di Alessandro Foglio
Il nuoto non è una scienza esatta ma ci si avvicina il più possibile. Senza dover essere degli esperti ma avendo solo un minimo di interesse e conoscenze di questo mondo si possono pronosticare, a grandi linee, tempi e probabili atleti che si giocheranno le medaglie olimpiche. Quello di provar ad indovinare chi vincerà la medaglia d’oro e quale crono farà è un gioco che hanno fatto tutti.
Se però, coach e atleti di tutto il mondo avessero la possibilità di sapere con precisione, e con mesi di anticipo, i probabili tempi di accesso in semifinale, finale e perché no anche per la vittoria, cambierebbe qualcosa? Tutto questo lo ha calcolato “Swimnex“, una tabella ideata da Joshua Neuloh e Thomas Kothe, che prevede i tempi minimi per semifinali, finali, medaglie e vittoria dei prossimi Giochi Olimpici. Per capire quanto possano essere credibili basti pensare che hanno azzeccato con precisione quasi assoluta (scarto di tre decimi) il tempo del vincitore dei 100 rana, il sudafricano Cameron Van der Burgh ai Giochi di Londra 2012.
In questi anni hanno evoluto il loro modello, e dopo uno studio su oltre 40.000 gara individuali, 1600 staffette per un totale di 600.000 calcoli sono arrivati a creare una tabella completa che indichi ogni gara olimpica. Il tutto tenendo conto dell’evoluzione dei materiali, come costumi o i blocchi di nuova generazioni, e anche componenti esterne. La tabella di Swimnex si basa poi su un algoritmo matematico che combinato con tutti i dati raccolti dà come risultato questi tempi. Già nel 2014 erano usciti i primi risultati, che prevedevano addirittura ben 12 nuovi record del mondo ai Giochi di Rio. Dopo l’estate appena trascorsa Neuloh e il suo staff hanno ricalcolato i loro dati, modificando alcuni tempi in base a “eventi” esterni. Per esempio gli infortuni di James Magnussen e Yannick Agnel hanno “rallentato” il pronostico dei 100 stile che fino all’anno passato vedeva il WR di Cielo cadere in 46”87 mentre adesso la vittoria nella gara regina di Rio si dovrebbe vincere in 46”94.
Anche i tempi pazzeschi di Katie Ledecky hanno rivoltato le previsioni della tabella: 8’14”32 era la previsione precedente ai Mondiali di Kazan, dove la giovane americana ha spazzato via la concorrenza nuotando in 8’07”39. Per Rio l’oro dovrebbe arrivare in 8’11”38, ma forse quando c’è Katie Ledecky in acqua è impossibile fare previsioni. Anche il ritorno di Michael Phelps potrebbe sconvolgere le aspettative soprattutto nella farfalla.
Vedremo allora quanti dei calcoli della tabella Swimnex si riveleranno esatti, e quanti almeno ci andranno il più vicino possibile. Visti i risultati dei recenti Mondiali stupiscono i 400 stile uomini, da vincere in 3’39”92 ( a Kazan Sun Yang ha vinto in 3’42”58), i 200 dorso donne, con l’oro che arriva con tanto di WR di 2’03”61 ( la Seebohm in Russia ha nuotato in 2’05”81) e i 400 misti donne, dati vincenti in 4’27”38 quando una Katinka Hosszu in grande forma aveva comunque nuotato in 4’30”39. Possibili invece quelli dei 200 misti uomini, dove l’incognita Phelps potrebbe andare a nuotare l’1’53”53 previsto nei 200 misti, cancellando il record del mondo di Ryan Locthe, sempre ammesso che non sia lo stesso primatista mondiale a migliorare se stesso. Nella rana maschile è possibile che cada il primato nei 200, da troppi anni tra le braccia del giapponese Yamaguchi con Koch, Cordes e Gyurta ( i primi tre di Kazan) che andranno alla caccia del pronosticato 2’06”39. Sulle staffette il discorso è più semplice, con entrambe le 4×200, sia maschile che femminile previste a record mondiale, oltre a quella mista delle donne.
Vi basterà comunque dare uno sguardo a questa tabella per farvi delle idee migliori, e se avete la fortuna, e la bravura, di nuotare vicino a questi tempi….allora sapete cosa dovete fare per il sogno chiamato Rio 2016!