Siamo giunti all’inizio della primavera, la stagione della rinascita, quella in cui tutto può succedere, perfino che Sun Yang torni a nuotare e (magari) si qualifichi per i Mondiali.

È giusto dire che Fatti di nuoto ci speri un pò? Non saprei, intanto stiamo a guardare e, come al solito, commentiamo le notizie fiduciosi.

In Australia le notizie sul nuoto non mancano mai

All’interesse sempre alto per lo sport acquatico che si respira a down under, quest’anno va aggiunta per noi la curiosità di vedere Razzetti e Ceccon alle prese con metodi di allenamento (e di vita) così distanti dai nostri. Il mistista ligure ha terminato il suo stage e sta tornando in patria, così come Leon Marchand, che lo aveva fortemente voluto con lui, per allenarsi con un atleta dalle caratteristiche simili. Se l’esperienza di Razzetti ha fruttato o meno in termini agonistici lo vedremo, probabilmente, a partire dagli Assoluti Primaverili. Il giudizio sull’esperienza di vita, invece, per me è già positivo. (Ceccon, di cui continuo a osservare il “braccino” sempre più largo, continua in Australia fino a giugno).

Nel frattempo, ai Campionati del Nuovo Galles del Sud, Kaylee McKeown nuota un sereno 27.06 nei 50 dorso, un altrettanto facile 57.73 nei 100 e 2.04.57 nei 200. Così, giusto per ricordarci che i record (del mondo) sono lì per essere battuti.

Giapponesi, Cinesi e Coreani

I Trials in Giappone si concludono con 34 qualificati ai Mondiali di Singapore e una Nazionale che unisce diverse giovani speranze ai soliti nomi grossi. Ci saranno ad esempio Rikako Ikee (24.91 nei 50 stile) e Satomi Suzuki (30.46 nei 50 rana, 1.06.21 nei 100 a 34 anni), ma anche Taikan Tanake e Katsuhiro Matsumoto.

I nomi nuovi sono due diciassettenni: Kazushi Imafuku, autore del record nazionale nei 1500 in 14.54.18 (per lui anche 3.47.77 nei 400), e Tatsuya Murasa, 1.45.67 nei 200 stile. Bene anche la diciottenne Mio Narita, 2.09.69 nei 200 misti, Yamato Fukasawa, che nuota il primo crono mondiale nei 200 rana (2.07.24), e Tomoyuki Matsushita, che fa lo stesso nei 200 misti (1.56.35).

Non ci saranno, invece, Daiya Seto, fuori per i postumi di un infortunio, e Tomoru Honda, che invece ha deciso di prendersi del tempo off.

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In Cina torna a nuotare forte (lontano dagli appuntamenti cruciali) Qin Haiyang, che ha messo a referto 58.66 nei 100 e 2.07.44 nei 200 rana. Se i Mondiali saranno per lui meno amari delle Olimpiadi lo vedremo a Singapore.

Dove, forse, ci sarà anche Sun Yang (o forse sono l’unico a sperarlo?): al suo rientro dopo la lunga squalifica ha nuotato 3.47.94 nei 400 stile. Davanti a lui un diciannovenne, Liu Peixin, in 3.46.80. Siamo ancora lontani dalla forma migliore.

E intanto Kim Young-beom, diciottenne coreano, ha nuotato 47.96 nei 100 stile (confermato poi da un 47.98 in finale), scavalcando il tempo fatto da Thomas Ceccon qualche settimana fa.

In Italia…

Dalle nostre parti invece si nuoticchia a Livorno, dove brilla soprattutto Noè Ponti (50.67 nei 100 farfalla, che sia davvero la sua stagione?), mentre gli italiani sono ancora in fase di preparazione verso gli Assoluti.

Nel frattempo, la Nazionale si allarga e fa entrare al suo interno Marco Pedoja, tecnico che ha vinto tutto con Nicolò Martinenghi e che ora curerà lo sviluppo soprattutto dei giovani italiani. Il nuoto italiano ha bisogno di menti giovani che affianchino quelle più esperte, perchè la visione d’insieme può solo trarne giovamento. Innovazione e tradizione, come fece Bubi Dennerlein, storico coach di molti campioni del passato tra i quali Novella Calligaris, al quale è dedicato un docu-film uscito proprio in questi giorni.

A proposito di giovani, mentre negli USA si vive la March Madness del nuoto (NCAA Finals femminili ancora a Virginia, per il quinto anno consecutivo), tra poche ore scattano i Criteria. Discreto hype per la festa del nuoto giovanile azzurro, dove tutto può succedere.

See you later!

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Foto: Fabio Cetti | Corsia4