Trovare la motivazione è difficile, mantenerla alta e ricaricarla è ancora più complicato. E allora si ricorre al cambiamento, uno degli antidoti più sicuri contro la monotonia, uno stimolatore naturale di nuove sensazioni e di adrenalina.

Il momento migliore per applicarlo è proprio questo, il primo anno post-Olimpico, con gli obiettivi abbastanza lontani da poter, eventualmente, ancora aggiustare la mira, ma anche abbastanza vicini da aver presto un primo step di valutazione.

Il giro del Mondo di nuotatori e allenatori, in questo 2025, è appena iniziato: scopriamone qualcosa in più.

USA

Partiamo dalla notizia che gli USA non pagheranno il sostegno alla WADA, continuando nella battaglia che li vede contrapposti fortemente, e sempre più politicamente, all’agenzia internazionale antidoping. Si tratta di uno scontro che proprio nel nuoto ha avuto il casus belli, per la mancata squalifica dei cinesi trovati positivi nel 2021, e che ora sembra tornato al centro del discorso politico-sportivo internazionale.

Con la rielezione di Donald Trump, che nel suo primo mandato approvò una legge che permetteva proprio di scegliere quale agenzia antidoping sostenere, anche lo sport americano diventa pedina fondamentale nello scacchiere internazionale, e non è da escludere che questo provochi effetti anche a livellosportivo.

Proprio nei giorni in cui Los Angeles brucia a causa degli spaventosi incendi che l’hanno colpita, e tra le vittime c’è anche l’abitazione di Gary Hall Jr (il CIO ha dichiarato che replicherà e gli regalerà le medaglie Olimpiche perse nel rogo), il nuoto NCAA ricomincia a macinare meeting, e c’è attesa soprattutto per Gretchen Walsh, la regina dello sprint lanciata verso un ruolo da protagonista.

In mezzo a ciò ci sono anche alcune nostre ragazze, come Anita Bottazzo, Florida Gators, e Bianca Nannucci, Virginia Tech: comunque vada, l’esperienza negli Stati Uniti darà loro qualcosa in più.

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Australia

A proposito di 2028, Ceccon è finalmente sbarcato a Brisbane. Lo abbiamo visto sui social con Alberto Burlina e Dean Boxall, sorridente e carico per la nuova avventura dall’altra parte del mondo. Se vi dicessi che ho solo curiosità per questa scelta, mentirei. In me c’è anche un po’ di preoccupazione, perché mi piacerebbe tantissimo vedere Ceccon protagonista assoluto in ogni gara importante, da qui fino a Los Angeles. Lo so che è un sogno forse irrealizzabile, e magari neanche corretto da chiedere, ma le potenzialità per far sì che il nostro dorsista sia un vero pilastro del nuoto mondiale ci sono tutte. Un dominatore totale, uno che se non vince è sui tutti i podi, uno che fa paura davvero a tutti e per un periodo lungo, a livello maschile, non lo abbiamo mai avuto.

Sia chiaro, ci si accontenta di quello che viene (anche perché finora è stato tuto incredibilmente positivo), ma sognare è gratis. Quindi…

Si sposta invece dall’Australia Michael Bohl, storico coach di down under, allenatore tra gli altri di fenomeni generazionali come Kaylee McKeown e Emma McKeon.

Nel finale di Parigi 2024 aveva annunciato il suo ritiro e invece si trasferirà in Cina, per ricoprire un ruolo dirigenziale nei centri di specializzazione di Pechino e Shanghai. Una brutta botta per Swimming Australia, che non solo perde uno dei suoi mentori (sostituito comunque da una sicurezza come da Mel Marshall), ma lo perde a favore dei nemici più sgraditi e anche criticati. In passato fu Denis Cotterel, che poi ha allenato Sun Yang, ora sarà Bohl a guidare una Cina che punta come sempre molto in alto.

See you later!

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Foto: Fabio Cetti | Corsia4