Quarto appuntamento stagionale per le TYR Pro Swim Series direttamente da Indianapolis.

Dopo l’ultima tappa di Mesa (leggi il REPORT) dove i big americani ancora sonnecchiavano o erano addirittura assenti, Indianapolis regala probabilmente la miglior tappa del neonato appuntamento sponsorizzato dalla TYR.

Un nome solo regna sovrano: Katie Ledecky. L’aspettavano tutti, e l’americana, dopo aver fatto godere un po’ chiunque ai vertici delle classifiche mondiali di quest’anno, si è ripresa ciò che le spetta. Con gli interessi!

Il day 1 infatti si apre con una cavalcata solitaria che la porta al nuovo record mondiale dei 1500 stile libero.

15’20’’48 abbatte di cinque secondi netti quanto nuotato dalla Ledecky al mondiale russo di Kazan, realizzando non solo il WR ma anche il primato U.S. Open, ovvero nuotato sul suolo statunitense (guarda il VIDEO).

Lo stato di forma della cinque volte campionessa olimpica è strepitoso: in apertura del day 2 piazza il secondo crono all time mai nuotato nei 400 stile, grazie a 3’57’’94, anche questo nuovo U.S. Open record e più lenta solo del suo WR registrato alle Olimpiadi di Rio!

Ma non è finita qua: prima di conquistare il miglior crono mondiale annuale negli 800 stile di 8’07’’27 (la seconda in questa stagione, la cinese Wang Jianjiahe, è staccata di undici secondi) Katie tocca quinta nei 100 stile in 54’’56, terza nei 400 misti in 4’38’’88 alle spalle di Melanie Margalis che vince con il quarto crono mondiale del 2018 di 4’36’’81, e vince i 200 stile in 1’55’’42, quarta prestazione dell’anno dietro a Ruck, Titmus e Ikee.

Se la Ledecky ha monopolizzato l’attenzione in quel di Indianapolis, anche le altre ragazze han fatto vedere qualcosa di buono. Detto dell’ottima prova della Margalis (che vince anche i 200 rana in 2’24’’62 e i 200 misti in 2’10’’26 con il decimo crono mondiale dell’anno) in evidenza anche Taylor Ruck, prima nei 100 stile in 53’’42 davanti alla campionessa olimpica Simone Manuel che nuota il suo migliore stagionale di 53’’84. La Ruck si conferma anche nei 200 dorso, vinti in 2’08’’11 mentre la Manuel si riscatta con il successo nei 50 stile (24’’59 che è il decimo mondiale del 2018).

Tra i graditi ritorni ecco Lilly King (foto): dopo un quarto posto nei 200 rana la campionessa olimpica e mondiale in carica dei 100 rana vince la sua gara in 1’05’’90, pareggiando in testa alla classifica mondiale annuale il crono della giapponese Reona Aoki.

Da segnalare anche il buon crono di Olivia Smoliga che vince i 100 dorso in 59’’78 un centesimo meglio di Ali Deloof.

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Tocca agli uomini: oscurati dalla presenza della Ledecky e in difficoltà data l’assenza dei suoi big principali, come Caeleb Dressel o Ryan Murphy, è il solito Chase Kalisz a fare da mattatore. Il campione mondiale di 200 e 400 misti continua la sua cavalcata nelle TYR Pro Swim Series che lo vedono attualmente in testa alla classifica a punti.

Kalisz vince i 400 misti in 4’10’’55, i 200 farfalla in 1’55’’72 e i 200 misti in 1’57’’63. A tallonarlo nella generale c’è Zane Grothe che tiene la scia del rivale grazie ai successi nei 1500 in 15’05’’31, nei 400 vinti in 3’48’’79 e agli 800 stile nuotati in 7’50’’94.

Nessuna novità dallo sprint e dal dorso: Nathan Adrian rimane il più veloce sia nei 50 vinti in 21’’97 che nei 100 dove tocca in 48’’69. L’altro vecchio volpone di Matt Grevers si impone in 53’’78 nei 100 dorso davanti a Pebley che poi vince i 200 in 1’57’’03, due secondi meglio del russo Tarasevich e tre abbondanti del giovane Carson Foster, classe 2001 (guarda il VIDEO dei 100 stile).

Chiude la rana maschile, piuttosto in difficoltà in questo momento: nei 100 Kevin Cordes vince in 1’00’’61 davanti a Nick Fink e Cody Miller, entrambi sotto l’1’01’’ mentre nei 200 sono tutti e tre beffati dal diciottenne Daniel Roy che si impone in 2’09’’73.

Dagli States è tutto, prossimo appuntamento il 7-10 giugno a Santa Clara!

Infine i misti: Kalisz protagonista, oro nei 200 in 1’57″68 e nei 400 in 4’14″08 mentre tra le donne Melanie Margalis si impone nei 200 mentre la vietnamita Vien Nguyen vince i 400 in 4’44’’68.

Un mese di riposo e poi quarta tappa in diretta da Indianapolis! See you soon!

(Foto: USA Swimming | Facebook)