Al femminile impossibile non ricordare Petra Schneider o Jana Klochkova fino ad arrrivare alla Iron Lady dei giorni migliori.
Mettetevi comodi per questo ultimo viaggio insieme.
Nel 1964 Dick Roth vince l’oro olimpico a Tokyo con il nuovo WR di 4.45.4, mentre la De Varona è progredita parecchio e in quel 1964 arriva a 5.14.9: 10,3% di differenza.
C’è grande fermento nel successivo anno olimpico, cioè il 1968, con Charles Hickcox a 4.39.0 e Claudia Kolb che si spinge fino a 5.04.7, facendo calare il delta al 9,2%.
Anche il 1972 vede progressi significativi: Gary Hall senior stabilisce il nuovo WR in 4.30.81 ma l’oro olimpico dei 400 misti di Monaco vedrà l’incredibile finale tra Gunnar Larsson e Tim McKee, che vengono accreditati dello stesso tempo al centesimo: 4.31.98. Saranno i millesimi (due) a fare la differenza in favore dello svedese Larsson, e dopo quella gara si decise di considerare solo i centesimi per l’assegnazione delle medaglie.
In campo femminile l’oro olimpico è vinto dall’australiana Gail Neall, che con 5.02.97 stabilisce il nuovo WR (bronzo a Novella Calligaris con 5.03.99), per cui il delta percentuale è risalito ad un picco dell’11,9%.
In quel 1974 la scuola ungherese pone ai vertici mondiali Andras Hargitay, capace di un 4.28.86: il delta si attesta all’8,8%.
La progressione cronometrica della Tauber è impressionante, e alle Olimpiadi di Montreal 1976 vince l’oro in 4.42.77. Anche lo statunitense Rod Strachan stabilisce il nuovo WR in 4.23.68: siamo scesi al 7,2% di differenza.
I tante volte celebrati Mondiali di Berlino Ovest 1978 vedono il WR di Tracey Caulkins a 4.40.83, mentre è Jesse Vassallo a stabilire il nuovo WR maschile con 4.20.05: il delta risale un po’ all’8,0%.
L’avvento di Petra Schneider è storico da un punto di vista statistico, perché la tedesca dell’est vince l’oro olimpico a Mosca 1980 con un 4.36.29 che riduce il differenziale rispetto al WR di Vassallo al 6,2% (in quelle Olimpiadi di Mosca l’oro dei 400 misti maschili venne vinto dal sovietico Sidorenko in 4.22.89, rispetto a cui il crono della Schneider è solo del 5,1% più lento!).
Il crono della Schneider resterà imbattuto per 15 anni, fino al 4.34.79 della cinese Chen Yan (1997), mentre in campo maschile l’Olimpiade di Los Angeles 1984 celebra la supremazia del canadese Alex Baumann, vincitore in 4.17.41.
Il successivo quadriennio olimpico ha un nuovo alfiere dei misti, il formidabile Tamas Darnyi, che nel 1987 nuota 4.15.42, per poi migliorarsi a 4.14.75 l’anno successivo, all’Olimpiade di Seul.
Darnyi caratterizza anche il quadriennio successivo, e ai Mondiali di Perth 1991 raggiunge l’apice della sua carriera vincendo ancora una volta i 400 misti con il grandissimo crono di 4.12.36.
A succedere a Darnyi è un altro fuoriclasse, lo statunitense Tom Dolan. La sua prima fiammata avviene con il 4.12.30 ai Mondiali di Roma 1994, la seconda 6 anni dopo con il 4.11.76 con cui si aggiudica l’oro Olimpico a Sydney 2000.
L’Olimpiade di Sydney consacra anche Jana Klochkova, che con 4.33.59 stabilisce il nuovo WR femminile: siamo all’8,7% di differenza.
In campo femminile, il WR della Klochkova, ottenuto a Sydney 2000, viene superato solo ai Mondiali di Melbourne 2007 da Katie Hoff, che nuota 4.32.89.
Phelps a quei Mondiali 2007 porta il WR maschile a 4.06.22, per cui il delta è risalito al 10,8%, prima che inizi il biennio gommato.
Alle Olimpiadi 2008, oltre al già citato WR di Phelps, si ha il 4.29.45 di Stephanie Rice e, fatto anomalo, questi WR non verranno migliorati nel 2009 dei gommati integrali, per cui il delta alla fine del 2009 è del 10,5%.
Alle successive Olimpiadi di Londra 2012 ci sarà la famosa finale dei 400 misti di Ye Shiwen e della sua formidabile chiusura a stile libero, con il nuovo WR femminile a 4.28.43, che verrà poi sensibilmente abbassato all’Olimpiade di Rio 2016 da Katinka Hosszú.
L’Iron Lady, nella sua versione deluxe, arriva ad un 4.26.36 che riduce il delta tra gli attuali WR al 9,2%.