Se in Cina e in Giappone avevamo visto tempi di notevole spessore, e in Canada siamo stati sorpresi da tante giovani promesse, in Australia va tutto come previsto! I “2016 Australian Championships”, che si sono tenuti ad Adelaide dal 7 al 14 aprile hanno confermato come lo squadrone Aussie sia uno dei più forti e completi del panorama internazionale. E’ da gennaio che i canguri australiani stampano tempi da far tremare le gambe a chiunque, ma in questi otto giorni sono riusciti a prendersi il mondo in mano e adesso aspettano le risposte di tutti gli altri.
Sono ben dieci i miglior crono mondiali annuali nuotati dagli australiani, e non c’è gara in cui non siano competitivi al momento. Lo scarno medagliere dell’ultima Olimpiade, con un solo oro vinto in staffetta nonostante le dieci medaglie complessive vinte, rimarrà probabilmente uno sbiadito ricordo. McEvoy, Horton, McKeon, Larkin, Seebohm e le sorelle Campbell giusto per citar qualcuno che parte come favorito per una medaglia d’oro olimpica, almeno per quanto fatto vedere in questi Trials!
400 misti uomini
Si parte forte con Thomas Fraser-Holmes che mette in chiaro le sue intenzioni fin da subito, vincendo in 4’11”09, secondo crono mondiale dell’anno dietro solo a Kosuke Hagino e qualificazione per Rio in tasca. Ad accompagnarlo ci sarà anche Travis Mahoney, secondo in 4’14”98.
400 stile libero uomini
Dopo aver nuotato in batteria 3’44”90 in scioltezza, Mack Horton torna a far parlare di sé grazie allo straordinario crono di 3’41”65, primo crono mondiale dell’anno. Si tratta anche del settimo tempo mai nuotato al mondo, migliorando quanto fatto lo scorso anno (3’42”84) sempre agli Assoluti australiani e diventano il secondo Aussie più veloce di sempre alle spalle solo di Ian Thorpe! Se confermerà questi tempi anche in estate potrebbe davvero raccogliere la pesante eredità del suo illustre predecessore. Da segnalare come David McKeon tocchi secondo in 3’45”09 (secondo crono mondiale dell’anno) volando a Rio con Horton, mentre Jack McLoughlin chiude in 3’46”27 (terzo mondiale annuale) sotto il tempo limite ma out dalla qualificazione. Ma si rifarà più avanti.
400 misti donne
Continuano le distanze lunghe in questa prima giornata, con il successo di Blair Evans in 4’35”26, sesto tempo mondiale del 2016 davanti a Keryn McMaster seconda in 4’37”94. Entrambe ottengono il tempo limite per i Giochi.
50 dorso donne
Si scaldano i motori nel dorso, con Emily Seebohm che dovrà guardarsi le spalle da tante giovani promettenti. Per far capire chi comanda, si impone in 27”72, terzo crono mondiale dell’anno. La segue la primatista mondiale Junior, Minna Atherthon con 27”83.
50 farfalla uomini
Il trentaquattrenne Ryan Pini vince in 23”67 davanti a Daniel Lester con 23”72.
100 farfalla donne
Apre le danze della seconda giornata Emma McKeon, stampando un ottimo 56”89 che le vale il terzo crono mondiale annuale e il biglietto per Rio. Bene anche Madeline Groves, più specialista della doppia distanza che tocca in 57”08 qualificandosi anch’ella per i Giochi.
100 rana uomini
Se c’è una disciplina in cui l’Australia, almeno in campo maschile, non è dominante è proprio la rana anche se comunque non sfigura affatto: merito di Jake Packard che tocca vincendo in 59”65, dopo aver nuotato in batteria il quinto tempo mondiale dell’anno di 59”64. Sarà l’unico rappresentate australiano in questa gara a Rio dato che Joshua Palmer chiude secondo in 1’00”51 ben sopra il tempo limite.
400 stile libero donne
Chi non ha problemi a qualificarsi è Jessica Ashwood, bronzo mondiale a Kazan, che si impone n 4’03”71, secondo crono mondiale dell’anno e non lontana da suo personale, oltre che record australiano e oceanico di 4’03”34 nuotato proprio in Russia la scorsa estate. Seconda Tasmine Cook in 4’06”38, tempo che le permette di qualificarsi a Rio insieme alla compagna.
200 stile libero uomini
Day 3 ad Adelaide che si apre con la divertente sfida fra Cameron McEvoy e Thomas Fraser-Holmes. Dal primo ci si aspetta grandi cose soprattutto nei 50 e 100, ma intanto domina la prova per 150 metri, virando sempre avanti al neo campione australiano dei 400 misti. Con un ultimo 50 più veloce Fraser-Holmes riesce a toccare alla pari con il compagno, in 1’45”63 che manda tutti e due a Rio con il secondo tempo mondiale dell’anno. Niente da fare per Grant Hackett: dopo l’impresa dello scorso anno il canguro re del nuoto australiano per circa un decennio abdica uscendo in semifinale. Niente Rio per lui!
100 dorso donne
Si inizia a far sul serio nel dorso femminile, con Emily Seebohm che si conferma l’atleta da battere: successo in 58”73 e primo tempo mondiale annuale per lei, che le permette di volare ai terzi Giochi Olimpici. La lotta per il secondo posto la vince Madison Wilson toccando in 59”26, dopo aver chiuso in 59”19 la semifinale con il quarto crono mondiale annuale. Nulla da fare per Minna Atherthon terza in 59”59 dopo il 59”46 della semifinale (ad un passo dal suo World Record Junior di 59”37).
100 dorso uomini
Come da tradizione botta e risposta tra i due assi del dorso australiano. Anche Mitch Larkin non vuol essere da meno, e con 52”54 vince assicurandosi un posto per Rio. In semifinale va ancora più veloce, toccando in 52”48 che equivale anche al miglior crono mondiale dell’anno. Non basta invece il 53”77 a Joshua Beaver per qualificarsi alle Olimpiadi.
100 rana donne
Da Leisel Jones in poi non è stato facile per la Nazionale Australiana trovare una ranista del suo livello, ma Georgia Bohl pare aver intrapreso la giusta strada. Vittoria in 1’06”12, personal best, terzo mondiale annuale e pass per Rio! Seconda e anche lei qualificata Taylor McKeown con 1’06”68.
200 stile libero donne
Quarta giornata che si apre con il rientro in acqua di Emma McKeon, nella gara che più le si addice. Vittoria in 1’54”83, secondo crono mondiale dell’anno alle spalle di Katie Ledecky (1’54”43 a gennaio) ma soprattutto nuovo primato australiano, oceanico e del Commonwealth, migliorando quanto già le apparteneva con 1’55”53 nuotato a marzo ai Campionati del Nuovo Galles del Sud. Secondo tempo per Bronte Barratt in 1’56”34 (anche lei qualificata a Rio) e terza Madeline Groves con 1’57”74. Occhio alla 4×200 australiana che potrà dire la sua per una medaglia importante.
200 farfalla uomini
Anche qui non mancano tempi di spessore: David Morgan e Grant Irvine trovano rispettivamente il sesto e l’ottavo crono mondiale dell’anno con 1’55”63 e 1’55”73 (sotto il tempo limite per soli due centesimi!!) volando entrambi ai Giochi dove dovranno abbassare non di poco i loro tempi per giocarsi una medaglia.
200 misti donne
Vittoria in sicurezza per Alicia Coutts, che si conferma in buona forma rimanendo sui tempi nuotati un mese prima ai Campionati del Nuovo Galles del Sud: con 2’09”95 firma il terzo crono mondiale dell’anno e vola a Rio. Con lei ci sarà anche Kotuku Ngawati che chiude seconda in 2’11”03.
200 rana uomini
Nella prima finale della quinta giornata si torna a parlare di rana al maschile, ma senza buone nuove. Niente Rio per Matthew Wilson che vince in 2’09”90 a meno di tre decimi dal tempo limite. Con i suoi diciassette anni avrà tempo per rifarsi. Secondo il campione in carica, Nicholas Schafer che tocca in 2’10”75.
200 farfalla donne
Grande favorita era Madeline Groves che dopo 100 farfalla e 200 stile scende in acqua nella sua gara preferita. Che in questa distanza si trovi bene è chiaro, dato che tocca con il primo crono mondiale dell’anno di 2’05”47 a soli sei centesimi dal suo personale. Vola così a Rio come una delle favorite, ed insieme a lei ci sarà Brianna Throssel, seconda in 2’06”58, quinto mondiale annuale.
100 stile libero uomini
Era forse la gara più attesa per svariati motivi: McEvoy e la sua risposta ai velocisti francesi, Magnussen alla caccia di un posto per Rio e Chalmers nel tentativo di spodestare la vecchia guardia. Ruba la scena ovviamente Cameron McEvoy che stampa uno spaventoso 47”04 (con passaggio in 22”54!) realizzando il primo tempo mondiale dell’anno, nuovo record australiano, oceanico e del Commonwealth strappandolo per un centesimo a Eamon Sullivan datato Giochi di Pechino 2008. Inoltre è la miglior prestazione assoluta senza gommato, battendo il 47”10 di James Magnussen del 2012. Proprio lui è il grande sconfitto di questa finale: quarto in 48”68, nettamente battuto anche da Kyle Chalmers che vola a Rio con il secondo tempo di 48”03, sesto crono mondiale annuale e nuovo record del mondo Junior, strappandolo al brasiliano Matheus Santana che lo deteneva in 48”25 dal 2014.
200 rana donne
Sesto pomeriggio di finali che vede la rivincita fra Georgia Bohl e Taylor McKeown. Questa volta è la seconda ad imporsi, con un ottimo 2’21”45 che corrisponde al terzo crono mondiale dell’anno oltre che pass per i Giochi. A meno di un secondo il record australiano di Leisel Jones. Non basta il 2’23”95 a Georgia Bohl per fare doppietta, a Rio gareggerà solo nei 100 e nella staffetta.
200 dorso uomini
Ancora Mitch Larkin protagonista, primo in 1’53”90, nettamente il più veloce al mondo in questo 2016. Il suo best di 1’53”17 non è così lontano e potrebbe cadere proprio a Rio, mentre l’1’51”92 di Aaron Peirsol (record mondiale) sembra irraggiungibile al momento. Si riscatta Joshua Beaver che tocca in 1’56”19, sesto mondiale annuale che gli permette di volare ai Giochi!
200 misti uomini
Orfani di Thomas Fraser-Holmes, che rinuncia alla finale dopo aver nuotato in semi 1’57”92 (terzo crono al mondo quest’anno) la vittoria va a Daniel Tranter in 1’58”72 davanti a Justin James con 1’59”12.
100 stile libero donne
La gara regina regala spettacolo anche tra le donne: Cate Campbell stampa 52”38, primo tempo al mondo nel 2016 a cinque centesimi dal suo record australiano, dopo aver anche nuotato in semifinale 52”41. Non da meno Bronte Campbell, anche lei vicinissima al suo best di 52”52 nuotato a Kazan grazie al crono di 52”58. Le due sorelle volano a Rio a caccia di doppietta, mentre è fuori Emma McKeon alla quale non basta sbriciolare il suo primato (53”32) nuotando in 52”80 per gareggiare in questa prova ai Giochi. Farà parte di una formidabile 4×100 stile.
50 rana uomini
Chiude la giornata il successo di Joshua Palmer in 27”85 su Jake Packard con 27”86.
200 dorso donne
Era forse la gara più attesa tra quelle del dorso femminile: grande prova in apertura di settima giornata per Belinda Hocking che beffa con 2’06”49 Emily Seebohm, prendendosi anche il primo posto nel ranking annuale oltre che al pass per Rio. La campionessa mondiale è comunque seconda in 2’06”59 nonostante un passaggio di dieci centesimi migliore al 100. Terza piazza per la classe 1997 Sian Whittaker che tocca in 2’07”47 (quinto mondiale del 2016) e quarto posto per la Atherthon in 2’08”23.
100 farfalla uomini
Se nei 200 avevano trovato il pass olimpico David Morgan e Grant Irvine si arrendono nella mezza distanza. Il primo vince in 51”64 davanti ad Irvine che chiude secondo in 51”76. Sono il quarto e il sesto crono mondiale dell’anno, ma il tempo limite era 51”51!!!
800 stile libero donne
Si rivede Jessica Ashwood che stampa un ottimo 8’18”42 ma può imprecare alla sfortuna perché per soli due centesimi non migliora il suo primato australiano (8’18”41 nuotato a Kazan). E’ comunque il secondo crono dell’anno al mondo dietro l’irraggiungibile Ledecky. Ancora più sfortunata Tamsin Cook che non trova il pass per Rio per soli cinque centesimi con 8’27”01.
50 stile uomini
Ultima fatica per Cameron McEvoy, che vince e mette paura anche a Florent Manaudou. Primo in 21”44 a soli due centesimi da quanto nuotato agli assoluti francesi dal campione olimpico in carica. Non così scontata dunque la vittoria del francese a Rio.
50 dorso uomini
Cala il tris Mitch Larkin vincendo in 24”73 davanti a Bobby Hurley secondo con 25”07.
50 rana donne
Georgia Bohl fa doppietta e dopo i 100 vince anche la gara più veloce in 30”58, secondo crono mondiale dell’anno. Alle sue spalle la campionessa mondiale in carica Jennie Johansson in 30″71, quarto mondiale annuale.
50 stile libero donne
Ultima giornata che vede protagoniste nuovamente le frecce australiane Cate e Bronte Campbell. Soprattutto Cate, che dopo la vittoria nei 100 replica grazie ad uno straordinario 23’’84, primo tempo mondiale dell’anno e anche nuovo record australiano, oceanico e del Commonwealth già migliorato in semifinale con 23’’93 ( in precedenza australiano e oceanico le appartenevano in 23’’96 mentre il primato del Commonwealth lo aveva in condivisione anche con Francesca Halsall). Questa è anche la miglior prestazione mondiale all time in tessuto oltre ad essere molto vicina al primato mondiale di Britta Steffen in 23’’73! Seconda piazza per Bronte con 24’’24 molto più reattiva allo stacco – 0.68 contro lo 0.79 di Cate.
1500 stile libero uomini
Si chiude con Mack Horton protagonista. In batteria nuota 14’48’’77 inserendosi nel ranking mondiale tra Paltrinieri e Detti. Ma in finale il giovane canguro fa ancora meglio, toccando in 14’39’’54, (passaggio in 3’50’’65 ai 400, 7’46’’07 agli 800 con chiusura “tranquilla” sotto i 59’’ l’ultimo 100) migliorando il suo personale di 14’44’’09 dello scorso anno e diventando il quarto più veloce di sempre in questa prova (alle spalle di Sun, Hackett e Mellouli). Sorprende anche Jack McLoughlin che chiude in 14’48’’60, terzo crono mondiale dell’anno e pass per Rio in tasca.
Che dire quindi? Se i campioni australiani riusciranno a migliorarsi o quantomeno ripetersi a Rio il medagliere dell’Australia sarà certamente più ricco di medaglie d’oro rispetto all’ultima edizione. Larkin, Seebohm, Cate Campbell (che con una partenza migliore avrebbe già il WR in tasca nei 50 stile), Horton, McEvoy, Groves partono tutti con grandi possibilità di vincere il metallo più prezioso. Per non parlare delle staffette: le 4×200 sono entrambe competitive, così come le 4×100 stile (dove la femminile pare imbattibile), mentre la 4×100 mista maschile può dire la sua anche se le frazioni a rana e farfalla non sono forti come quelle a dorso e a stile. Forte anche la mista femminile, che cercherà riscatto dopo l’argento di Londra. Adesso tutti ad aspettare come reagirà lo squadrone USA, unica vera superpotenza che può scontrarsi alla pari con i canguri australiani!