 stile uomini
Oro alla Germania con un ultima frazione di Paul Biedermann che infiamma il Velodromo, argento alla Russia e bronzo al Belgio con un ottima ultima frazione di Pieter Timmers. La Francia schiera i 2 atleti migliori (Stravious e Agnel) e tenta la fuga ma il terzo e il quarto frazionista non riescono a respingere la rimonta degli avversari.
Sesto posto per l’Italia, staffetta aperta non benissimo da Andrea Mitchell D’Arrigo che in questo europeo fatica a interpretare la gara dei 200 metri, frazioni lanciate da 1’48” per Damiano Lestingi e Gabriele Detti e ultima frazione da 1’47”1 per Filippo Magnini che passa fortissimo al 100 ma crolla nelle ultime due vasche.
Adesso mi godo l’ultima giornata anche se inizia già a farsi sentire la nostalgia per i giorni bellissimi trascorsi qui in tribuna stampa!
A domani!