Chad Le Clos ha parlato con Brett Hawke e ne è uscito uno degli episodi più belli del fortunato podcast di interviste dell’ex nazionale australiano.

Sarà per l’atteggiamento sereno e calmo di Brett o perché Chad è il prototipo dell’atleta moderno, fortissimo in acqua ed estremamente disinvolto e consapevole nelle relazioni pubbliche. Ma la chiacchierata è davvero imperdibile per gli appassionati di nuoto.

Condividiamo gli spunti più interessanti.

Si è parlato di Sun Yang e quindi inevitabilmente di doping.

Le Clos appartiene al partito “once a dope, always a dope” e ritiene quindi inaccettabile la riammissione di Sun Yang già dopo la positività del 2014.

Il suo punto di vista non è personale, dice di non aver nulla contro il cinese, ma strutturale, e si riferisce indirettamente alle regole del gioco. La cosa peggiore è che ci sono ragazzi che non hanno mai vinto in questi anni – come Ryan Cochrane – perché sempre chiusi da Sun Yang e che non riavranno mai indietro quelle possibilità.

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Le Clos ha poi chiarito la sua relazione con Michael Phelps.

Innanzitutto ha raccontato di quanto avesse sognato ed immaginato la vittoria nei 200 farfalla di Londra 2012. Insieme ad Andrea Di Nino, il suo coach ai tempi, aveva preparato una tattica di gara che poi si è perfettamente avverata: stargli dietro fino all’ultimo 25 e poi superarlo per batterlo.

La vittoria olimpica è stato ovviamente l’avverarsi di un sogno, ma era comunque un obiettivo che sapeva di poter raggiungere, e farlo battendo il suo idolo è stato qualcosa di incredibile.

Parlando invece del famoso episodio in camera di chiamata a Rio 2016, quando Phelps è stato fotografato in una smorfia assassina rivolta proprio a Le Clos:

 

 

Chad ha innanzitutto detto che si trattava della semifinale e che lui non si è accorto di nulla per giorni, perché a Rio evitava di controllare i social network.

Dal suo punto di vista, la rivalità con Phelps nasce e muore in vasca, dove è normale che tutti vogliano vincere e non amino perdere. Secondo Chad lo sguardo di Phelps è stato ritratto fuori dal contesto e non era riferito a lui.

Gli dispiace di essere il nuotatore più odiato dagli americani dopo aver sconfitto Phelps a Londra nei 200 farfalla e trova che questo sentimento sia totalmente incomprensibile. Dice di aver avuto delle intense rivalità si con Phelps che con Cseh e di averli poi tranquillamente frequentati nella vita di tutti i giorni. Certo, avrebbe preferito vincere, però…

Inside with Brett Hawke #145: Chad Le Clos

Foto: Fabio Cetti | Corsia4