Il nuoto italiano è composto da grandi realtà, che da decenni sostengono il movimento e gli atleti di altissimo livello permettendo loro di nuotare in modo professionale, ma anche da realtà locali, che grazie alle idee e all’impegno di singoli gruppi riescono a dare qualità e linfa vitale al movimento.

Una di queste è il Team Trezzo Sport, società della provincia di Milano che da qualche anno sta fornendo risultati, singoli e di gruppo, rilevanti e interessanti, tanto da essere ormai riconosciuta come tra le migliori a livello nazionale.

Ne abbiamo parlato con Davide Conconi, responsabile tecnico dell’intero progetto e allenatore della prima squadra, che lavora da ormai 30 anni nella realtà di Trezzo sull’Adda.

Cosa è cambiato dall’esperienza precedente alla nascita del Team Trezzo?

Nell’esperienza precedente, la Tritium Nuoto era una semplice società che affittava le corsie alla piscina comunale di Trezzo per sviluppare i settori preagonistici e agonistici, ritagliandosi spesso piccoli spazi in orari a volte anche scomodi. Per molto tempo abbiamo dovuto lavorare con il materiale che avevamo a disposizione, a volte accontentandoci di situazioni non ideali, cercando comunque di crescere in qualità e servizio offerto.

Poi, nel 2012, si sono create le condizioni per prendere in gestione diretta l’impianto, ed è lì che c’è stata la vera svolta.

Come nasce quindi il Team?

Nasce dalla volontà mia e della presidentessa, Franca Bosisio, di dare continuità a un lavoro che già da anni portavamo avanti, quello della qualità nell’insegnamento del nuoto e della formazione degli atleti. Con la gestione della piscina in mano, abbiamo innanzitutto puntato sulla formazione del nostro staff di istruttori, aggiornandoli costantemente e cercando di infondere in loro i principi dell’insegnamento che riteniamo necessari per avere una scuola nuoto di qualità. Partendo da questo presupposto, la selezione per i settori pre agonistici è diventata molto più semplice e naturale.

Come avvengono i passaggi tra i vari livelli?

Alla fine di ogni stagione della scuola nuoto, selezioniamo i bambini che hanno l’età e il livello necessari per poter passare nel settore propaganda. Da settembre, questo gruppo aggiunge un giorno a settimana al proprio corso di nuoto, iniziando un quadrimestre di perfezionamento che porta poi all’inserimento, da gennaio, nel vero e proprio gruppo propaganda. Da lì ogni passaggio ai gruppi successivi è naturale e accompagnato dai nostri insegnanti: chi continua sa di essere al livello giusto e nel posto giusto.

Un’attività che però si regge su numeri importanti, che danno possibilità alla piscina di lavorare con serenità.

Sappiamo bene che l’agonistica, pur dando molta soddisfazione, non ripaga la gestione di un impianto. Soprattutto in questo periodo storico, il focus giornaliero di chi gestisce deve essere necessariamente mirato alla sostenibilità. Attualmente abbiamo una scuola nuoto che conta circa 1000 praticanti, di cui la metà sono bambini in età scolare. I gruppi propaganda, Esordienti B e A sono di 15-20 unità ciascuno, per un totale di 50 unità. Il gruppo che seguo personalmente, che va dai categoria Ragazzi in su, è composto da 24 atleti.

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Gruppo nel quale non mancano i nomi interessanti, sia a livello giovanile che assoluto, ma è soprattutto il risultato di squadra che salta all’occhio:

Alla Coppa Brema di quest’anno abbiamo raggiunto, con il settore maschile, la decima posizione assoluta, qualificandoci per la serie A2: è un risultato storico per noi, che ci rende molto orgogliosi del lavoro fatto in questi anni e ci carica per proseguire in questa direzione.

Visti i risultati dei singoli, il tuo lavoro con gli atleti deve essere molto complesso e organizzato.

Nel mio quotidiano condivido il piano vasca con altri due allenatori, uno dei quali è anche preparatore atletico, che collaborano con me per la differenziazione dei lavori e dei gruppi. Rispetto alle esperienze precedenti, abbiamo la possibilità di sfruttare al meglio lo spazio acqua e gli orari dell’impianto, e quindi di suddividere le tipologie di atleti a seconda delle specialità e dei periodi.

Questo è il lavoro di qualità che ha portato a risultati come quelli di Christian Mantegazza, e non solo.

Sicuramente Christian è il fiore all’occhiello del nostro gruppo, un atleta che è cresciuto già molto ma che ha ancora parecchio potenziale. È un ragazzo umile che lavora nel quotidiano, un esempio e uno stimolo per tutti gli altri. Poi abbiamo Sara Pedemonte e Francesco Pernice, che agli Assoluti hanno ottenuto il tempo limite per gli EuroJunior, e altri giovani come Luca Carminati e Alice Bonini, che ai Criteria sono saliti sul podio nelle rispettive categorie. Sono la punta di un gruppo solido ed equilibrato.

A proposito di esempi positivi, non posso non citare Franca, la presidentessa del Team Trezzo, che è anche un’eccezionale atleta Master.

Oltre all’impegno quotidiano e ai risultati che ottiene in gara (più volte primatista del mondo e campionessa del mondo master, NdR), Franca Bosisio è un esempio positivo anche per la passione che mette nello sport. La stessa passione che sta alla base di tutto il nostro lavoro.

Foto: Fabio Cetti | Corsia4