Giorno uno subito ricco di protagonisti, con tanti giovani ma anche parecchie stelle già discretamente affermate. Una di queste è senza dubbio l’ucraino Mykhailo Romanchuk, che dopo l’argento mondiale e il testa a testa con Paltrinieri va a prendersi gloria in solitaria con la cavalcata vincente dei 400 stile, vinti in 3’45’’96, nuovo record delle Universiadi.

Per i colori azzurri restano fuori dalla finale sia Filippo Megli undicesimo che Fabio Lombini tredicesimo, ma una stretta al cuore mi arriva quando leggo il nome di Andrea Mitchell D’Arrigo chiudere in ultima posizione la finale (nuotando quasi dieci secondi in più della qualifica dove aveva chiuso quarto in 3’49’’84!), non tanto per la prestazione ma per la bandierina USA a fianco del suo nome!

Faccio un salto in avanti per andare a vedere invece quanto di bello c’è stato per l’Italia. I sogni di medaglia di questa prima giornata erano affidati ai velocisti della 4×100 stile maschile e i ragazzoni della next generation non hanno steccato. Solo gli Stati Uniti sono più forti di Lorenzo Zazzeri, Ivano Vendrame, Alex Di Giorgio e Alessandro Miressi che strappano l’argento in 3’15’’24.

Tornando indietro troviamo la buona finale conquistata da Elena Di Liddo nei 50 farfalla. La pugliese, vista in ottima forma all’Energy for Swim, trova un piazzamento tra le migliori otto con 26’’74, mentre l’altra azzurra in semi, Aglaia Pezzato, rinuncia a scendere in acqua in vista della finale della 4×100 stile.

Altra semi è quella dei 100 dorso uomini, priva di azzurri in acqua, tutti eliminati in mattinata con Matteo Milli 17° e Matteo Restivo 22° entrambi appena sotto al 56’’. Il primo tempo d’accesso lo ottiene l’americano Justin Ress con 53’’34 mentre tra i big spicca la qualifica di Kosuke Hagino, quinto al momento con 54’’57.

Tocca alla finale dei 400 misti donne, dove Carlotta Toni lotta ma chiude in ottava posizione con 4’47’’35 dopo il buon 4’43’’91 della mattina. Stravince la giapponese Yui Ohashi con il nuovo record Universitario di 4’34’’40.

Si torna alle semifinali con i ragazzi dei 100 rana. Un campione olimpico al via, è il kazako Dmitriy Balandin che si prende il primo posto parziale in 1’00’’27 di due decimi più veloce dell’australiano Wilson. Poca Italia, con Andrea Toniato ultimo e fuori in 1’01’’92, mentre Federico Poggio è rimasto il primo degli esclusi dopo le batterie con 1’01’’83.

Fatti di nuoto Weekly: Sistemi di Nuoto

Il grande mondo del nuoto è suddiviso in tanti piccoli sistemi, tante piccole realtà che si muovono intorno allo sport, vivono di sport e a volte lo gestiscono, per poi formare un unico insieme.

Saranno i risultati, poi, a dirci come valutare questo movimento: perché se i nuotatori vanno giudicati dai loro tempi, allora anche tutti gli altri attori vanno misurati sui risultati che portano.

Il fine ultimo è puntare al miglioramento, giusto?

Sistema Politico

La sorpresa della settimana viene dalla FINP, la cui assemblea generale per l’elezione del nuovo Presidente ha deciso di dividersi in due parti quasi uguali, votando al 50,3% per Franco Riccobello e al 49,7% per Federica Fornasiero. Le schede di scarto sono solo 2, 166 a 164, ma la Presidenza è per il primo, che sarà in carica fino al 2028 e guiderà un movimento che, negli ultimi anni, ha conosciuto sempre più vittorie e soddisfazioni. Tanta adesione, tanto interesse, tanta responsabilità: il lavoro verso Los Angeles sarà impegnativo e sfidante.

Nel CIO, invece, si attende l’elezione del nuovo Presidente, che avverrà durante la 144ª sessione a Costa Navarina, Grecia, tra il 19 e il 21 marzo. Tra i sette candidati, il nome più caldo per la successione a Thomas Bach sembra essere quello di Kirsty Coventry, africana dello Zimbabwe e Olimpionica di nuoto: potrebbe essere le prima donna alla guida dello sport mondiale, e anche la prima del suo continente. Per l’Italia voteranno Giovanni Malagò, Ivo Ferriani e Federica Pellegrini.

Sistema Pallanuoto

Che cambia per non cambiare mai: alle Final Eight di Napoli, presso la Piscina Scandone diventata Centro Federale, la Pro Recco ha vinto la Coppa Italia.

Si tratta del 18° trionfo per i liguri che, nonostante il cambio ai vertici della società, sembrano poter continuare il dominio, perlomeno sul suolo italiano. La finale con la Rari Nantes Savona è stata quasi a senso unico, con il primo (4-2) e terzo (3-0) tempo nettamente a favore degli uomini di Sandro Sukno.

Anche la buona affluenza di pubblico (2000 presenze) certifica il successo della formula adottata da qualche tempo dalla FIN, mentre la vasca napoletana è ormai al centro di diversi progetti interessanti (Europei Pallanuoto 2026?).

Swim.Mi.Cup e il sistema delle piscine in Lombardia

Da Napoli saliamo a Milano, dove fa strano vedere quanta qualità ci sia nel movimento giovanile lombardo e confrontarla con la ormai annosa questione delle vasche da 50 metri in condizioni non ideali (alcune persino chiuse fino a data da destinarsi). Comunque, alla Aquamore Bocconi, che è sicuramente il miglior impianto nel panorama milanese, di giovani se ne sono visti parecchi, ed alcuni di grande prospettiva.

Si sono visti in acqua alcuni talenti già noti come Caterina Santambrogio (classe 2009), 27.44 nei 50 farfalla (vinti davanti a Ilaria Bianchi), 1.00.30 nei 100 e 2.18.67 nei 200, o Matteo Palmisani (2006), primo nei 200 farfalla in 1.59.37, entrambi della IN Sport Rane Rosse, oppure Alice Bonini (2008), 200 farfalla in 2.15.24, compagna di squadra di Christian Mantegazza al Team Trezzo. Tutti atleti dell’hinterland milanese, cresciuti grazie all’impegno dei tecnici e delle società locali, che prima o poi dovranno trovare le soluzioni giuste per tentare un ulteriore salto di qualità.

Con una struttura federale a piena disposizione, forse sarebbe più semplice non doversi accontentare di soluzioni di ripiego, con il rischio evidente della dispersione del talento. Attendiamo fiduciosi.

Ceccon is back

Non solo nel dorso, nei 100 ha nuotato 52.84, ma anche nei 100 stile, vinti sempre a Brisbane in 48.17. Il periodo di allenamento australiano ha portato finora una rinnovata padronanza dell’inglese, lingua che ormai caratterizza ogni sua interazione social, un’ottima abbronzatura e sicuramente molto lavoro in vasca.

La sua nuotata, soprattutto nella specialità che gli ha dato il titolo Olimpico a Parigi 2024, sembra meno leggera rispetto ai periodi d’oro, nei quali era più evidente la sua naturale coesione con l’elemento acqua. Quello che si vede nelle due prove effettuate nel weekend è un Ceccon molto più muscolare e fisico rispetto al solito, che sta chiaramente mettendo tutto il fieno in cascina possibile per poi affinare la forma in prossimità degli eventi importanti.

Trust the process (Nel frattempo, nei 100 dorso Olivier Morgan ha nuotato 52.97):

Yusra Mardini

È tornata in Siria, nei luoghi della sua infanzia, davanti alle macerie della sua abitazione e nella piscina in cui si allenava da bambina.

Quelle della nuotatrice siriana è una storia incredibile, che vale la pena sempre ricordare, per rendersi conto di quanto nel mondo ci sia di diverso da ciò che viviamo giornalmente, anche a pochi passi da noi.

See you later!

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Foto: Fabio Cetti | Corsia4

Meeting di Edimburgo 2025, risultati di rilievo in Scozia

Piano piano esce dal letargo invernale il nuoto internazionale, con meeting che in giro per il mondo propongono i migliori atleti in vista dei rispettivi campionati nazionali che, nella maggioranza dei casi, contribuiranno a formare le varie Nazionali con obbiettivo Mondiali di Singapore.

Presente nel week end il Meeting di Edimburgo, tappa fissa da circa vent’anni, dove han brillato i migliori nuotatori britannici e non solo.

Obiettivo Trials

Singapore è all’orizzonte e i britannici dovranno passare per le forche caudine dei rispettivi Campionati Nazionali per prenotare il biglietto mondiale. Occhio dunque allo stato di forma di alcuni dei big della nazionale del Regno Unito.

Olivier Morgan è il più in palla, già da qualche settimana a questa parte. Vince con autorevolezza i 100 dorso in 52’’97, non lontano dal quel 52’’71 che gli vale il miglior crono mondiale stagionale. Si conferma anche nei 50 con 24’’83, anche qui a pochi centesimi dal suo migliore stagionale. Chi nuota a pancia in su dovrà tenerlo d’occhio.

Doppietta anche per Matthew Richards, che vince sia i 100 che i 200 stile, rispettivamente in 48’’91 e 1’47’’19, arrivando vicino alla top five di stagione. Nella gara regina beffa Duncan Scott, che chiude in 49’’31 ma si consola con i successi nei 200 misti in 1’58’’97 (a ridosso dei migliori cinque al mondo al momento) e nei 200 farfalla con 1’58’’53.

Tra i britannici bene anche Ben Proud, 21’’73 nei 50 stile e terzo crono mondiale stagionale, Max Litchfield che conquista i 400 misti in 4’16’’15 e James Guy oro nei 400 stile in 3’48’’78.

Bene i ragazzi ma occhio anche al settore femminile: superlativa è stata Angharad Evans che fa quello che Morgan compie al maschile. Vince con merito 100 e 200 rana nuotando 1’06’’38, secondo crono mondiale stagionale e 2’23’’80, che conferma il 2’22’’64 nuotato qualche settimana fa. 

Nelle zone alte della classifica mondiale stagionale troviamo anche Abbie Wood, con un 200 misto da 2’09’’96, seconda al mondo al momento, e Freya Colbert nei 200 stile con 1’57’’82 (quinta prestazionale stagionale).

Conferme anche per Lauren Cox, che nuota in 27’’67 nei 50 dorso a sette centesimi da quanto nuotato poche settimane prima e che le vale al momento il secondo crono mondiale in stagione. Vittoria al photofinish infine per Laura Stephens nei 200 farfalla in 2’09’’15. 

Foresti alla conquista!

Se gli atleti britannici sono una certezza, molte belle prestazioni arrivano da atleti extra Regno Unito, specialmente da Belgio e Olanda.

Subito alla prima giornata cade un primato nazionale, merito di Florine Gaspard che migliora sé stessa nei 50 stile, chiusi in 24’’53, dodici centesimi meglio del suo vecchio record belga del 2023. Crono eccezionale, che resta però il secondo al mondo in stagione: meglio di lei fa l’olandese Milou Van Wijk vincendo in 24’’48.

La Van Wijk è protagonista anche nei 100, dove nuota in 54’’02 a un centesimo dalla connazionale Marrit Steenbergen, confermando il 53 e mezzo già nuotato nel 2025.

Tra le belga in palla anche Roos Vanotterdijk, che si prende nei 50 farfalla il primo crono mondiale stagionale in 25’’71 a un solo centesimo dal record nazionale.

In campo maschile due su tutti: Nyls Korstanje, oro nei 100 farfalla in 51’’77 (terzo crono mondiale stagionale) e l’israeliano Meiron Amir Cheruti che vince i 50 in 23’’34 (quinto crono al mondo al momento).

Infine, Daniel Wiffen: l’irlandese gareggia bene nella vicina Scozia trovando il bis 800-1500 con tempi ancora lontano da quelli a cui ci ha abituato: 7’56’’90 e 15’06’’66.

Foto: Fabio Cetti | Corsia4

Swim.Mi.Cup Night Edition 2025, i risultati della quinta edizione

Milano e il nuoto sono ormai sinonimo di Swim.mi.cup, e dall’Aquamore Bocconi Sport Center sabato 15 marzo è andata in scena la Night Edition 2025.

Non sono mancate le emozioni, con diversi testa a testa decisi per un pugno di centesimi e alcuni nuovi record della manifestazione. Nuove leve che trascinano la competizione, con qualche squillo dei veterani pronti sempre a dire la loro.

50

Manifestazione che si sviluppa sulle tre distanze di tutti gli stili, più i 400 misti e stile libero. Nella prova più breve, come logico, diversi sono i duelli a fil di centesimo.

In campo femminile troviamo i 50 farfalla vinti da Caterina Santambrogio in 27’’44 davanti a una sempreverde Ilaria Bianchi che si arrende in 27’’76. Ancor minor distacco nei 50 dorso, vinti da Francesca Pasquino in 28’’74, solo quattro centesimi meglio di Silvia Scalia.

Nessun testa a testa nei 50 rana, stravinti da Arianna Castiglioni con nuovo record della manifestazione di 30’’55 (precedente 31’’99 di Anna Bizzotto del 2023), mentre a stile Gaia Pesenti con 26’’40 mette la mano davanti a Ludovica Di Maria di un solo centesimo.

Anche tra gli uomini cade un primato: Francesco Lazzari nuota i 50 dorso in 25’’35 cancellando il 25’’63 di Michele Busa del 2023, crono sotto al quale scende anche il secondo classificato Christian Bacico con 25’’58. Bella sfida anche nei 50 farfalla dove Luca Tedesco ha la meglio proprio di Michele Busa in 23’’83 contro il 24’’40 del neo primatista italiano in vasca corta.

Bene anche Alessandro Pinzuti oro nei 50 rana in 27’’69, mentre i 50 stile vedono un solo under 23 secondi di Gabriele Brambillaschi con 22’’98.

100

Cadono due record anche qui: nei 100 rana è ancora Arianna Castiglioni la protagonista, vincendo in 1’07’’37 (prima 1’08’’65 di Francesca Fangio del 2022), mentre nei 100 dorso al maschile Christian Bacico nuota 54’’62 migliorando il 55’’06 nuoto da lui stesso ottenuto lo scorso anno.

Belle sfide poi nei 100 farfalla donne, con Ilaria Bianchi oro in 1’00’’03 davanti a Caterina Santambrogio in 1’00’’30, mentre tra gli uomini Luca Tedesco la spunta in 53’’15 su Michele Busa, più lento di soli sei centesimi. Da segnalare anche la prova di Francesca Pasquino nei 100 dorso (1’02’’48) e quella di Alessandro Pinzuti nei 100 rana (1’00’’45).

Nello stile libero Gabriele Brambillaschi fa il bis con 50’’83 mentre fra le ragazze vince Alice Guarnieri 58’’80 .

200

Altro record ancora nella rana: questa volta al maschile, con Christian Mantegazza che cancella con 2’12’’05 il 2’13’’90 di Luca Pizzini del 2022, mentre Bacico avvicina soltanto il 2’01’’79 di Bietti di tre anni fa nuotando in 2’01’’94.

Doppio testa a testa interessante al femminile con i 200 farfalla vinti da Alice Bonini in 2’15’’24 su Beatrice Demasi seconda in 2’15’’47 mentre nei 200 rana Giulia Verona vince in 2’29’’61 davanti ad Alessia Ferraguti con 2’29’’83.

Nei 200 farfalla maschili Matteo Palmisano è l’unico a scendere sotto i 2 minuti in 1’59’’37, Elisa Maloni si aggiudica i 200 dorso in 2’15’’74, mentre nello stile libero ritroviamo Alice Guarnieri (2’05’’23) e il primo titolo di Simone Dutto (1’52’’47).

400 

L’ultimo record arriva proprio dalla distanza più lunga e nello specifico dai misti femminili: Ludovica Patetta nuota vincendo in 4’50’’54 cancellando il 5’00’’79 di Aurora Zanin, al maschile domina invece Lorenzo Altini in 4’29’’91.

Nella gara esordiente dei 400 stile vincono Tommaso Galdesio (4’01’’46) e Matilde Varengo (4’19’’16).

Foto: Fabio Cetti | Corsia4

Fatti di nuoto Weekly: pesante è la testa di chi porta la corona

Il nuoto che si addormenta, e che si risveglia, ogni volta che c’è un weekend di gare, è un grande classico dell’inverno; trovarci dei significati nascosti è il compito di Fatti di nuoto Weekly.

Tra big che fanno già la voce grossa, e giovani che cercano di spodestarli, chi si meriterà la corona del nuoto?

Westmont Caput Mundi

Se non lo avevate capito, sarà l’anno, e forse il quadriennio, di Summer McIntosh, la prima indiziata per indossare la corona di regina delle piscine. Non è che sia una previsione così azzardata, ma le avvisaglie di quanto la canadese abbia ancora da esprimere sono nell’aria già dia primi crono di questo 2025.

Alle TYR Pro Swim Series, Westmont, per esempio, McIntosh ha nuotato uno sbalorditivo tris di prestazioni che vi elenco (sedetevi): 2.07.42 nei 200 misti, 4.26.98 nei 400 misti, 2.04.00 nei 200 farfalla. Per essere inizio marzo, quando i tempi contano poco o niente (a meno che non si tratti di un provino per essere ammessa da Bob Bowman), direi che va abbastanza bene.

Negli stessi giorni, hanno nuotato anche la sempre brillante Kate Douglass, 1.06.51 nei 100 rana (terza Anita Bottazzo in 1.07.42), 2.22.60 nei 200 rana, e Simone Manuel, 53.23 nei 100 stile e 1.57.54 nei 200, mentre il mattatore al maschile è stato Shaine Casas, sei vittorie totali su sei gare (100 stile in 48.31, 50 dorso in 24.23, 200 stile in 1.47.17, 200 dorso in 1.58.51, 100 dorso in 53.54, 100 farfalla in 50.82). Insieme a loro anche Regan Smith (58.64 nei 100 dorso, 2.08.33 nei 200 e 56.85 nei 100 farfalla), una che la corona l’ha indossata per poi faticare a riprenderla, complici anche due fenomene vere di nome Kaylee (McKeown) e Summer (McIntosh, per l’appunto).

Tra i giovani pretendenti al trono, un paio di segnalazioni: Rylee Erisman, la 2009 di Orlando che già in molti nominano come “the next sensation”, che a Westmont ha nuotato 53.83 nei 100 stile, 1.58.43 nei 200 stile, 28.42 nei 50 dorso, 59.67 nei 100 dorso, 25.03 nei 50 stile (mica male), e Luka Mijatovic, la cui rincorsa per diventare uno dei volti nuovi del nuoto è già partita tempo fa, che nel weekend ha nuotato 7.59.09 negli 800 (vinti da Sam Short in 7.45.02), 15.16.31 nei 1500, 3.48.95 nei 400 e 1.48.55 nei 200.

Interviste pesanti

Vi segnalo Filippo Magnini, a colloquio da Luca Dotto e Flavio Bizzarri nel podcast “MVP”, con un paio di passaggi interessanti sul suo percorso da atleta e sulla sua lotta contro le accuse di doping, e Benedetta Pilato, ospite di Matteo Restivo e Lorenzo Zazzeri a Sportiva-Mente Podcast.

In particolare mi ha colpito quest’ultima chiacchierata, condotta dalla salentina con la consueta profonda leggerezza, la capacità di rendere il suo punto di vista sullo sport e sui risultati con serenità ma senza banalità. A soli 20 anni è indubbiamente una dote.

A proposito di corone…

… e di chi ne ha indossata una per quasi tutta la carriera, cioè Federica Pellegrini.

La Divina fa sempre discutere, soprattutto quando si apre a ruota libera come è successo in questa intervista con la Gazzetta dello Sport. Tra i passaggi più significativi, oltre a quello sulla bulimia, c’è sicuramente il momento in cui ammette che, con la testa di oggi, a Roma 2009 avrebbe nuotato anche più veloce. Ma d’altronde, Fede, rimpiangere le scelte fatte a vent’anni ci accomuna un pò tutti no? E poi, chissà quanto pesava quella corona…

Appuntamento a sabato sera per la Swim.Mi.Cup Night Edition 2025.

See you later!

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Foto: Fabio Cetti | Corsia4

Fatti di nuoto Weekly: Talenti in movimento

Per quanto il nuoto sia uno sport fatto di obiettivi molto concreti, come un tempo, una qualificazione o una medaglia, cercare nuovi stimoli personali è uno dei modi più efficaci per mantenere alta la voglia di raggiungerli.

Non si tratta solo di cambiare aria, ma a volte anche di cambiare prospettiva, e Fatti di nuoto Weekly è qui per darvene sempre una diversa, ogni settimana.

Summer McIntosh da Bob Bowman

Se verrà confermata, è una notizia che ha del clamoroso. Non tanto per la scelta della campionessa canadese di lasciare il suo attuale coach, Brent Arckey, che negli ultimi tre anni l’ha fatta diventare il talento più vincente del nuoto. E forse nemmeno per la scelta di Bowman in sé, che è il singolo coach più richiesto del nuoto, grazie ai suoi risultati inequivocabilmente eccezionali. Ciò che più mi sembra incredibile è l’aggregarsi di grandi campioni in un unico nido di allenamenti, talmente affollato che si fa persino fatica a contare quante medaglie Olimpiche ci siano.

Immagina Léon Marchand, Regan Smith, Chase Kalisz, Hubert Kós, Simone Manuel, Shaine Casas, Carson Foster, Paige Madden e Summer McIntosh che arrivano all’allenamento tutti insieme, appoggiano i pull buoy sul muretto, nuotano un bel riscaldamento, si scannano nel centrale, fanno la doccia e si danno appuntamento al giorno dopo. E Bowman lì nell’angolo che se la ride. Spettacolo.

I Russi a Singapore

Matchtv ha parlato con Andrey Shishin, capo allenatore del nuoto russo, che ha di fatto confermato la partecipazione dei big sovietici ai Mondiali di Singapore 2025. Nell’intervista, Shishin nomina Rylov, Girev, Malyutin e anche Efimova, auspicando un grande ritorno per i suoi nella prossima estate di competizioni internazionali.

Anche se l’obiettivo dichiarato resta a lungo termine (LA2028), si tratta di un nuovo attesissimo inizio, che da un seguito agli Europei di Budapest, ma che rischia di essere davvero il primo segnale del ritorno della Russia tra le corsie.

Giorgio Minisini in Australia

Ripartirà da down under il campione di nuoto artistico Giorgio Minisini che, dopo il ritiro dall’agonismo deciso in seguito alla mancata convocazione Olimpica per Parigi 2024, seguirà lo sviluppo della Nazionale Australiana di sincro.

Da lui solo parole di orgoglio e grande voglia di lavorare: “È fantastico vedere come le nazioni di tutto il mondo si stiano muovendo per aumentare il livello e l’inclusività di questo sport. Dopo aver collaborato, in passato, con la Federazione francese e quella britannica, questa esperienza mi riempie di orgoglio ed entusiasmo”.

Nessuna chiamata, per ora, dall’Italia, che però resta, sempre secondo le sue parole, “una porta aperta”. Un peccato, ma forse l’esperienza all’estero ci aiuterà ad apprezzare ancora di più il grande talento di Minisini (premiato agli Italian Sportrait Awards, insieme a Manuel Bortuzzo e Linda Cerruti).

Nel weekend non si nuoterà a Brisbane (gare annullate a causa di un ciclone), dove dovevano esordire Razzetti e Ceccon, ma si nuoterà a Westmont, Illinois, per le TYR Pro sries, con molti big in vasca, McIntosh, Douglass e Smith su tutti.

Si ritira ufficialmente, invece, Brianna Throssel, una delle più solide e continue staffettiste australiane, 2 ori Olimpici e 6 Mondiali negli eventi a squadre tra il 2017 e il 2024.

See you later!

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Foto: Fabio Cetti | Corsia4

Manuel Bortuzzo protagonista agli Italian Sportrait Awards 2025

È stata una settimana molto importante e ricca di grandi emozioni quella vissuta dal 25enne nuotatore azzurro, bronzo paralimpico a Parigi, Manuel Bortuzzo: prima la nomina di ambasciatore dello sport italiano nel mondo e poi l’Oscar degli sport inclusivi per la categoria rivelazione uomini agli Italian Sportrait Awards 2025.

Scopriamo i vincitori delle delle 10 categorie  e dei premi speciali.

 

Ambasciatore dello Sport Italiano nel Mondo

Il nuotatore paralimpico, bronzo a Parigi 2024 nei 100 rana SB4, è stato nominato insieme ad altri atleti azzurri ambasciatore dello sport d’Italia nel mondo dal vicepremier e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, che si è espresso al riguardo.

Ogni persona è indispensabile nella nostra vita e quindi deve essere messa in grado di manifestare la propria libertà. Quando parliamo di barriere architettoniche non facciamo una operazione di pietà, garantiamo ad una persona di essere libera, di avere il diritto di praticare sport”.

È giusto che anche il Governo dia un segno di attenzione a questo mondo che offre all’Italia degli atleti straordinari e dei campioni straordinari e per questo ho deciso di nominare Manuel Bortuzzo come ambasciatore dello sport d’Italia nel mondo insieme ad altri atleti, Jannik Sinner, la Nazionale femminile di scherma, la giovane tennista Elisabetta Cocciaretto, Luciano Spalletti; ma ho voluto che ci fosse anche un atleta paralimpico per confermare che ognuno ha un ruolo importantissimo da svolgere. Lui sarà uno dei nostri ambasciatori dello sport nel mondo e lo sport serve a far conoscere meglio l’Italia, a fare politica internazionale, a promuovere le nostre imprese che producono strumenti e abbigliamento per lo sport.

Lo sport ti insegna a superare le difficoltà e i nostri atleti paralimpici devono essere portati ad esempio perché sono la dimostrazione che nella vita gli ostacoli si possono superare. Noi siamo il partito delle libertà e consideriamo questa una battaglia di libertà. Non è mai abbastanza quello che si fa, dobbiamo far sì che lo sport sia un patrimonio per tutti.

Vincitore della XIII edizione degli Italian Sportrait Awards

Manuel Bortuzzo, di Trieste, bronzo ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024 nei 100 rana SB4 e primatista italiano nella stessa distanza, già astro nascente del nuoto e primatista italiano juniores dei 3000 metri nel 2015 (quattro anni prima della lesione spinale di cui fu vittima in un tragico episodio di violenza a causa di uno scambio di identità) ha vinto l’Oscar degli sport inclusivi 2025 nella categoria rivelazione uomini scelto dalla giuria popolare.

Nel Gala degli Italian Sportrait Awards a Roma, sono stati premiati i vincitori delle 10 categorie votati dalla giuria popolare più il “premio speciale” consegnato alla Athletica Vaticana, l’organizzazione polisportiva ufficiale dello Stato della Città del Vaticano, che ha iniziato la sua attività il 1° gennaio 2019, riconosciuta formalmente come Federazione sportiva della Santa Sede in molte discipline.

“È un premio che mancava – spiega il presidente della Confsport Italia Paolo Borroni, fondatore e promotore degli Italian Sportrait Awards – di cui insieme all’ex nuotatrice azzurra Cristina Chiuso e altri grandi campioni che si sono aggiungi successivamente sentivamo la necessità. Un premio che possa unire tutti gli atleti, diversamente abili e normodotati e che molti hanno provato a copiarci, di cui vantiamo questa peculiarità. Siamo giunti alla tredicesima edizione con risultati e consensi sempre maggiori. Anche quest’anno abbiamo raggiunto numeri da record con oltre 300.000 voti”.

Nel corso della serata condotta dalla giornalista Simona Rolandi nello Spazio Rossellini di Roma sono stati svelati i dieci vincitori, ciascuno dei quali votato online dalla giuria popolare sulla base di cinque nomination indicate dalla giuria tecnica composta da atleti ed ex atleti, giornalisti, personaggi dello spettacolo e rappresentanti dei gruppi sportivi civili e militari.

Il campione dei ragazzi, votato online, dagli istituti scolastici e dalle società sportive (per un totale di circa 28.000 voti), è il numero uno del tennis mondiale Jannik Sinner (per lui oltre duemila preferenze).

Sono stati consegnati anche “premi alla carriera” al pluricampione del mondo e d’Europa di nuoto artistico Giorgio Minisini; l’étoile ed ex capitana della Nazionale di nuoto artistico Linda Cerruti, l’atleta italiana più medagliata nella storia di questa disciplina; l’ex ginnasta azzurra individualista, prima italiana a conquistare una medaglia d’argento nel 2018, Milena Baldassarri; l’ex schermidore e vice presidente vicario della Federazione Italiana Scherma, plurimedagliato olimpico, mondiale ed europeo Daniele Garozzo; l’ex velista Caterina Banti, specializzata nella categoria Nacra 17, che ha concluso la sua carriera con la medaglia d’oro olimpica a Parigi 2024 nel catamarano misto in coppia con Ruggiero Tita, bissando il successo olimpico di Tokyo 2020. Un riconoscimento particolare è stato assegnato alla Signora del Volley Simonetta Avalle, storica allenatrice romana, che ci ha lasciati all’età di 74 anni; ha ritirato il premio il fratello Giovanni.

Italian Sportrait Awards 2025 – I vincitori e le nomination

Categoria Top Uomini
Jannik Sinner (FITP) – 24 anni da compiere il 16 agosto, di San Candido, in provincia di Bolzano, numero uno al mondo. Nel 2024 ha vinto due titoli Slam, ATP Finals, Coppa Davis e altri 5 titoli ATP. Comincia con lo sci, a 12 anni è campione italiano nella sua categoria e all’età di 13 anni e mezzo opta definitivamente per il tennis. Quest’anno prosegue la striscia di vittorie avviata riconfermandosi campione agli Australian Open.
Le altre nomination: Filippo Ganna (FCI), Thomas Ceccon (FIN), Nicolò Martinenghi (FIN), Gregorio Paltrinieri (FIN)

Categoria Top Donne
Jasmine Paolini (FITP) – 29 anni di Castelnuovo di Garfagnana, in provincia di Lucca, si è aggiudicata la prima medaglia d’oro nella storia del tennis italiano ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 nel doppio, in coppia con Sara Errani. Nello stesso anno è stata finalista del Rolland Garros e Wimbledon.
Le altre nomination: Marta Maggetti (FIV), Martina Caironi (FISPES), Sofia Raffaeli (FGI), Carlotta Gilli (FINP)

Categoria Rivelazione Uomini
Manuel Bortuzzo (FINP) di Trieste, bronzo ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024 nei 100 rana SB4 e primatista italiano nella stessa distanza, già astro nascente del nuoto e primatista italiano juniores dei 3000 metri nel 2015 (quattro anni prima della lesione spinale di cui fu vittima in un tragico episodio di violenza a causa di uno scambio di identità) . E’ stato nominato ambasciatore dello sport d’Italia nel mondo dal vicepremier e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani insieme a Jannik Sinner, alla nazionale femminile di scherma, alla giovane tennista Elisabetta Cocciaretto, al cittì della Nazionale di calcio Luciano Spalletti.
Le altre nomination: Giorgio Malan (FIPM), Giovanni De Gennaro (FICK), Rigivan Ganeshamoorty (FISPES), Filippo Macchi (FIS)

Categoria Rivelazione Donne
Nadia Battocletti (FIDAL) – 25 anni da compiere il 12 aprile, di Cles in provincia di Trento, mezzofondista azzurra, medaglia d’argento nei 10.000 metri piani ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 e campionessa d’Europa dei 5.000 e 10.000 a Roma 2024.
Le altre nomination: Alice D’Amato (FGI), Ginevra Taddeucci (FIN), Giulia Terzi (FINP), Alice Bellandi (FIJLKAM)

Categoria Giovani Uomini
Mattia Furlani (FIDAL) – 20 anni di Marino, bronzo olimpico a Parigi 2024 nel salto in lungo e sempre nel 2024 vice campione mondiale indoor a Glasgow e vice campione europeo a Roma. È l’attuale primatista del mondo under 20 di saldo in lungo (8,38 m).
Le altre nomination: Giuseppe Disabato (FIDAL), Lorenzo Finn (FCI), Niccolò Pisilli (FIGC), Simone Conte (FIN)

Categoria Giovani Donne
Manila Esposito (FGI) – 18 anni di Boscotrecase, Napoli, ginnasta azzurra specializzata in trave e corpo libero, argento con la squadra e bronzo nella trave alle Olimpiadi di Parigi 2024 e quattro medaglie d’oro agli Europei di Rimini 2024.
Le altre nomination: Giulia Dragoni (FIGC), Benedetta Pilato (FIN), Sara Curtis (FIN) e Erika Saraceni (FIDAL)

Categoria Team Top Uomini
4 di coppia canottaggio (FIC) – Luca Chiumento, Giacomo Gentili, Andrea Panizza e Luca Rambaldi il 31 luglio 2024 a Parigi conquistano uno storico argento olimpico nella finale del quattro di coppia. I vogatori di questa imbarcazione sono per tre quarti uguali a quelli che hanno preso parte alla finale Olimpica di Tokyo; in quell’occasione il quarto era Simone Venier al posto di Luca Chiumento. “È incredibile. Ero una riserva agli ultimi Giochi Olimpici, ora sono secondo alle Olimpiadi. Non so davvero cosa dire”, sono state le prime parole di Chiumento dopo la gara.
Le altre nomination: Team Coppa Davis (FITP), Staffetta 4×100 stile libero (FIN), Team Fioretto (FIS), C2 500m (FICK)

Categoria Team Top Donne
Team Italia Pallavolo Femminile (FIPAV) – L’11 agosto 2024 a Parigi la nazionale italiana femminile di pallavolo vince la medaglia d’oro. Le azzurre guidate da Julio Velasco sono Carlotta Cambi e Alessia Orro (palleggiatrici), Ekaterina Antropova e Paola Egonu (opposti), Caterina Bosetti, Gaia Giovannini, Loveth Omoruyi e Myriam Sylla (schiacciatrici), Anna Danesi, Sarah Fahr e Marina Lubian (centrali), Monica De Gennaro (libero) e Ilaria Spirito (riserva / libero). 
Le altre nomination: Team Spada (FIS) , Team Billie Jean King Cup (FITP), Team Ginnastica Ritmica (FGI), Team Ginnastica Artistica (FGI)

Categoria Team Misto
Staffetta 4×100 stile libero mista p34 (FINP) – Il 7 settembre 2024 a Parigi, capolavoro della staffetta azzurra nella 4×100 stile libero mista -34 punti ai Giochi Paralimpici di Parigi. Stefano Raimondi, Giulia Terzi, Xenia Palazzo e Simone Barlaam conquistano uno strepitoso oro firmando il nuovo record del mondo col tempo di 4’01”54.
Le altre nomination: Nacra 17 (FIV), Skeet Misto (FITAV), Arco Ricurvo Open (FITARCO – Para Archery), Doppio (FITP)

Foto: Fabio Cetti | Corsia4

Notizie migliori arrivano dai 200 dorso donne, dove Margherita Panziera spalleggia con le migliori ed entra in finale con il terzo tempo. 2’10’’50 è un buon crono, ma per la medaglia servirà almeno quanto nuotato a Budapest (2’09’’43) perché la concorrenza è alta.

L’ultima semifinale di giornata sono i 50 farfalla uomini, con il dominio del bronzo di mondiale Andrii Govorov, primo senza affanni in 23’’17. A spessore internazionale solo Konrad Czerniak può infastidirlo, ma il polacco non sembra al meglio ed è dentro solo con l’ottavo crono in 23’’76. Per l’Italia out Carini in batteria, fuori anche Andrea Vergani, che trova la semi chiusa al 14° posto in 24’’20.

Chiudono le ragazze della 4×100 stile: il Canada con Katerine Savard in apertura vince in 3’39’’21, due decimi meno della Russia e poco meno di un secondo più veloce degli USA. L’Italia con Aglaia Pezzato, Paola Biagioli, Rachele Ceracchi e capitan Laura Letrari chiude settimana in 3’42’’71.

Oggi la seconda giornata con le finali a partire dalle 13.02 italiane!!

(foto copertina: Federnuoto.it)