​Non i soliti noti, ma le storie più interessanti da questa settimana che ha composto la Nazionale USA per Singapore 2025.

Nelle convocazioni ci sono Ledecky e Finke, le sorelle Walsh e Huske, Smith e Alexy, ma c’è anche il solito ricambio di nomi che ha reso, negli anni, gli USA la Nazione più costante e prolifica del nuoto mondiale. Vediamone 5, i più particolari.

Luka Mijatovic

Nel nuoto si è sempre alla ricerca della next big thing, del giovane potenzialmente fenomenale che cancelli i record dei suoi predecessori e ci faccia sognare ancora. Il nome di Mijatovic sta circolando già da un paio di stagioni, grazie ai suoi risultati giovanili e alla sua indubbia classe e polivalenza.

A questi Trials ha nuotato soprattutto 3.45.71 nei 400 stile, piazzandosi al secondo posto e guadagnandosi così la prima convocazione i Nazionale maggiore. Per lui anche un bel 1.45.92 nei 200: ricordiamoci che è un 2009.

Rex Maurer

A proposito di giovani, è Rex Maurer il vero nome nuovo dei Trials USA 2025. Classe 2004, Maurer ai Mondiali farà 400 misti (4.09.65), nei quali entra grazie alla rinuncia di Bobby Finke, la 4×200, è arrivato terzo in 1.45.13, e sopratutto i 400 stile, dove ha nuotato 3.43.33, il miglior crono mai fatto su suolo americano.

C’è del potenziale per diventare il nuovo centro focale del mezzofondo veloce USA.

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Qui non si tratta di un nome nuovo ma di un caso da studiare e (forse) tramandare ai posteri. Santo Condorelli è Mr Worldwide, come lo chiamano negli USA, l’atleta che con la convocazione in Nazionale americana si aggiudica la partecipazione ai Mondiali dopo essere stato prima canadese e poi italiano. Al di là di questa particolarità, Condorelli, classe 1995, è tornato a nuotare bene e veloce, visto il 21.68 con il quale è giunto secondo, precedendo Jonny Kulow (!) e assicurandosi il viaggio a Singapore.

Magari non aggiungerà nulla alla rassegna iridata, ma è sicuramente una storia particolare.

Jack Aikins

In un momento di semi crisi dei 100 dorso, da sempre il fulcro della staffetta 4×100 mista USA, almeno nei 200 c’è la certezza di Aikins, che nuota bene soprattutto la finale, concludendo in 1.54.25. Il 53.19 nella distanza più veloce non lo qualifica direttamente per la mista, visto che Janton ha nuotato 53.00, ma resta il dubbio che possa valere di meno anche nei 100.

Erin Gemmell

Con l’1.55.23 ottenuto nello spareggio a fine campionati, la 21enne si è aggiudicata il posto nella 4×200, dopo aver concluso la gara individuale al quarto posto pari-merito con Anna Peplowski (1.55.70 nello swim-off).

Senza addentrarmi sul giusto o sbagliato di questa modalità di convocazione, mi limiterei a segnalare la grande differenza che c’è tra il sistema (chiuso e rigido) USA e quello (ben più lasso) italiano.

See you later!

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Foto: Fabio Cetti | Corsia4