Il programma di questa lunga notte mette in palio quattro titoli individuali si parte con gli 800 stile libero uomini, per proseguire con i 200 rana maschili, i 200 farfalla donne e si chiude con i 100 stile libero maschili.
La staffetta di giornata è la 4×200 stile libero femminile.
A completare la sessione le semifinali dei 100 stile e 200 rana donne, oltre ai 200 dorso e 200 misti uomini.
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Gregorio Paltrinieri MOSTRUOSO! Dalla corsia 8 parte forte, nel tentativo di sorprendere i rivali, e fa gara di testa con ampio margine fino ai 600 metri. Poi rientrano a centro vasca sia Wellbrock che Romanchuk, dotati di un finale più veloce dell’italiano, e la gara sembra definitivamente indirizzata verso loro. Ma Greg ha un cuore enorme ed una determinazione senza precedenti, e non molla un centimetro, accelerando anche negli ultimi metri e resistendo al rientro dei rivali. Da dietro si fa sotto l’americano Robert Finke, che a sorpresa imbecca l’arrivo giusto e vince la medaglia d’oro. Paltrinieri batte sia Romanchuk che Wellbrock ed è bellissimo argento.
PODIO: Finke (7.41.84), PALTRINIERI (7.42.11), Romanchuk (7.42.33)
200 RANA UOMINI
Arno Kamminga prova a far saltare il banco e passa in 1.00.09, sfruttando le sue doti veloci, ma l’australiano Stabblety-Cook rientra, portandosi dietro anche il finlandese Mattson. Negli ultimi metri è proprio l’australiano ad avere la meglio, con un tempo vicino al world record; Kamminga felicissimo alla medaglia di argento. A Chupkov non riesce il solito rientro e si deve accontentare del quarto posto.
PODIO: Stabblety-Cook (2.06.38), Kamminga (2.07.01), Mattsson (2.07.13)
100 STILE LIBERO DONNE – SEMIFINALI
Velocissima la prima semi, in 4 sotto il 53: vince Siobhan Haughey in 52.40, poi Cate Campbell in 52.71, Oleksiak in 52.86 e Heemskerk in 52.93.
Risponde subito Emma McKeon, che fa il primo tempo in 52.32; si qualificano anche Sjostroem, 52.82, Weitzel, 52.99, e Hopkin, 53.11.
FINALE: McKeon, Haughey, Campbell, Sjoestroem, Oleksiak, Heemskerk, Weitzel, Hopkin
200 DORSO UOMINI – SEMIFINALI
Rylov continua la sua cavalcata verso l’oro e nuota un apparentemente facile 1.54.45. Seguono Telegdy, Kawecki e Irie.
Luke Greenbank vince la seconda semi in, passano anche Murphy, Garcia Saiz e Mefford.
FINALE: Rylov, Greenbank, Murphy, Telegdy, Garcia Saiz, Mefford, Kawecki, Irie
200 FARFALLA DONNE
Zhang Yufei domina in lungo e in largo e vince loro forse più annunciato dei Giochi, facendo anche un tempone, record olimpico, 2.03.86. L’argento va a Regan Smith, che brucia nel finale Hali Flickinger.
PODIO: Zhang (2.03.86), Smith (2.05.30), Flickinger (2.05.65)
100 STILE LIBERO UOMINI
Caeleb Dressel fa la solita partenza fulminea e passa in 22.39, davanti a tutti nettamente. Non basta a Kyle Chalmers un rientro in 24.37 per agguantare l’oro, che per 6 centesimi va all’americano, autore anche del record olimpico. Bronzo per un deluso Kolesnikov, solo sesto Alessandro Miressi, che in finale peggiora e nuota 47.86.
PODIO: Dressel (47.02), Chalmers (47.08), Kolesnikov (47.44)
200 RANA DONNE – SEMIFINALI
Corbett, King e Renshaw arrivano a braccetto, tutte intorno al 2.22, lasciando aperta la porta per la qualificazione.
Schoenmaker è un martello, 2.19.33 con un arrivo corto e primo posto netto: è lei la favorita. Francesca Fangio è ultima per distacco, in 2.27.56.
FINALE: Schoenmaker, Chikunva, Lazor, Corbett, King, Wood, Renshaw, Lecluyse
200 MISTI UOMINI – SEMIFINALI
Laszlo Cseh ci regala un’ultima emozione, scappando via nei primi 100 come ai bei tempo. Nella seconda parte rientra Scott, che vince la semi in 1.56.69, davanti a Seto e Desplanches. Quarto Cseh, quinto Razzetti, 1.57.70, che recupera dopo un dorso deficitario, una virata a dorso lunga ed un arrivo imperfetto.
Michael Andrew fa una gara a parte fino alla rana e sembra mollare a stile, tanto che il cinese Wang lo passa e vince in 1.56.22. Razzetti è nono, lascia il posto in finale a Laszlo Cseh.
FINALE: Wang, Scott, Seto, Andrew, Desplanches, Hagino, Clareburt, Cseh
4×200 STILE LIBERO DONNE
Gara pazzesca, in tre squadre sotto il vecchio world record! Partenza non eccezionale di Ariarne Titmus (1.54.51) e Australia che va in crisi nera, non riuscendo più a reagire. La Cina non si fa scapare l’occasione e, con una prova solidissima, vince l’oro. L’Australia riesce anche a farsi battere dagli USA, con una Katie Ledecky di nuovo determinante in 1.53.76.
PODIO: China (7.40.33), USA (7.40.73), Australia (7.41.29)