Mentre a Roma andava in scena il Sette Colli, Šamorín, in Slovacchia, ospitava i Campionati Europei Under 23.
Tre giorni di gare che ha visto scendere in acqua tanti giovani talenti ma anche diverse stelle già affermate, su tutte l’ex primatista mondiale David Popovici.
Popovici e Schwarz fuori categoria
Nettamente gli atleti simbolo di questi Euro U23. David Popovici rilancia le sue candidature per i Mondiali di Singapore timbrando una doppietta 100-200 stile di altissimo livello. Inizia con i 200, vinti in 1’43’’64, nettamente il miglior crono mondiale stagionale. Nel mezzo un buon 50 stile ma è con la gara regina che fa la differenza: 46’’71, nuovo personal best e dunque record Europeo, migliorato il suo 46’’86 del 2022 e conseguente best ranking in stagione.
E Schwarz? Prima dimostrazione dopo gli squilli dei mesi precedenti. Subito con 1500, vinti in 14’38’’96 un paio di secondi in più di quanto fatto ai nazionali tedeschi di maggio, e poi con gli 800, vinti in 7’38’’98, in linea con il suo record europeo timbrato lo scorso mese. Nettamente più forte di tutti.
Plurivincitori
Oltre agli squilli di questi due fuoriclasse, occhio a chi ha dominato senza grossi affanni le proprie distanze. Troppo più forte per esempio Luka Mladenovic, che vince tutto nella rana partendo dai 50 in 26’’72, passando per i 200 con 2’10’’08 e chiudendo con i 100 in 59’’97.
Gli altri plurivincitori sono:
⇒ Roos Vanotterdijk (BEL) nei 50 dorso (28’’05), 50 e 100 farfalla (25’’63 – 57’’10)
⇒ Eneli Jefimova (EST) nei 50 e 100 rana (30’’03 – 1’06’’30)
⇒ Maya Werner (GER) nei 400 e 800 stile (4’07’’89 – 8’29’’53)
⇒ Milou van Wijk (NED) nei 50 e 100 stile (24’’23 – 53’’66)
⇒ Diogo Ribeiro (POR) nei 50 stile (21’’67) e nei 50 farfalla (23’’01)
Qui Italia
La delegazione azzurra si fa rispettare, in un panorama tutt’altro che semplice. Arrivano tre medaglie, due al maschile e una al femminile. Sul podio sale Andrea Camozzi, argento nei 200 farfalla in 1’56’’94, lontano però dall’ottimo Krzysztof Chmielewski oro in 1’54’’91.
Argento anche per Giada Alzetta nei 400 misti, chiusi in 4’44’’31 dietro alla polacca Kozan prima in 4’41’’57. L’ultimo podio, che poi è il primo in ordine temporale, è di Filippo Bertoni, bronzo nei 1500 in 15’10’’31. Bertoni vince anche la classica medaglia di legno negli 800 stile, così come nei 400.
Quarti posti anche per Francesco Lazzari nei 50 dorso, Matteo Christopher Palmisani nei 200 farfalla, ed Emanuele Potenza nei 400 misti.
Sottotone le staffette, con la mistaffetta mista – Martina Biasioli, Alessandro Tredici, Matteo Christopher Palmisani, Elena Capretta – che ha chiuso settima in 3’55’’53 mentre la mistaffetta stile è rimasta fuori dalla finale.
Il medagliere è stato vinto dalla Polonia con 11 medaglie di cui 5 d’oro, davanti alla Germania (5 ori e 8 totali) e Ungheria (4 ori e 10 totali). Italia diciassettesima.