I London Roar partivano con soli 22 punti di distanza, e la loro rincorsa è iniziata alla grande, con le vittorie di Emma McKeon (51.05) e Kyle Chalmers (45.85) nei 100 stile. Tutta la prima parte di serata è stata decisamente favorevole al team inglese, che grazie a Guillerme Guido (100 dorso, 49.39) e Duncan Scott (100 misti, 52.13) si sono rifatti sotto a -6. Alia Atkinson ha dato lo scossone decisivo, vincendo i 100 rana in 1.03.93 e portando i Roar a +2 in classifica generale (Pilato settima, 1.05.62).
Con i 100 rana maschile, però, gli Energy Standard si sono riportati pesantemente in testa grazie al super jackpot di Ilya Shymanovich, autore di uno stupendo 55.63 da ben 19 punti (Pinzuti quarto, 57.03). La solida leadership del team di James Gibson è passata dalla vittoria di Siobhan Haughey (1.52.50) nei 200 stile, è resistita alla debacle nei 200 maschili (London Roar a -18), e si è consolidata con la 4×100 mista mista, gara nella quale hanno totalizzato 38 punti con la squadra A e 12 con la B.
Dopo i 400 misti (bene Sara Franceschi, 4.32.38), le posizioni sembravano consolidate ma non assicurate. Energy Standard a +25 sui London Roar, LA Current a -19 dai Tokyo Frog Kings: ancora una volta le skins race possono essere decisive.
Tra le donne (che gareggiano a dorso) un primo round favorevole ai London Roar con Kira Touissant non basta per avvicinare troppo la testa della classifica. La gara vinta da Ingrid Wilm, che da una spinta agli LA Current tornati a +8 sui Frog Kings, mentre gli Energy Standard mantengono 21 punti di vantaggio sui Roar.
La skins maschile, a delfino, vede la vittoria di Tom Shields su Takeshi Kawamoto, e di conseguenza gli LA Current riescono a mantenere la terza posizione battendo di 16,5 punti i Frog Kings. In vetta, restano imbattuti gli Energy Standard che hanno la meglio sui London Roar di 20.5 punti.