Una vera e propria “ghigliottina” si è abbattuta la settimana scorsa in Francia, a Montpellier, dove si sono tenuti i Campionati Assoluti francesi, validi come qualificazione ai Giochi di Rio. Già perché tante sono le teste nobili cadute, e poche le gioie per i transalpini. Colpa, o merito, (ma questo lo capiremo ai Giochi) dei tempi limiti bassissimi imposti dalla Federazione che già mesi fa avevano fatto storcere il naso a parecchi. Non importa se lo squadrone francese possa vantare nomi di un certo calibro, come i campioni olimpici Agnel o Manaudou, chiunque tu sia dovrai passare per le “Forche Caudine” dei Trials e meritarti il tempo limite, altrimenti tocca rimboccarti le maniche e lavorare duro fino a maggio, quando a Londra tutti gli esclusi del momento avranno un’altra occasione.
Ma andiamo a vedere tutto quello che è successo in Francia, perché non solo lo spauracchio del pass per Rio ha aleggiato in vasca, ma anche un clamoroso caso da prova TV (stile Phelps/Cavic) e tante grandi prestazioni!!
Giorno 1
Questa edizione degli Assoluti Francesi si apre alla grande, con la vittoria nei 400 misti femminili da parte di Lara Grangeon, che riscrive la storia di Francia nuotando il nuovo record nazionale di 4’36”61, migliorando il suo vecchio primato di 4’37”55 e facendo registrare la quinta prestazione mondiale annuale. Tutto questo non le basta per volare a Rio (tempo limite 4’35”40) e avrà un’altra possibilità agli Europei di Londra, dove sarà accompagnata anche da Fantine Lesaffre, seconda in 4’39”73. A Londra andrà anche Ganesh Pedurand, oro nei 200 misti maschili in 2’00”52 e la coppia di farfalliste Marie Wattel e Beryl Gastaldello che nei 100 toccano rispettivamente in 58”38 e 58”48. Davanti a loro però c’è l’intrusa made USA Kelsi Worrel che vince con il quarto crono mondiale annuale di 57”52.
A chiudere la prima giornata ecco un’altra porta in faccia in direzione Rio, con Damien Joly che nei 1500 stile libero peggiora quanto nuotato a Marsiglia qualche settimana prima, non riuscendo nell’intento di segnare il nuovo primato di Francia, fermandosi sul 14’59”42 che non gli vale nemmeno i Giochi. Andrà a Londra, così come l’argento Nicolas D’Oriano secondo in 15’06”31.
Giorno 2
Il programma della seconda giornata vede al via quattro finali, con subito protagonista Coralie Balmy che strappa il primo pass per Rio nei 400 stile, vinti in 4’05”38, più lenta rispetto alla tappa del Golden Tour di Marsiglia (4’04”39) ma sufficiente per qualificarsi ai Giochi. In acqua con lei anche Femke Heemskerk, seconda in 4’10”85.
La rana non regala gioie particolari, con William Debourges che si laurea campione francese dei 200 in 2’12”85 e Fanny Deberghes che la spunta nei 100 femminile in 1’08”61 su Charlotte Bonnet, seconda in 1’08”88, entrambe escluse anche dagli Europei.
E’ l’ultima gara ha regalare le emozioni più grandi: i 200 stile uomini vedono al via il campione Olimpico Yannick Agnel, reduce da un 2015 pessimo e in lenta ripresa. La gara la domina Jeremy Stravius che vince in 1’46”18 (terzo crono mondiale del 2016) ma non abbastanza per il pass individuale. Il secondo posto sembra cosa certa per Yannick…. no, nonostante l’impressione di tutti, l’ufficialità assegna a Jordan Pothain la seconda piazza in 1’46”81, con Agnel beffato in terza posizione a 1’46”99. A nulla la vale il ricorso del campione di Londra 2012, che a meno di clamorosi colpi di scena non potrà difendere il suo titolo a Rio. Saranno tutti a Londra agli Europei, anche Lorys Bourelly, quarto in 1’47”83. Occhio alla 4×200 transalpina!
Giorno 3
Ad aprire il pomeriggio di finali i delfinisti d’oltralpe, veloci ma non abbastanze per volare in Brasile: Jordan Coelho vince i 200 farfalla in 1’56’’49 con il settimo crono mondiale del 2016, seguito da Paul Lemaire che chiude in 1’58’’17. Vittoria anche per Lara Grangeon tra le donne, sempre nei 200 toccando in 2’07’’87, settimo mondiale annuale. Tutti e tre ci riproveranno a Londra, mentre per Kelsi Worrel, seconda in 2’10’’45 i Trials sono ancora molto lontani.
La giornata si chiude senza squilli, con Benjamin Stasiulis che domina i 200 dorso vincendo in 1’58’’48 (pass per Londra), mentre grande rammarico per Anna Santamans che si laurea campionessa di Francia nei 50 stile, grazie al crono di 25’’59, quinta prestazione mondiale annuale, record dei campionati ma a soli due centesimi dal limite per Rio. Alle sue spalle ancora Kelsi Worrel in 25’’06 e Melanie Henique con 25’’13. Le rivedremo all’Acquatic Centre.
Infine successo per Nicolas D’Oriano nei 400 misti con il tempo di 4’20’’03.
Giorno 4
Pomeriggio di conferme questo quarto, sia positive che negative. Continua a non brillare la rana francese, con Lara Paquit che vince i 200 in 2’28’’65, bruciando per due centesimi Fanny Deberghes. Male anche i maschi, con Theo Bussiere primo in 1’01’’35 davanti a Thomas Dahlia con 1’01’’46 mentre il primatista nazionale dei 50 Giacomo Perez Dortona è terzo in 1’01’’50. Tutti, sia le ragazze che i ragazzi non saranno né a Rio né a Londra.
Ma sono le successive due gare a caricare il pubblico francese: prima ci pensa Charlotte Bonnet, grazie ad un ottimo 200 stile vinto in 1’56’’32 che sarà anche “solo” l’ottava prestazione mondiale annuale ma comunque le vale un posto per i Giochi, davanti a Coraly Balmy, seconda in 1’57’’18.
Dopo di loro, spazio alla gara regina, i 100 stile con Florent Manaudou favorito d’obbligo. Il francese si presentava con il secondo tempo dell’anno (48’’00) e con il sogno della doppietta olimpica (50 e 100 stile). Ma alla fine toccherà masticare amaro al fratellone di Laure, dato che è ancora Jeremy Stravius ad avere la meglio, primo in 47’’97 (secondo crono mondiale del 2016) davanti a Clement Mignon con 48’’01 (quarto tempo dell’anno), mentre Manaudou deve accontentarsi del terzo posto con 48’’10. I primi due volano a Rio, lui lo rivedremo a Londra, dove ci sarà anche Mehdy Metella che qui nuota in 48’’43. Da segnalare come dei primi sei tempi mondiali sulla distanza quest’anno, quattro sono arrivati da nuotatori francesi. Anche qui la staffetta si preannuncia scoppiettante!
Giorno 5
Rientrano in acqua alcuni protagonisti delle sessioni precedenti: Coralie Balmy vince gli 800 stile con l’ottavo crono mondiale dell’anno di 8’28’’63 senza ottenere il limite olimpico ma quello europeo sì. Stesso discorso per Jordan Pothain che dopo la sorpresa dei 200 si impone nei 400 stile, vinti in 3’47’’77, quinto tempo mondiale del 2016 ma ancora insufficiente per Rio. Alle sue spalle Damien Joly con 3’50’’84.
I 200 misti femminili vedono il successo, il terzo per lei in questa edizione degli Assoluti, di Lara Grangeon, prima in 2’12’’68 davanti a Fantine Lesaffre, argento in 2’13’’98. La giornata si chiude con la grande prova di forza di Camille Lacourt. Proprio lui era stato uno dei primi a criticare la scelta di tempi limite così bassi e nei 100 dorso dà una grande risposta a tutti quanti, vincendo in 52’’97, secondo crono mondiale dell’anno alle spalle solo di Mitch Larkin (52’’85) strappando così il pass per Rio. Alle sue spalle Stasilius che con 54’’44 sarà a Londra.
Giorno 6
Ultime gare a Montpellier: la giornata si apre con il successo di Camille Gheorghiu nei 200 dorso femminili, grazie al crono di 2’12’’14 che la manda direttamente ai Campionati Europei. Pass per Londra trovato anche nei 100 farfalla da uno straordinario Jeremy Stravius, sempre più eclettico che vince in 51’’66, terzo crono mondiale e a soli cinque centesimi dal limite olimpico. Dietro di lui il recordman francese della distanza, Mehdy Metella in 51’’84.
Se la 4x100 stile libero maschile fa paura, anche quella donne può dire la sua. La gara regina è vinta da Charlotte Bonnet in 53’’93 (nono tempo mondiale annuale), davanti a Beryl Gastaldello con 54’’10, Mathilde Cini in 54’’44 e Anna Santamans con 55’’11. Le ritroveremo tutte e quattro a Londra.
Chiudono questi Campionati Assoluti francesi i 50 stile maschili, dove Florent Manaudou è chiamato al riscatto. Il campione olimpico in carica non sbaglia la sua gara preferita, vincendo in 21’’42, miglior crono mondiale dell’anno, volando a Rio a caccia di conferme. Alle sue spalle Frederick Bousquet in 22’’09 e Clement Mignon con 22’’22.
Che dire di questi Francesi? I criteri di qualificazione forse saranno stati davvero molto bassi, ma la qualità della squadra c’è tutta. Stravius e Lacourt si confermano all’altezza, Manaudou piace a metà mentre Agnel delude nonostante il probabile errore del suo arrivo nei 200. Rispetto a qualche anno fa, quando vinceva le Olimpiadi, ha perso tantissimo in velocità, chiudendo i 100 stile sopra ai 49’’, oltre ad aver rinunciato già da tempo ai 400. Occhio alla squadra femminile che si sta piano piano riformando dopo i tempi d’oro di Manaudou e Muffat!
Elenco qualificati sicuri per Rio 2016
Coralie Balmy 400 sl
Charlotte Bonnet 200 sl
Yannick Agnel 4×200 sl
Lorys Bourelly 4×200 sl
Camille Lacourt 100 do
Florent Manaudou 50 sl, 4×100 sl
Mehdy Metella 4×100sl
Clément Mignon 100 sl, 4×100 sl
Jordan Pothain 4×200 sl
Jérémy Stravius 100 sl, 4×100 sl, 4×200 sl
A questi la Federazione potrà aggiungere fino a un massimo di 6 uomini e 6 donne tra coloro che nelle gare individuali di questi campionati sono andati più vicini ai tempi-limite fissati. Sicure ‘ripescate’ saranno ad esempio la Santamans nei 50 stile e la Grangeon nei 400 misti.