Oggi Darkpool tramite suo cugino Drax (il cugino che, si racconta, una volta è morto) mi scrive che non sono qui solo a fare il turista ma anche il cronista. Siccome non ho capito bene quando ho fatto il turista, cercherò per un attimo di fare il cronista.

Tornerò a ispirarmi grazie ai miei mentori, che purtroppo qui non posso sentire, il duo Mecasacchi.

Mi appare dalle nubi che seppelliscono Budapest lo sciamano. Mi dice che oggi è il giorno dei giorni. Allora mi preparo.

l giorno dei giorni inizia così.

Lo sciamano ti chiama dall’alto, tu devi rispondere.

Ho chiamato così a raccolta anchele mascotte Lili e Lala o come diavolo si chiamano.

Mascotte praticamente invisibili dalla tribuna stampa, ma che sicuramente girano per il pubblico.

Pubblico che è sempre più in delirio, e quando gareggiano gli ungheresi il centro sismologico della città registra una scossa di lieve entità che comunque non preoccupa gli esperti.

I sismografi impazziscono in tribuna stampa durante i 200 stile libero.

Durante l’ultimo 50 si scatena il delirio e per la seconda volta la sedia del vostro commentatore vola dalla tribuna: ecco la testimonianza.

Per fortuna che qui non siamo a S. Siro e il vetro ferma la sedia.

Scatta l’entusiasmo e scattano anche un sacco di foto.

Fuochi artificiali sul podio

Ledecky dall’espressione molto felice alla Grevers dopo i 100 dorso.

Io ti spiezzo in due… il pensiero che traspare dal suo angelico viso.

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Capisco che i militari fanno l’alzabandiera, ma salutarli dal podio mi sembra eccessivo.

Il podio smontabile è tanta roba.

Pure i capaci volontari però che lo fanno: e ce ne sono parecchi.

In tribuna ci sono parecchi personaggi ma spesso non sai chi siano.

Ogni tanto compare anche chi non ti aspetti. Notevole anche la compagnia femminile.

E per noi non è ancora finita. Gli 800 si approssimano.

E qui la tribuna stampa viene giù definitivamente e dal centro sismologico di Budapest hanno allertato l’esercito. Detti in progressione ci delizia e l’inno italiano numero due di giornata viene cantato da tutti.

Stavolta non c’è bisogno della scritta TAPS sul tabellone luminoso.

Unica nota di giornata turistica: tutto organizzato benissimo, ma alcune informazioni latitano.

Scoprire dopo tre giorni che hai la mensa gratis non ha prezzo. Dopo cinque, che la tua mensa non è quella in cui stai andando, ma quella accanto… per quello c’è la Mediacard.

(Foto: M. Romanenghi | Corsia4)