Giorno uno subito ricco di protagonisti, con tanti giovani ma anche parecchie stelle già discretamente affermate. Una di queste è senza dubbio l’ucraino Mykhailo Romanchuk, che dopo l’argento mondiale e il testa a testa con Paltrinieri va a prendersi gloria in solitaria con la cavalcata vincente dei 400 stile, vinti in 3’45’’96, nuovo record delle Universiadi.
Per i colori azzurri restano fuori dalla finale sia Filippo Megli undicesimo che Fabio Lombini tredicesimo, ma una stretta al cuore mi arriva quando leggo il nome di Andrea Mitchell D’Arrigo chiudere in ultima posizione la finale (nuotando quasi dieci secondi in più della qualifica dove aveva chiuso quarto in 3’49’’84!), non tanto per la prestazione ma per la bandierina USA a fianco del suo nome!
Faccio un salto in avanti per andare a vedere invece quanto di bello c’è stato per l’Italia. I sogni di medaglia di questa prima giornata erano affidati ai velocisti della 4×100 stile maschile e i ragazzoni della next generation non hanno steccato. Solo gli Stati Uniti sono più forti di Lorenzo Zazzeri, Ivano Vendrame, Alex Di Giorgio e Alessandro Miressi che strappano l’argento in 3’15’’24.
Tornando indietro troviamo la buona finale conquistata da Elena Di Liddo nei 50 farfalla. La pugliese, vista in ottima forma all’Energy for Swim, trova un piazzamento tra le migliori otto con 26’’74, mentre l’altra azzurra in semi, Aglaia Pezzato, rinuncia a scendere in acqua in vista della finale della 4×100 stile.
Altra semi è quella dei 100 dorso uomini, priva di azzurri in acqua, tutti eliminati in mattinata con Matteo Milli 17° e Matteo Restivo 22° entrambi appena sotto al 56’’. Il primo tempo d’accesso lo ottiene l’americano Justin Ress con 53’’34 mentre tra i big spicca la qualifica di Kosuke Hagino, quinto al momento con 54’’57.
Tocca alla finale dei 400 misti donne, dove Carlotta Toni lotta ma chiude in ottava posizione con 4’47’’35 dopo il buon 4’43’’91 della mattina. Stravince la giapponese Yui Ohashi con il nuovo record Universitario di 4’34’’40.
Si torna alle semifinali con i ragazzi dei 100 rana. Un campione olimpico al via, è il kazako Dmitriy Balandin che si prende il primo posto parziale in 1’00’’27 di due decimi più veloce dell’australiano Wilson. Poca Italia, con Andrea Toniato ultimo e fuori in 1’01’’92, mentre Federico Poggio è rimasto il primo degli esclusi dopo le batterie con 1’01’’83.
Fatti di nuoto Weekly: Talenti in movimento
Per quanto il nuoto sia uno sport fatto di obiettivi molto concreti, come un tempo, una qualificazione o una medaglia, cercare nuovi stimoli personali è uno dei modi più efficaci per mantenere alta la voglia di raggiungerli.
Non si tratta solo di cambiare aria, ma a volte anche di cambiare prospettiva, e Fatti di nuoto Weekly è qui per darvene sempre una diversa, ogni settimana.
Summer McIntosh da Bob Bowman
Se verrà confermata, è una notizia che ha del clamoroso. Non tanto per la scelta della campionessa canadese di lasciare il suo attuale coach, Brent Arckey, che negli ultimi tre anni l’ha fatta diventare il talento più vincente del nuoto. E forse nemmeno per la scelta di Bowman in sé, che è il singolo coach più richiesto del nuoto, grazie ai suoi risultati inequivocabilmente eccezionali. Ciò che più mi sembra incredibile è l’aggregarsi di grandi campioni in un unico nido di allenamenti, talmente affollato che si fa persino fatica a contare quante medaglie Olimpiche ci siano.
Immagina Léon Marchand, Regan Smith, Chase Kalisz, Hubert Kós, Simone Manuel, Shaine Casas, Carson Foster, Paige Madden e Summer McIntosh che arrivano all’allenamento tutti insieme, appoggiano i pull buoy sul muretto, nuotano un bel riscaldamento, si scannano nel centrale, fanno la doccia e si danno appuntamento al giorno dopo. E Bowman lì nell’angolo che se la ride. Spettacolo.
I Russi a Singapore
Matchtv ha parlato con Andrey Shishin, capo allenatore del nuoto russo, che ha di fatto confermato la partecipazione dei big sovietici ai Mondiali di Singapore 2025. Nell’intervista, Shishin nomina Rylov, Girev, Malyutin e anche Efimova, auspicando un grande ritorno per i suoi nella prossima estate di competizioni internazionali.
Anche se l’obiettivo dichiarato resta a lungo termine (LA2028), si tratta di un nuovo attesissimo inizio, che da un seguito agli Europei di Budapest, ma che rischia di essere davvero il primo segnale del ritorno della Russia tra le corsie.
Giorgio Minisini in Australia
Ripartirà da down under il campione di nuoto artistico Giorgio Minisini che, dopo il ritiro dall’agonismo deciso in seguito alla mancata convocazione Olimpica per Parigi 2024, seguirà lo sviluppo della Nazionale Australiana di sincro.
Da lui solo parole di orgoglio e grande voglia di lavorare: “È fantastico vedere come le nazioni di tutto il mondo si stiano muovendo per aumentare il livello e l’inclusività di questo sport. Dopo aver collaborato, in passato, con la Federazione francese e quella britannica, questa esperienza mi riempie di orgoglio ed entusiasmo”.
Nessuna chiamata, per ora, dall’Italia, che però resta, sempre secondo le sue parole, “una porta aperta”. Un peccato, ma forse l’esperienza all’estero ci aiuterà ad apprezzare ancora di più il grande talento di Minisini (premiato agli Italian Sportrait Awards, insieme a Manuel Bortuzzo e Linda Cerruti).
Nel weekend non si nuoterà a Brisbane (gare annullate a causa di un ciclone), dove dovevano esordire Razzetti e Ceccon, ma si nuoterà a Westmont, Illinois, per le TYR Pro sries, con molti big in vasca, McIntosh, Douglass e Smith su tutti.
Si ritira ufficialmente, invece, Brianna Throssel, una delle più solide e continue staffettiste australiane, 2 ori Olimpici e 6 Mondiali negli eventi a squadre tra il 2017 e il 2024.
See you later!
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Foto: Fabio Cetti | Corsia4
Manuel Bortuzzo protagonista agli Italian Sportrait Awards 2025
È stata una settimana molto importante e ricca di grandi emozioni quella vissuta dal 25enne nuotatore azzurro, bronzo paralimpico a Parigi, Manuel Bortuzzo: prima la nomina di ambasciatore dello sport italiano nel mondo e poi l’Oscar degli sport inclusivi per la categoria rivelazione uomini agli Italian Sportrait Awards 2025.
Scopriamo i vincitori delle delle 10 categorie e dei premi speciali.
Ambasciatore dello Sport Italiano nel Mondo
Il nuotatore paralimpico, bronzo a Parigi 2024 nei 100 rana SB4, è stato nominato insieme ad altri atleti azzurri ambasciatore dello sport d’Italia nel mondo dal vicepremier e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, che si è espresso al riguardo.
Ogni persona è indispensabile nella nostra vita e quindi deve essere messa in grado di manifestare la propria libertà. Quando parliamo di barriere architettoniche non facciamo una operazione di pietà, garantiamo ad una persona di essere libera, di avere il diritto di praticare sport”.
È giusto che anche il Governo dia un segno di attenzione a questo mondo che offre all’Italia degli atleti straordinari e dei campioni straordinari e per questo ho deciso di nominare Manuel Bortuzzo come ambasciatore dello sport d’Italia nel mondo insieme ad altri atleti, Jannik Sinner, la Nazionale femminile di scherma, la giovane tennista Elisabetta Cocciaretto, Luciano Spalletti; ma ho voluto che ci fosse anche un atleta paralimpico per confermare che ognuno ha un ruolo importantissimo da svolgere. Lui sarà uno dei nostri ambasciatori dello sport nel mondo e lo sport serve a far conoscere meglio l’Italia, a fare politica internazionale, a promuovere le nostre imprese che producono strumenti e abbigliamento per lo sport.
Lo sport ti insegna a superare le difficoltà e i nostri atleti paralimpici devono essere portati ad esempio perché sono la dimostrazione che nella vita gli ostacoli si possono superare. Noi siamo il partito delle libertà e consideriamo questa una battaglia di libertà. Non è mai abbastanza quello che si fa, dobbiamo far sì che lo sport sia un patrimonio per tutti.
Vincitore della XIII edizione degli Italian Sportrait Awards
Manuel Bortuzzo, di Trieste, bronzo ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024 nei 100 rana SB4 e primatista italiano nella stessa distanza, già astro nascente del nuoto e primatista italiano juniores dei 3000 metri nel 2015 (quattro anni prima della lesione spinale di cui fu vittima in un tragico episodio di violenza a causa di uno scambio di identità) ha vinto l’Oscar degli sport inclusivi 2025 nella categoria rivelazione uomini scelto dalla giuria popolare.
Nel Gala degli Italian Sportrait Awards a Roma, sono stati premiati i vincitori delle 10 categorie votati dalla giuria popolare più il “premio speciale” consegnato alla Athletica Vaticana, l’organizzazione polisportiva ufficiale dello Stato della Città del Vaticano, che ha iniziato la sua attività il 1° gennaio 2019, riconosciuta formalmente come Federazione sportiva della Santa Sede in molte discipline.
“È un premio che mancava – spiega il presidente della Confsport Italia Paolo Borroni, fondatore e promotore degli Italian Sportrait Awards – di cui insieme all’ex nuotatrice azzurra Cristina Chiuso e altri grandi campioni che si sono aggiungi successivamente sentivamo la necessità. Un premio che possa unire tutti gli atleti, diversamente abili e normodotati e che molti hanno provato a copiarci, di cui vantiamo questa peculiarità. Siamo giunti alla tredicesima edizione con risultati e consensi sempre maggiori. Anche quest’anno abbiamo raggiunto numeri da record con oltre 300.000 voti”.
Nel corso della serata condotta dalla giornalista Simona Rolandi nello Spazio Rossellini di Roma sono stati svelati i dieci vincitori, ciascuno dei quali votato online dalla giuria popolare sulla base di cinque nomination indicate dalla giuria tecnica composta da atleti ed ex atleti, giornalisti, personaggi dello spettacolo e rappresentanti dei gruppi sportivi civili e militari.
Il campione dei ragazzi, votato online, dagli istituti scolastici e dalle società sportive (per un totale di circa 28.000 voti), è il numero uno del tennis mondiale Jannik Sinner (per lui oltre duemila preferenze).
Sono stati consegnati anche “premi alla carriera” al pluricampione del mondo e d’Europa di nuoto artistico Giorgio Minisini; l’étoile ed ex capitana della Nazionale di nuoto artistico Linda Cerruti, l’atleta italiana più medagliata nella storia di questa disciplina; l’ex ginnasta azzurra individualista, prima italiana a conquistare una medaglia d’argento nel 2018, Milena Baldassarri; l’ex schermidore e vice presidente vicario della Federazione Italiana Scherma, plurimedagliato olimpico, mondiale ed europeo Daniele Garozzo; l’ex velista Caterina Banti, specializzata nella categoria Nacra 17, che ha concluso la sua carriera con la medaglia d’oro olimpica a Parigi 2024 nel catamarano misto in coppia con Ruggiero Tita, bissando il successo olimpico di Tokyo 2020. Un riconoscimento particolare è stato assegnato alla Signora del Volley Simonetta Avalle, storica allenatrice romana, che ci ha lasciati all’età di 74 anni; ha ritirato il premio il fratello Giovanni.
Italian Sportrait Awards 2025 – I vincitori e le nomination
Categoria Top Uomini
Jannik Sinner (FITP) – 24 anni da compiere il 16 agosto, di San Candido, in provincia di Bolzano, numero uno al mondo. Nel 2024 ha vinto due titoli Slam, ATP Finals, Coppa Davis e altri 5 titoli ATP. Comincia con lo sci, a 12 anni è campione italiano nella sua categoria e all’età di 13 anni e mezzo opta definitivamente per il tennis. Quest’anno prosegue la striscia di vittorie avviata riconfermandosi campione agli Australian Open.
Le altre nomination: Filippo Ganna (FCI), Thomas Ceccon (FIN), Nicolò Martinenghi (FIN), Gregorio Paltrinieri (FIN)
Categoria Top Donne
Jasmine Paolini (FITP) – 29 anni di Castelnuovo di Garfagnana, in provincia di Lucca, si è aggiudicata la prima medaglia d’oro nella storia del tennis italiano ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 nel doppio, in coppia con Sara Errani. Nello stesso anno è stata finalista del Rolland Garros e Wimbledon.
Le altre nomination: Marta Maggetti (FIV), Martina Caironi (FISPES), Sofia Raffaeli (FGI), Carlotta Gilli (FINP)
Categoria Rivelazione Uomini
Manuel Bortuzzo (FINP) di Trieste, bronzo ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024 nei 100 rana SB4 e primatista italiano nella stessa distanza, già astro nascente del nuoto e primatista italiano juniores dei 3000 metri nel 2015 (quattro anni prima della lesione spinale di cui fu vittima in un tragico episodio di violenza a causa di uno scambio di identità) . E’ stato nominato ambasciatore dello sport d’Italia nel mondo dal vicepremier e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani insieme a Jannik Sinner, alla nazionale femminile di scherma, alla giovane tennista Elisabetta Cocciaretto, al cittì della Nazionale di calcio Luciano Spalletti.
Le altre nomination: Giorgio Malan (FIPM), Giovanni De Gennaro (FICK), Rigivan Ganeshamoorty (FISPES), Filippo Macchi (FIS)
Categoria Rivelazione Donne
Nadia Battocletti (FIDAL) – 25 anni da compiere il 12 aprile, di Cles in provincia di Trento, mezzofondista azzurra, medaglia d’argento nei 10.000 metri piani ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 e campionessa d’Europa dei 5.000 e 10.000 a Roma 2024.
Le altre nomination: Alice D’Amato (FGI), Ginevra Taddeucci (FIN), Giulia Terzi (FINP), Alice Bellandi (FIJLKAM)
Categoria Giovani Uomini
Mattia Furlani (FIDAL) – 20 anni di Marino, bronzo olimpico a Parigi 2024 nel salto in lungo e sempre nel 2024 vice campione mondiale indoor a Glasgow e vice campione europeo a Roma. È l’attuale primatista del mondo under 20 di saldo in lungo (8,38 m).
Le altre nomination: Giuseppe Disabato (FIDAL), Lorenzo Finn (FCI), Niccolò Pisilli (FIGC), Simone Conte (FIN)
Categoria Giovani Donne
Manila Esposito (FGI) – 18 anni di Boscotrecase, Napoli, ginnasta azzurra specializzata in trave e corpo libero, argento con la squadra e bronzo nella trave alle Olimpiadi di Parigi 2024 e quattro medaglie d’oro agli Europei di Rimini 2024.
Le altre nomination: Giulia Dragoni (FIGC), Benedetta Pilato (FIN), Sara Curtis (FIN) e Erika Saraceni (FIDAL)
Categoria Team Top Uomini
4 di coppia canottaggio (FIC) – Luca Chiumento, Giacomo Gentili, Andrea Panizza e Luca Rambaldi il 31 luglio 2024 a Parigi conquistano uno storico argento olimpico nella finale del quattro di coppia. I vogatori di questa imbarcazione sono per tre quarti uguali a quelli che hanno preso parte alla finale Olimpica di Tokyo; in quell’occasione il quarto era Simone Venier al posto di Luca Chiumento. “È incredibile. Ero una riserva agli ultimi Giochi Olimpici, ora sono secondo alle Olimpiadi. Non so davvero cosa dire”, sono state le prime parole di Chiumento dopo la gara.
Le altre nomination: Team Coppa Davis (FITP), Staffetta 4×100 stile libero (FIN), Team Fioretto (FIS), C2 500m (FICK)
Categoria Team Top Donne
Team Italia Pallavolo Femminile (FIPAV) – L’11 agosto 2024 a Parigi la nazionale italiana femminile di pallavolo vince la medaglia d’oro. Le azzurre guidate da Julio Velasco sono Carlotta Cambi e Alessia Orro (palleggiatrici), Ekaterina Antropova e Paola Egonu (opposti), Caterina Bosetti, Gaia Giovannini, Loveth Omoruyi e Myriam Sylla (schiacciatrici), Anna Danesi, Sarah Fahr e Marina Lubian (centrali), Monica De Gennaro (libero) e Ilaria Spirito (riserva / libero).
Le altre nomination: Team Spada (FIS) , Team Billie Jean King Cup (FITP), Team Ginnastica Ritmica (FGI), Team Ginnastica Artistica (FGI)
Categoria Team Misto
Staffetta 4×100 stile libero mista p34 (FINP) – Il 7 settembre 2024 a Parigi, capolavoro della staffetta azzurra nella 4×100 stile libero mista -34 punti ai Giochi Paralimpici di Parigi. Stefano Raimondi, Giulia Terzi, Xenia Palazzo e Simone Barlaam conquistano uno strepitoso oro firmando il nuovo record del mondo col tempo di 4’01”54.
Le altre nomination: Nacra 17 (FIV), Skeet Misto (FITAV), Arco Ricurvo Open (FITARCO – Para Archery), Doppio (FITP)
Swim.Mi.Cup Night Edition 2025, lista degli Ammessi e Riserve
Mancano due settimane alla quarta edizione della Swim.Mi.Cup Night Edition 2025 che il 15 marzo ci regalerà un’intensa serata nella splendida cornice della piscina Aquamore Bocconi Sport Center a Milano.
Un appuntamento ormai irrinunciabile, dove gli atleti possono testare le sensazioni in vasca da 50 sui 50, 100, 200 di ogni disciplina e sui 400 misti e stile libero.
Pubblicata la lista degli ammessi/riserve: il 2 marzo è il termine ultimo per comunicare eventuali assenze/rinunce, il 4 marzo pubblicheremo l’elenco aggiornato… stay tuned!
Prima parte
400 stile libero – 2 serie F/M
100 farfalla – 3 serie F/M
100 dorso – 3 serie F/M
100 rana – 3 serie F/M
100 stile libero – 5 serie F/M
Seconda parte
200 misti – 2 serie F/M
200 farfalla – 2 serie F/M
200 dorso – 2 serie F/M
200 rana – 2 serie F/M
200 stile libero – 3 serie F/M
Terza parte
50 farfalla – 4 serie F/M
50 dorso – 4 serie F/M
50 rana – 4 serie F/M
50 stile libero – 6 serie F/M
400 misti – 1 serie F/M

Premi
Saranno premiati i primi 3 atleti femmine e maschi per la “combinata 100+50“, sommando le migliori prestazioni dello stesso stile su punteggio tabella World Aquatics.
Saranno premiate le tre migliori prestazioni sulle gare dei 200 (3 atleti femmine e 3 maschi)
Saranno premiati i primi 3 classificati sulla gara dei 400 stile libero e 400 misti.

Foto: Fabio Cetti | Corsia4
Fatti di nuoto Weekly: Notizie e Non Notizie
Se leggete i siti di nuoto di tutto il mondo, in questi giorni, scoprirete che ci sono notizie e non notizie.
Poco male, perché la pausa invernale è lunga e silenziosa in qualche modo il tempo va riempito.
Ed ecco che arriviamo noi: Fatti di nuoto Weekly è qui per selezionare le notizie, anche quelle potenziali, ma che scaldano il cuore degli appassionati.
Un esempio? Si parla sempre con più insistenza di un possibile Ledecky vs McIntosh negli 800 già a Singapore, e l’hype è già alle stelle.
Mentre Chad Le Clos si prende uno stop forzato per curarsi collo e schiena (forza Chaddino, non mollare) e Sarah Sjöström è in dolce attesa, noi continuiamo a bramare nuoto, tanto che anche un taglio di capelli di Ceccon in Australia diventa una notizia che vale la pena riportare, al pari di quella che vede la WADA ritirare le accuse contro l’USADA nella guerra intestina tra agenzie antidoping.
Eccone altre, selezionate solo per voi e condite con un pò di pareri personali, che non fanno mai male.
Open Water World Cup
Lo dico da tempo: il futuro del nuoto è nelle acque libere. La mia opinione non è cambiata, anzi, dopo la prima tappa della World Cup 2025 lo penso ancora di più, e credo che le potenzialità del circuito di nuoto in acque libere siano appena all’inizio della loro possibile evoluzione.
Non manca davvero niente al nuoto di fondo per diventare il primo vero evento seriale e di successo degli sport acquatici: ci sono le location (Soma Bay super), gli atleti (un bel gruppo di Olimpionici e Mondiali), la competizione (proporzionale al crescere della popolarità) e non mancano nemmeno le idee (ottimo, ad esempio, il format con le 10 km e la staffetta, senza più la 25 km, troppo lunga e poco spendibile verso il pubblico moderno).
Se dovessero arrivare anche i soldi veri, sarebbe successo assicurato e si aprirebbero scenari interessanti.
A Soma Bay, intanto, hanno dominato Florian Wellbrock e Moesha Johnson, con il tedesco che è sembrato quello (imbattibile) dei giorni migliori e l’australiana che ha battuto di poco Ginevra Taddeucci.
Tra i maschi, il migliore per l’Italia è stato Andrea Filadelli (sesto), mentre sono stati ben cinque gli squalificati per il passaggio irregolare sotto la boa (tra di loro anche Gregorio Paltrinieri).
Per i nostri è arrivato comunque il bronzo nella staffetta, composta da Giulia Gabbrielleschi, Ginevra Taddeucci, Gregorio Paltrinieri e Luca De Tullio, quest’ultimo debuttante nelle open water.
Prossimo giro? 25-26 aprile a Ibiza (!).
Meeting del Titano
A San Marino si è svolta la consueta prova invernale in vasca da 50, nella quale si ritrovano spesso molti dei nazionali azzurri in cerca delle prime sensazioni sulla strada verso gli Assoluti. Il nome più interessante che esce dal weekend di gare è quello di Christian Mantegazza, giovane classe 2005 del Team Trezzo che si è portato a casa 100 e 200 rana (1.01.95, 2.14.05) e 200 misti (2.02.29). Per il resto tempi discreti.
Continuo a pensare che se il nuoto si strutturasse in maniera meno dispersiva, anche solo a livello nazionale, in un circuito tipo la World Cup di fondo e quella dei tuffi dalle grandi altezze (Elisa Cosetti e Andrea Barnaba nel team titolare delle 4 tappe) ne verrebbe fuori qualcosa di nettamente più interessante.
Tipo il circuito NCAA, che è diventato talmente centrale nel discorso dei nuotatori da richiamare non solo i migliori statunitensi, ma sempre più stranieri alle Università americane. Tanto che ci sono già le prime preoccupazioni dovute al restringimento dei fondi per i programmi sportivi e alle leggi di cui si parla (per ora solo in Texas) sulla diminuzione di visti che potrebbero venire rilasciati.
Tornando al discorso sportivo, sono sempre di più gli atleti che decidono di gareggiare in yards durante l’inverno, in contesti competitivi e stimolanti, preferendo questo scenario ad una piatta programmazione standard.
Una scelta non banale.
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Foto: Fabio Cetti | Corsia4
22° Meeting del Titano, buone prove a San Marino
Consueto appuntamento di fine inverno a San Marino, per il Meeting del Titano, giunto alla sua ventiduesima edizione. Trofeo importante quello che si svolge nella piscina di Serravalle, che da anni ormai funge da tappa fondamentale nella programmazione delle stagioni di tanti azzurri protagonisti poi durante i mesi a venire.
Anche quest’anno non mancano i nomi forti, con diversi atleti nel giro della Nazionale a rappresentare i rispettivi team in cerca di riscontri cronometrici in linea con il periodo.
In campo femminile tante giovani in rampa di lancio ma la mano davanti la mettono quasi sempre le più esperte.
Poker di successi per Costanza Cocconcelli che vince 50 e 100 stile, con 25’’67 e 55’’96 e 50 e 100 farfalla, chiusi in 26’’74 e 59’’02, otto centesimi meglio di Ilaria Bianchi.
Tra le veterane tris per Lisa Angiolini, dominante nella rana: oro dal 50 al 200 nuotando 31’’22, 1’08’’59 e 2’29’’72.
Solito duello in famiglia infine tra le sorelle Cesarano: Noemi la spunta due volte prima nei 400 vinti in 4’13’’46 e poi negli 800 con 8’35’’47 sempre davanti ad Antonietta che chiude in 4’14’’47 e 8’38’’20.
Da segnalare anche i 200 farfalla vinti da Paola Borelli in 2’11’’58 e i 100 dorso conquistati da Francesca Pasquino in 1’01’’54.
Protagonista al maschile Christian Mantegazza che si aggiudica 100 e 200 rana in 1’01’’95 e 2’14’’05 oltre ai 200 misti con 2’02’’29.
Bel turbinio di emozioni nello stile: i 50 sono di Lorenzo Zazzerri con 22’’60, i 100 di Stefano Ballo, oro in 50’’48 cinque centesimi meglio proprio di Zazzerri. Ballo però è battuto nei 200 stile da Davide Marchello, che vince i 1’50’’53 proprio davanti al bolzanino che chiude in 1’50’’69. I 400 stile sono di nuovo di Marchello, oro in 3’55’’11 (si rivede Galossi, quinto).
Da segnalare anche i 50 farfalla vinti da Lorenzo Gargani in 23’’91 e i 200 dorso conquistati da Dylan Buonaguro in 2’01’’82.
Fatti di nuoto Weekly: si inizia a fare sul serio
Siamo stufi del freddo e delle foto di collegiali e allenamenti? Di set centrali e di stacchi in sala pesi? Di integratori e sedute massaggi?
Assolutamente sì, e allora iniziamo a parlare di gare, iniziamo a inserire risultati nella Fatti di nuoto Weekly.
Perché, in Italia e nel Mondo, si inizia a fare sul serio.
Nel Mondo…
Intanto partiamo dalle cose importanti, scioccanti.
Tipo l’800 di Summer McIntosh, che a febbraio (!), al meeting di Plantation, Florida, ha deciso di nuotare 8.09.86 negli 800 stile, diventando la seconda donna della storia a scendere sotto gli 8.10 (l’altra, ovviamente, è Katie Ledecky). L’anno scorso, nello stesso periodo, la canadese era già scesa a 8.11.39, ed era già la seconda donna in graduatoria, ma ora sembra sempre più possibile che ci possano essere anche gli 800 nel suo futuro.
Nello stesso meeting, è sfumato il confronto tra le due nei 1500, con l’americana che ha nuotato 15.36.87 senza l’atteso show-down con la canadese, che ha rinunciato alla gara. Katie Ledecky mantiene comunque le prime 18 prestazioni negli 800, e sembra ancora decisamente avanti rispetto a McIntosh, ma la strada da qui a Los Angeles è ancora lunga, e forse la canadese potrebbe avere più chance qui che nei 400.
Poi c’è Noè Ponti, che a Dubai nuota 22.83 nei 50 farfalla, un tempo che lo fa salire in testa alle graduatorie stagionali e che conferma la sua caratura da testa di serie del delfino.
E c’è Gretchen Walsh, per la quale la vasca in yard inizia a essere tipo la vasca da bagno. Nello scorso weekend, insieme alle colleghe di Virginia, ha nuotato la 4×200 più veloce della storia, e la sua frazione è stata il secondo 200 yard stile di sempre in 1.34.34 (resta prima Missy Franklin del 2015, 1.39.10).
… in Italia…
A Torino, al meeting Swim-To, si sono visti diversi italiani, i migliori: Sara Curtis (24.88 nei 50 stile, 54.51 nei 100 stile, 28.19 nei 50 dorso), Alessandro Miressi (22.67 nei 50 stile), Sofia Morini (2.00.82 nei 200 stile), Simone Cerasuolo (27.18 nei 50 rana).
In generale, sembra una buona ripresa per chi aspira alla qualificazione ai Mondiali, anche per i giovani che puntano a confermare o conquistare la Nazionale il prima possibile.
… e nel Fondo
Nel weekend c’è la prima tappa della World Cup di fondo, che parte dal Mar Rosso, Soma Bay.
Oltre alla tanta sana invidia per chi si fa qualche giorno al caldo (convocati per un collegiale anche diversi atleti di nuoto in corsia, dal 15 febbraio all’8 marzo), la curiosità di vedere una gara in acque libere è grande.
Per l’Italia mancherà Acerenza (in ripresa dopo l’operazione), ma ci saranno i big Paltrinieri e Taddeucci, oltre a un nome nuovo per le open water come Luca De Tullio.
Curioso è anche il nuovo metodo di ranking mondiale, introdotto da World Aquatics, che mette in fila i migliori fondisti tenendo conto dei risultati degli ultimi 24 mesi. Ad oggi, in testa ci sono Kristóf Rasovszky per gli uomini e Sharon van Rouwendaal per le donne, mentre gli italiani migliori sono Domenico Acerenza , al secondo posto, e Ginevra Taddeucci, ottava. World Aquatics spiega che il ranking non tiene conto solo del piazzamento, ma anche della difficoltà del campo gara, del tempo ottenuto dall’atleta e del livello della competizione, assegnando di volta in volta i punteggi che compongono la classifica.
Bello, mi piace, potrebbe essere un inizio di qualcosa di interessante per il circuito open water.
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Foto: Fabio Cetti | Corsia4
Notizie migliori arrivano dai 200 dorso donne, dove Margherita Panziera spalleggia con le migliori ed entra in finale con il terzo tempo. 2’10’’50 è un buon crono, ma per la medaglia servirà almeno quanto nuotato a Budapest (2’09’’43) perché la concorrenza è alta.
L’ultima semifinale di giornata sono i 50 farfalla uomini, con il dominio del bronzo di mondiale Andrii Govorov, primo senza affanni in 23’’17. A spessore internazionale solo Konrad Czerniak può infastidirlo, ma il polacco non sembra al meglio ed è dentro solo con l’ottavo crono in 23’’76. Per l’Italia out Carini in batteria, fuori anche Andrea Vergani, che trova la semi chiusa al 14° posto in 24’’20.
Chiudono le ragazze della 4×100 stile: il Canada con Katerine Savard in apertura vince in 3’39’’21, due decimi meno della Russia e poco meno di un secondo più veloce degli USA. L’Italia con Aglaia Pezzato, Paola Biagioli, Rachele Ceracchi e capitan Laura Letrari chiude settimana in 3’42’’71.
Oggi la seconda giornata con le finali a partire dalle 13.02 italiane!!
(foto copertina: Federnuoto.it)