A proposito di scelte, Paulo Coelho scriveva: “A volte è necessario decidere tra una cosa a cui si è abituati e un’altra che ci piacerebbe conoscere”.

In altre parole significa che a volte è necessario togliersi dalla routine per scoprire strade nuove e, di conseguenza, la possibilità di giungere in posti migliori.

I Mondiali a febbraio , per esempio, sono una cosa a cui non siamo abituati. Dove porterà la scelta di nuotarli o di saltarli?

La scelta comunicativa per Doha

Manca un mese all’inizio dei Mondiali di Doha, il che significa che chi deve partecipare è prossimo alla fase di rifinitura. Il che significa, ancora, che chi deve allenare ha già da tempo programmato allenamenti e tapering, perché ai Mondiali difficilmente ci si va in forma pessima, anche se i Mondiali sono i meno attesi degli ultimi anni. Ciò significa, di nuovo, che chi deve convocare conosce già da tempo la lista dei convocati, e in maniera ufficiosa la ha già comunicata ad atleti e allenatori interessati. La scelta della FIN è stata di far uscire la nota ufficiale l’8 gennaio.

Per quanto riguarda la lentezza della comunicazione, ignoro la possibilità che si tratti di una mossa politica, anche se è – almeno in parte – politica la scelta italiana di schierare a Doha lo squadrone più ampio e rappresentativo dell’intero panorama internazionale, mentre molti altri ci portano le seconde linee, e neanche tutte. Di sicuro si è tentato di approfittare del rientro dalle vacanze natalizie per dare maggior risalto alla notizia, sfruttando il lunedì di ripresa generale e la possibile maggiore attenzione – anche social – di questa data.

Mi sembra però che faccia parte delle abitudini italiane posticipare il più possibile le decisioni e le convocazioni, quasi come se ci fosse sempre da mettere d’accordo qualcuno in più, da accontentare o scontentare qualcun altro. Sicuramente non è così, e sicuramente certe scelte non sono semplici da prendere, ma l’impressione resta.

Singapore 2025, azzardiamo le previsioni del nuoto… donne

Anche quest'anno non potevamo esimerci dal formulare le nostre previsioni fatte come sempre con un occhio alle graduatorie e uno alle sensazioni, serie ma anche a cuor leggero. In ogni caso sono una piccola anteprima - oltre a quella statistica che arriverà a breve -...

Singapore 2025 | L’Italia del Nuoto per i Mondiali

A una settimana dal Settecolli, e a tre di distanza dall’inizio dei Mondiali, il DT Cesare Butini ha finalmente reso note le convocazioni per Singapore 2025. Si tratta della prima nazionale post- Olimpica, formata "nel segno della continuità e degli innesti". La più...

Fatti di nuoto Weekly: le 10 Nazionali più attese di Singapore

Ci sarà una giorno che ci limiteremo a una lista di convocati con i nomi più altisonanti per attrarre click a iosa, ma non è oggi quel giorno! (cit.) In attesa delle previsioni di Fatti di nuoto, che arriveranno prossimamente (e saranno ancora più estreme), iniziamo a...

Sette Colli vibes

“Lo Stadio del Nuoto di Roma è la piscina più bella del mondo” Non è per niente strano sentire questa frase, anzi è letteralmente la frase più pronunciata da chi, anno dopo anno, passa dal Foro Italico per assistere al Trofeo Sette Colli. I motivi sono molteplici, e...

Europei Under 23, Popovici e Schwarz in evidenza a Šamorín

Mentre a Roma andava in scena il Sette Colli, Šamorín, in Slovacchia, ospitava i Campionati Europei Under 23. Tre giorni di gare che ha visto scendere in acqua tanti giovani talenti ma anche diverse stelle già affermate, su tutte l’ex primatista mondiale David...

Sette Colli 2025 | Paltrinieri chiude con i suoi 1500, Curtis e D’Ambrosio in grande spolvero

Terza e ultima giornata di finali al 61° Sette Colli di Roma: vediamo come sono andate nel nostro consueto recap!50 stile libero femmineÈ stato il Settecolli anche di Sara Curtis, che continua la sua cavalcata verso l’elite mondiale con prove sempre convincenti. Oggi...

La scelta tecnica per Doha

La scelta tecnica invece è chiarissima e anche condivisibile: preparare i Mondiali a febbraio per l’Italia del nuoto non preclude la possibilità di preparare le Olimpiadi di luglio. Chi non si qualificherà tramite i risultati di Doha (speriamo pochi), avrà qualche giorno di tempo per farsi trovare pronto agli Assoluti, dopo i quali il grosso del team si spera sarà già col pass al collo. Cesare Butini ha dichiarato che il focus principale è sulle staffette: se al temine dei Mondiali saranno tutte qualificate (bisogna entrare nei primi 16 del ranking combinato tra Fukuoka e Doha) si potrà parlare di prima vittoria del nuoto azzurro. Per quanto riguarda le maschili (4×100 stile già qualificata) si tratta quasi di una formalità, essendo tutte staffette da finale, e la mista anche da medaglia. Mentre per le femminili il discorso è meno scontato.

La mista si troverà ad affrontare il Campionato senza la miglior dorsista, Margherita Panziera, che ha scelto di saltare i Mondiali per tirare dritto verso gli Assoluti, e con l’esordiente vincitrice degli invernali Francesca Pasquino ad aprire le danze. Le due staffette a stile, soprattutto la 4×200, sono in fase di rifondazione, e l’obiettivo qualificazione è il primo tassello per la crescita del movimento. Meno problemi dovrebbero esserci per la mista mixed, che però è sempre avvolta da un pò di mistero e anche da una certa componente di casualità. Qualificare tutte le staffette per Parigi è difficile ma non impossibile.

La scelta di Ceccon

I due big italiani assenti a Doha saranno Panziera, della quale abbiamo già detto, e Thomas Ceccon, che ha scelto di rimanere a casa ad allenarsi, complice anche la ripresa da un infortunio alla mano subito qualche tempo fa. Inutile nascondersi dietro un dito (infortunato, tra l’altro): Ceccon è l’unico italiano del nuoto che può puntare chiaramente al titolo Olimpico. Più di Paltrinieri, più di Pilato, più di chiunque altro, il dorsista veneto ha di fronte a sé un’occasione quasi irripetibile nei 100 dorso: da un paio d’anni è in uno stato di grazia natatoria che gli fa trasformare ogni gara in una sinfonia quasi perfetta e, oltretutto, ha anche la strada abbastanza spianata dall’assenza di Rylov e Kolesnikov, i due dorsisti russi che non parteciperanno ai Giochi per i noti motivi politici.

L’oro Mondiale lo ha già vinto, il record del mondo è già suo, il suo volto è riconosciuto tra i più forti nuotatori del mondo: manca solo LA medaglia per trasformare la carriera di Thomas Ceccon da eccellente a perfetta.

Se la scelta di rinunciare alla trasferta di Doha lo farà stare più tranquillo, allora è quella giusta. Potrà programmare con calma, evitando stress e fatiche degli spostamenti, come d’altronde faranno molti altri big del nuoto mondiale. Si tratta di una scelta forse conservativa, meno folle e meno somigliante al Ceccon che siamo abituati a conoscere, ma comprensibile.

La sua assenza peserà sulle staffette, e potrebbe essere un problema soprattutto per la mista che si deve ancora qualificare per Parigi (complice il poco brillante nono posto di Fukuoka). Ma se questo è il dazio da pagare per averlo al 100% questa estate allora ok, scelta approvata.

See you later!

Iscriviti alla newsletter

Foto: Fabio Cetti | Corsia4