Thomas, raccontaci la genesi di questa impresa.
Già ieri potevo nuotare 51.8, non l’ho detto perché portava male dirlo. Stamattina mi sono riposato e oggi ero molto tranquillo, sapevo di dover fare la stessa gara di ieri e non mollare gli ultimi 15 metri: è venuto anche meglio del previsto.
Sai di aver fatto qualcosa di raro per il nuoto italiano?
Ancora non mi rendo conto della medaglia d’oro, è stata una finale di alto livello e non era scontato vincerla. Fare il record del mondo è una cosa incredibile, solo Lamberti tra i maschi in Italia era riuscito a farlo.Vista la forma che avevo non dico che me lo aspettavo ma sapevo di poter andare forte, devo però ancora realizzare quello che ho fatto.
Alberto Burlina, allenatore di Ceccon:
Il percorso che abbiamo da sempre costruito, insieme alla società e alla Federazione, per Thomas aveva l’obiettivo di arrivare a questi risultati. Il suo carattere non è mai stato un problema, perché ci conosciamo bene ed abbiamo saputo indirizzare le energie nel modo giusto. Questa sua spensieratezza lo aiutato molto anche adesso, nell’affrontare le gare nel modo giusto, con leggerezza e grande consapevolezza nei propri mezzi. La sua poliedricità l’abbiamo sempre vista come un valore, e non cedo che ci siano molti atleti che nuotino 52.1 e dopo una finale nei 50 farfalla. Questo risultato nel dorso mi fa ben sperare anche per lo stile libero.