Dopo Mosca e Berlino, con la tappa di Eindhoven, ultima del primo cluster di World Cup 2017, il nuoto dei grandi va ufficialmente in vacanza (e non ce ne vogliano gli Universitari in gara a fine mese).

Vacanza decisamente meritate per tutti, ma visto lo stato di forma mostrato da alcuni atleti in questa due giorni olandese, non ci sorprenderemmo di vedere Sjöström, Belmonte o Prigoda iscriversi nottetempo in qualche facoltà pur di poter partecipare anche alle Universiadi.

E si, perché Belmonte al WR dei 400 misti abbatte il primato della Iron Lady, apparsa stanca come mai prima d’ora, la svedese nuovamente al record dei 100 stile nel day1 e dei 200 nel day2 con 1’50”43, davanti a Pellegrini seconda in 1’51”63 con il suo migliore in tessuto (meglio ancora di Windsor 2016). Prigoda capace di ben destreggiarsi sia a rana che nei misti… ce n’è per tutti i gusti e passa pure in secondo piano Le Clos con 49”09 a delfino, davanti a Rivolta, 49”54 record italiano di 1 centesimo, Christiansen nuovamente davanti a Detti in un 1500 di medio livello, con terzo il campione mondiale delle open water Weertman, ma anche Kromowidjojo ancora a fare uno scherzetto nei 50 delfino alla scandinava (24”54 vs 24”55).

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Proseguiamo con la Atkinson, che si prende sia i 50 che i 100 rana con crono molto vicini ai suoi WR; o van de Burgh, che non disdegna certo prendersi con relativa calma i 50 rana. Impressiona vedere mestamente la Hosszú nelle retrovie (terza) pure nei 100 dorso.

Insomma, una tappa quella olandese vera, nuotata a mille da tutti, in cui più che i valori è emersa la fatica di una stagione per alcuni davvero lunghissima. Ricordiamo che la magiara nuota praticamente senza sosta in ogni parte del mondo da almeno due anni, e senza aver mai mollato un centimetro.

In tutto questo, prendiamoci un po’ d’Italia: Orsi riesce a bissare il terzo posto del primo giorno nei 50 con un terzo anche nei 100, alle spalle di Le Clos (45”96) e Morozov (46”14). Il 46”70 con il quale nuota il bolognese è ancora piuttosto lontano dal suo primato italiano (46”05), ma il sorriso mostrato dal campione di Budrio a fine gara è sicuramente di buon auspicio per quello che tutti ci auguriamo essere un rientro definitivo e importante nel nuoto che conta. Come ci si aspetta altrettanto da Rivolta, galvanizzato e molto continuo in ogni gara fino a qui nuotata. Lo sprint italiano è vivo, in vasca corta ancora di più.

La classifica femminile vede involarsi sempre più in solitaria la Sjöström, con un bottino premi sempre più consistente dato dai WR sin qui siglati. Molto più compatto il lotto al maschile, con Le Clos in testa tallonato da Prigoda.

La World Cup 2017 ritorna in autunno con le due tappe del cluster medio orientale di Hong Kong (30/9 – 1/10) e Doha (4-5/10).

(Foto copertina: FINA | Facebook)