Prime giornate di caldo primaverile? ✅
Prime uscite in maniche corte? ✅
Prime voglie di vacanza? ✅
Ok, allora tutto torna: è il periodo dei Criteria, l’unica gara in tutto l’anno che, oltre ad alimentare incessantemente l’interesse intorno al movimento giovanile italiano, fa venire sempre più voglia di seguire il nuoto.
Voglia che, da qui in poi, aumenterà sempre di più fino al termine dell’estate. Piaciuta l’intro? Adesso ci sono i numeri…
I numeri dei Criteria
Leggermente in calo rispetto al 2024 dei record, i numeri degli iscritti ai Criteria si attestano di poco sotto alle 2000 unità, con la bilancia che pende al settore maschile, sia per quanto riguarda gli atleti iscritti (+189 maschi) che per le società partecipanti (+24 maschi).

Il nome dell’anno scorso era quello di Sara Curtis, astro nascente del nuoto azzurro, che avrebbe macinato risultati per tutta la stagione proprio a partire dalla tre giorni di Riccione.
Quest’anno manca la figura di spicco tra le donne, ma ci sono un paio di nomi che potrebbero diventare ricorrenti nelle prossime stagioni. Su tutte, Alessandra Mao (Team Veneto), che tra le Ragazze è stata la migliore in vasca, e Caterina Santambrogio (In Sport Rane Rosse), di sicuro la più pronta per muovere i primi passi tra le grandi.

Nel 2024 aveva fatto cinque primati, quest’anno Carlos D’Ambrosio (Carabinieri/Bentegodi) si è fermato a “soli” tre, mettendo però a segno anche un record italiano assoluto, quello dei 200 stile, migliorando un crono che apparteneva a Filippo Magnini. La prova del veneto, che nel 2024 ha già raggiunto la partecipazione Olimpica, è indubbiamente la migliore di tutti i Criteria, e le aspettative per un suo Assoluto dello stesso livello sono ora altissime.
Escono benissimo da Riccione anche altri due che sono pronti per il passo tra i grandi, cioè Andrea Battista Candela (Carabinieri/Tevere Remo), autore di tre record, e Christian Mantegazza (FF Gialle/Team Trezzo), a record nei 200 rana.

L’anno scorso i record furono 42, mentre quest’anno la carovana giovanile si è fermata a 20.
Il 2024 passa così a 33 record, rimanendo l’anno con più primati ancora in vigore, mentre stanno per scemare i record di ricordo “gommato”: la forza della “next gen”.

Il settore maschile tende al miglioramento percentualmente un pò di più di quello femminile, anche se va detto che i maschi competono con una categoria in più (il terzo anno ragazzi).
In generale, il miglioramento c’è, magari un pò meno forte del 2024 ma c’è.

Record 2025 per categoria e specialità
La divisione di record per categorie è abbastanza simile, con 9 primati tra le donne e 11 tra gli uomini in questa manifestazione.
Non teniamo conto, qui, dei record staffette, ma vanno quantomeno citati i due record europei giovanili nella 4×200 ottenuto dalla Rari Nates Florentia e della 4×100 ottenuto da Aqua Alpha prestazioni che fanno indubbiamente ben sperare per il futuro dello stile libero donne.


Nella divisione record per stili, spiccano 10 i record per lo stile libero, anche se lo spot del 2025 se lo prende la farfalla, stile che ha visto ben 7 miglioramenti sui 20 totali.
Il trend per il delfino è positivo, se si tiene conto che anche nel 2024 vennero migliorati 9 record, mentre il 2025 è l’anno nero del dorso: 0 record.

Foto copertina: Fabio Cetti